FYR arte contemporanea
Firenze
Via dell'Acqua, 15 r
055 2343351
WEB
Kara - Sosno
dal 15/12/2006 al 14/2/2007
16:00 - 19:30 (chiuso lunedi)

Segnalato da

Rosanna Ossola


approfondimenti

Vladimir Kara
Sasha Sosno



 
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15/12/2006

Kara - Sosno

FYR arte contemporanea, Firenze

Presenza...Assenza. Sosno definisce l' "annullamento" come suo linguaggio personale, mascherando, con dei pieni o dei vuoti, parti delle sue sculture. Kara ricerca forme e spazi sulla superficie pittorica dimostrando una propensione astratta insieme alla necessita' di rappresentare il sentimento.


comunicato stampa

Presenza.... Assenza

Famoso in particolare per aver realizzato opere monumentali, quali la grande biblioteca municipale di Nizza, prima scultura ‘abitata’, la “Tete carre'e", 28 metri di altezza in alluminio, Sasha Sosno viene proposto per la prima volta a Firenze con alcune sculture di notevole importanza. Una e' appunto una “Tete au carre'e" in bronzo altezza m. 1,30 - 120 Kg. di peso, un’altra e' l’"Apollo" con busto obliterato.

Nel 1957, a seguito dell’incontro con Arman, Ce'sar e Yves Klein, SASHA SOSNO entra nel gruppo del “Nouveau Re'alisme", teorizzato da Pierre Restany. SOSNO si identifica all’interno di questo movimento per la sua idea di ‘obliterazione’, chiudere per meglio vedere e meglio capire. Attuale piu' che mai in questo momento storico in cui viviamo, bersagliati da informazioni immagini e suoni stridenti, e' impellente il bisogno di ritrovarci nell’isolamento e nel silenzio.

Artista concettuale, SOSNO definisce l’ ''annullamento'' come suo linguaggio personale, mascherando, con dei ''pieni'' o dei ''vuoti'', parti delle sue opere per lasciare allo spettatore la possibilita' di immaginare ''l'assenza''.

Impresa ardua per uno scultore rappresentare il vuoto, la ‘non presenza’: egli la ottiene con razionalita' e rigore, elaborando gli archetipi dell’arte classica, dai greci a Michelangelo, sia per sfruttare la memoria collettiva che per ricordare come il nostro quotidiano sia radicato sul modello e sul pensiero classico occidentale.

Ecco dunque che una colonna dorica si delinea ritagliata in una rigorosa lastra di bronzo o di marmo, o la testa del Davide e' chiusa in un impenetrabile cubo (la famosa serie delle ‘Tete carre'’) o un rigido rettangolo ‘scava’ la perfezione del corpo della Venere o di Apollo, creando quel ‘vuoto interno’ che diventa luogo di riflessione.

SOSNO, nato nel 1937, trascorre la sua infanzia in Costa Azzurra. Diventa dapprima foto-reporter e segue i grandi conflitti degli anni '60 come quelli dell'Irlanda, del Bangladesh e del Biafra. Molto segnato dagli eventi, decide di esprimere la sua sofferta esperienza tramite le arti plastiche. E' un artista di caratura internazionale ed ha esposto in tutto il mondo, rappresentato dalle gallerie piu' prestigiose.

Se SOSNO vuole rappresentare l’assenza, il vuoto, la mancanza di sentimenti, certamente troviamo in Vladimir Kara un eccezionale interprete delle nostre quotidiane emozioni. C’e' tanto lirismo e poesia nelle opere pittoriche di KARA anche se espresse sommessamente, anzi, proprio perche' pacata la sua rappresentazione diventa piu' forte.

L’origine russa che accomuna i due artisti qui presentati crea un interessante percorso interpretativo. Possiamo notare come in entrambi c’e' un bisogno di esprimere con forza il loro sentire, che si potrebbe definire ‘un silenzio che urla’.

E, seppure con mezzi espressivi totalmente diversi, vediamo che nei due casi il loro linguaggio, che vuole essere moderno e contemporaneo, mantiene il legame con la tradizione classica figurativa e si presenta spesso ai confini del surreale.

KARA e' un pittore di talento raro. E’ innato nel suo essere il bisogno di esprimersi attraverso l’immagine, il colore, la pennellata. La sua ricerca di forme e di spazi sulla superficie pittorica dimostra una propensione verso una volonta' di astrazione a cui pero' non puo' arrivare proprio per la sua necessita' di rappresentare il sentimento in modo chiaro, esplicito e per il suo bisogno di comunicare immediatamente con lo spettatore, trasmettere esplicitamente la sensibilita' del suo animo.

FYR arte contemporanea
Via dell'Acqua, 15 r - Firenze

orario visita: 16:00 - 19:30 (chiuso lunedi)

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