Palazzo del Vescovado
Parma
Piazza Duomo

Notai a Parma
dal 17/11/2006 al 13/1/2007
9.30-12.30 e 15-18
0521 208699

Segnalato da

Studio Esseci



approfondimenti

Ada Gigli Marchetti



 
calendario eventi  :: 




17/11/2006

Notai a Parma

Palazzo del Vescovado, Parma

X - XX secolo. La mostra permette di toccare con mano, attraverso documenti (molti dei quali rari e mai esposti), carte, ritratti, immagini ed altro, la storia grande letta attraverso la "lente piccola" del notariato. Il percorso espositivo e' completato da alcuni filmati.


comunicato stampa

X - XX secolo

A cura di Ada Gigli Marchetti

Parma. La storia di una citta' raccontata attraverso le "carte" dei suoi notai. Documenti che registrano, con puntualita' appunto "notarile", i piccoli fatti di vita quotidiana insieme ai grandi eventi, e talvolta sconvolgimenti, di una citta' e di un territorio. Gente comune, vescovi, papi, duchi, principi, contadini e sommi artisti accomunati nel rigore dei documenti.

Questo l'obiettivo della mostra "Notai a Parma. X - XX secolo" che sara' allestita nel Palazzo del Vescovado dal 19 novembre e al 14 gennaio 2007. Curatore della mostra e' Ada Gigli Marchetti (catalogo Skira). La mostra "Notai a Parma" e' stata promossa dalla Fondazione Cariparma in collaborazione con il Consiglio Notarile di Parma, nell'ambito delle Celebrazioni per i 900 anni della Cattedrale.

La sede prescelta per questa importante esposizione non e' casuale: il 13 marzo 962 l'imperatore Ottone I conferisce al Vescovo-Conte di Parma, Uberto, "potestatem eligendi et ordinandi notarios". Un atto che conferma la presenza in citta' del notaio, figura professionale che in questo millennio di attivita' e' stata sottoposta a progressivi modellamenti. I Notai non ricoprirono solo il ruolo istituzionale della tutela e della garanzia della legalita' nella vita cittadina, ma divennero essi stessi protagonisti di quella vita, ora come uomini di cultura e letterati ora come uomini di governo quando non di lotta politica. Alcune famiglie notarili hanno connotato con la loro attivita' piu' secoli, in particolare la dinastia notarile dei Micheli, Notai a Parma ininterrottamente da 550 anni.

Il millennio del notariato a Parma rappresenta un lungo percorso tormentato, in cui non sono mancate zone d'ombra e cadute. Nel corso dei secoli, il ceto notarile parmense divento', insieme a tutte le altre professioni intellettuali, l'ossatura delle classi dirigenti non solo a livello cittadino, ma anche a livello nazionale. Da collegio elitario, quale si configurava nell'Ottocento, il ceto notarile al pari di quello di altre professioni si e' via via proposto pure come una "forza di governo", capace cioe' di gestire anche il potere politico. E'lite sempre piu' consapevole del cruciale ruolo esercitato nella societa' contemporanea, la professione notarile ha infatti acquisito nel tempo la funzione fondamentale di mettere in comunicazione lo Stato con la societa' e di diventare elemento irrinunciabile di mediazione tra la sfera pubblica e la sfera privata. Si e' cosi' modificata attraverso l'acquisizione di saperi giuridici sempre piu' raffinati e anche attraverso la rivendicazione di un profondo senso dell'etica professionale e di responsabilita' nei riguardi di tutti i cittadini

In questo quadro assunsero un ruolo particolare alcuni membri delle famiglie dalle antichissime tradizioni e "uomini nuovi" della professione. Caso emblematico di chi, pur non sortendo da una grande famiglia di notai, tuttavia seppe giocare un ruolo non piccolo nella societa' parmense, fu, nell'Ottocento, Filippo Bacchi la cui militanza nella Carboneria gli costo' l'esilio in Inghilterra, ma gli valse anche il sodalizio con un "grande" della letteratura italiana, Ugo Foscolo. Caso ancor piu' emblematico di chi, uscendo da una lunga e prestigiosa tradizione familiare, ebbe una parte di grandissimo rilievo non solo nella vita cittadina, ma addirittura nella vita dell'intera nazione, fu, nel Novecento, Giuseppe Micheli, piu' volte deputato, e piu' volte ministro e da ultimo senatore. Della famiglia si celebrano quest'anno, appunto, 550 anni della professione, famiglia che ha espresso, con Pietro, anche un Presidente Nazionale del Notariato.

Questa mostra permette di toccare con mano, attraverso documenti (molti dei quali rari e mai esposti), carte, ritratti, immagini ed altro, la storia grande letta attraverso la "lente piccola" del notariato. Una chiave di lettura studiata anche per le scuole cui sono, tra l'altro, indirizzate particolari visite guidate.

Il percorso espositivo e' completato da alcuni filmati.

Il primo e' dedicato a una serie di interviste ad alcuni rappresentanti delle antiche famiglie notarili parmigiane, che raccontano il loro impegno civile e professionale. Un secondo e' riservato ai documenti ed alle opere non presenti in mostra ed alla illustrazione del percorso stesso della mostra, che vede intrecciarsi le vicende storiche della citta' di Parma dal X al XX secolo con l'evoluzione della classe notarile insieme con lo sviluppo della citta'.

Un terzo filmato, sicuramente interessante, propone immagini di notai, cosi' come elaborate dal cinema italiano. Le sequenze, disposte in ordine cronologico, permettono di farsi un'idea del valore semantico che questa figura ha assunto in determinati periodi della storia del nostro cinema.

L'inizio della Mostra viene sottolineato da un Convegno Nazionale di studi storico-giuridico che si terra' il 18 novembre mattina, nell'ambito delle celebrazioni del Giubileo della Cattedrale, dal titolo: "Il notaio a Parma per elezione del Vescovo. Dal signum tabellionatus alla firma digitale."

Mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Parma con il Consiglio Notarile di Parma.

Catalogo Skira

Per informazioni: Museo Diocesano 0521/208699

Ufficio Stampa Studioesseci
segreteria@studioesseci.net

Palazzo del Vescovado
Piazza Duomo - Parma
Orario: 9.30-12.30 e 15-18
Ingresso gratuito

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