Tunnel
Milano
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Arab Strap in concerto
dal 21/5/2001 al 22/5/2001
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Segnalato da

PoP - Sonja Berti



approfondimenti

Arab Strap
Bright Eyes



 
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21/5/2001

Arab Strap in concerto

Tunnel, Milano

La malinconia e l'atmosfera sospesa della musica degli Arab Strap prenderanno il sopravvento nella serata del Tunnel, dove il duo scozzese si presenta per la seconda delle tre date previste in Italia, in occasione dell'uscita del loro nuovo e quarto album "The Red Thread" che li ha visti ritornare sotto l'ala protettrice dell'etichetta indipendente Chemikal Underground. Ad aprire il concerto degli Arab Strap ci sara' Bright Eyes...


comunicato stampa


Special Guest Bright Eyes

La malinconia e l'atmosfera sospesa della musica degli Arab Strap prenderanno il sopravvento nella serata del Tunnel, dove il duo scozzese si presenta per la seconda delle tre date previste in Italia, in occasione dell'uscita del loro nuovo e quarto album "The Red Thread" che li ha visti ritornare sotto l'ala protettrice dell'etichetta indipendente Chemikal Underground. Ad aprire il concerto degli Arab Strap ci sarà Bright Eyes, il progetto del cantautore americano Conor Oberst, tra gli artisti più poliedrici della scena statunitense.

Descrivere la musica degli Arab Strap è come aprire la mente alle più malinconiche forme che il pensiero umano può concepire. Partendo dall'anima, musica e parole si riversano nei sentimenti e nelle emozioni di Aidan Moffat e Malcolm Middleton, i due oscuri cantastorie, quando scrivono le loro canzoni;

Aidan a proposito dice: "scrivo verso le due di notte, quando mi sento più triste, sapendo che quella è la condizione migliore per indagare sul lato oscuro degli esseri umani e per trovare le atmosfere più adatte alla nostra musica"(Musica! 22-2-2001)

Gli Arab Strap, il cui originalissimo nome è ispirato ad un elisir d'amore reclamizzato solo su giornali per adulti, sin dal loro esordio del "The Week Never Starts Round Here" del 1996 si sono guadagnati l'attenzione dei media specializzati che subito li hanno affiancati a figure storiche della musica indipendente scozzese come Slint e Smog. Il successo poi è bissato nel 1997 con il secondo lavoro intitolato "Philophobia", pubblicato anche negli Stati Uniti.

Nello stesso anno gli Arab Strap riescono anche ad entrare nella top 40 dei singoli in Inghilterra grazie a "Holiday girl". Dopo aver dato alle stampe un disco dal vivo a tiratura limitata, "Mad For Sadness", il duo pubblica il vero e proprio terzo lavoro, "Elephant Shoe" (1999) sotto etichetta Go Beat (i due precedenti sono usciti per la Chemikal Underground), album che conferma sostanzialmente la vena compositiva oscura e malinconica che caratterizza dall'inizio la musica degli Arab Strap. A febbraio 2001 esce "The Red Thread", che continua il percorso nelle sonorità cupe della band ma allarga i suoi orizzonti, soprattutto nei testi, mai come adesso maturi e rapportabili alle esperienze di tutti.

Brani soffici e soffusi in cui alle chitarre spesso acustiche si abbina solo una drum-machine, scarna e incisiva per lasciare emergere un songwriting complesso e poetico, tanto che i giornali inglesi hanno parlato degli Arab Strap paragonando la loro capacità espressiva a quella di mostri sacri come Lou Reed e Nick Cave.

I due musicisti di Falkirk dipingono quadri di periferie post-industriali partendo dalle riflessioni su quanto accade loro nella vita, elaborano situazioni in cui qualsiasi persona può immaginare di ritrovarsi e di cui, a causa della paura, non riesce mai a parlare. Ecco i motivi per cui le canzoni degli Arab Strap sono a loro modo delle canzoni d'amore in cui si preferisce mostrare il lato meno romantico, come storie di sesso malvissute dove c'è l'incapacità di avere relazioni limpide.

Aprire la serata è compito di Bright Eyes, personaggio controverso della scena folk-rock dell'underground americano. La voce malinconica di Conor Oberst, proprietario del progetto Bright Eyes narra storie intime come quelle scritte sulle pagine di un diario, dove l'apporto della sola chitarra acustica rende efficace la ricercata atmosfera lo-fi che sembra nascere in un pomeriggio piovoso particolarmente triste.

Inizio Concerto: ore 22.00

Ingresso £. 25.000

PoP - Press Office & Promotion
Angelo Ridolfo - Sonja Berti
Tel. 02.3302081 - Fax 02.33020828
Email pressop@tin.it

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