Palazzo Leone Da Perego
Legnano (MI)
via Gilardelli, 10
0331 706011
WEB
Attilio Rossi
dal 17/11/2006 al 20/1/2007
Da martedi' a venerdi' 16.30-19.00; sabato 16.00-19.30; domenica e festivi 10.00-13.00/15.00-19.30; chiuso lunedi'

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Attilio Rossi



 
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17/11/2006

Attilio Rossi

Palazzo Leone Da Perego, Legnano (MI)

Oltre 60 dipinti in cui la prospettiva e' costruita sul colore e sconfina spesso nell'astrazione. In mostra anche fotografie e testi che ripercorrono le tappe salienti della vita del pittore, grafico e organizzatore culturale, dagli anni '50 ai '90. A cura di Luciano Caramel.


comunicato stampa

Mostra personale

a cura di Luciano Caramel

Dal 18 novembre 2006 al 21 gennaio 2007, in Palazzo Leone da Perego di Legnano, una mostra raccontera' la storia di Attilio Rossi (1909-1994), pittore, grafico e organizzatore culturale, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta.

Curata da Luciano Caramel e organizzata dal Comune di Legnano, col contributo della Banca Popolare di Milano-Banca di Legnano, Fastweb e Reale Mutua Assicurazioni-agenzia Legnano, l'esposizione presentera' oltre sessanta lavori di un protagonista dell'arte italiana del XX secolo. Insieme alle opere, il visitatore sara' invitato, grazie all'ausilio di fotografie e testi, a ripercorre le tappe salienti della vita di Rossi. Tra questi, come ricorda Marisa Dalai-Emiliani, l'unica ad avere potuto ascoltare e registrare le parole di Rossi sull'argomento, il progetto espositivo ricordera' l'episodio della mostra di Picasso del 1953 a Milano.

L'iniziativa in Palazzo Reale ebbe un grandissimo successo anche perche' pote' contare, fatto eccezionale, sul prestito di Guernica. Pochissimi sanno che a strappare il consenso di Picasso fu proprio Attilio Rossi, a Vallauris nell'estate del 1953, in nome di un'amicizia che risaliva al comune impegno dal 1939 nel Comitato di aiuto agli esuli spagnoli, ma soprattutto sulla base di una premessa di grande forza persuasiva: Guernica a Milano non sarebbe stata esposta in uno spazio asettico, ma nell'immenso salone delle Cariatidi ancora stravolto dai segni degli incendi e dei bombardamenti aerei, dove per la prima volta dopo la guerra, i visitatori avrebbero potuto entrare.

Furono le fotografie dello spazio, strategicamente mostrate da Rossi a Picasso alla fine di una lunga giornata di chiacchiere e contrattazioni a far spostare l'opera dal MOMA di New York dove era in deposito e dove avrebbe dovuto restare fino alla caduta del regime di Franco.

Il percorso espositivo in Palazzo Leone da Perego inizia dai quadri ispirati al tema dell'acqua, nei cui riflessi l'artista dissolve le immagini della realta', per passare a quello delle nature morte spesso impaginate nel riquadro geometrico di una finestra. Prosegue con i cicli della "Stanza della folgore" e de "L'urlo di Medusa", attraverso i quali Rossi rivisita con tono drammatico il tema del mito antico, quindi con la sezione dedicata agli "Autoritratti", che costituiscono un racconto vero e proprio del rapporto che l'artista ebbe con il suo lavoro e la sua visione della realta'. Un ulteriore approfondimento verra' riservato al periodo argentino della pittura di Rossi, e al lavoro grafico degli esordi; saranno presentate, tra gli altri, alcuni numeri ed edizioni di "Campo Grafico" e libri come "Kn" di Carlo Belli.

Attilio Rossi, riveste giovanissimo un ruolo di grande rilievo nella modernizzazione della Grafica italiana, fondando e dirigendo la rivista "Campo Grafico" che sostiene l'esigenza di aprire il settore all'influenza dell'arte contemporanea. Lasciata l'Italia nel 1935, Rossi si reca in Argentina dove comincia a dipingere. Dapprima astratto, diviene poi figurativo, attraversando una fase iperrealista per approdare poi a una pittura che guarda all'influenza di Carra' e di Morandi. Tra il 1935 e il 1950, Attilio Rossi e' anche direttore artistico di grandi Case editrici, collaborando e divenendo amico di protagonisti della cultura spagnola, sudamericana e messicana come Rafael Alberti, Jorge Luis Borges, Pablo Neruda, Diego Rivera, Ramo'n Go'mez de la Serna, Juan Ramo'n Jime'nez, Jose' Bergami'n e molti altri. In questa attivita' Rossi realizza tra l'altro numerose copertine di libri, tra cui due particolarmente note, quelle per "El Aleph" di Borges e per "Carlotta in Weimar" di Mann. Al ritorno in Italia, Rossi sviluppa una pittura, che si evolve gradatamente in una figurazione molto avanzata, sorretta da una prospettiva costruita sul colore, che pero' sconfina spesso nell'astrazione. Astrazione che si ritrova in particolare in interventi realizzati a Milano presso la Triennale, la Fiera e Palazzo Reale.

L'attivita' grafica prosegue in misura ridotta, ma con libri e manifesti di grande pregio. A tutto cio' si affianca l'attivita' di organizzatore culturale che lo vede coinvolto nelle grandi rassegne milanesi di Palazzo Reale (memorabile la mostra di Picasso del 1953) e della Permanente. L'avventura pittorica di Attilio Rossi, sulla quale hanno scritto molti fra i piu' importanti critici e studiosi d'arte, si snoda, nella sua parte finale, tra una grande Via Crucis, attualizzata con una serie di personaggi della storia del XX Secolo, e una fase in cui trasfigura i temi della mitologia classica con una pittura attenta alle suggestioni dell'arte contemporanea. Attilio Rossi, che scompare a Milano nel 1994, e' stato autore di numerosi saggi e libri, tra cui "Buenos Aires" en tinta china" con Borges e Alberti, "Milano in inchiostro di china" con Salvatore Quasimodo, "I manifesti" e "Omaggio all'alfabeto". Le sue opere sono state esposte in numerose grandi rassegne d'arte, tra cui la Biennale di Venezia, e sono presenti in numerosi musei.

Per informazioni: tel. 0331 471335; http://www.legnano.org

Ufficio stampa
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Tel. 02 433403 - 02 36571438 - fax 02 4813841
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Catalogo Silvana Editoriale

Palazzo Leone da Perego
via Gilardelli 10 - Legnano (MI)
Orario: Da martedi' a venerdi' 16.30-19.00; sabato 16.00-19.30; domenica e festivi 10.00-13.00/15.00-19.30; chiuso lunedi'. La mostra rimarra' chiusa il 24, il 26 e il 31 dicembre
Ingresso libero

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