Cantieri Teatrali Koreja
Lecce
via Guido Dorso, 70
0832 242000 FAX 0832 242000
WEB
Cristina Cary
dal 4/1/2007 al 31/1/2007

Segnalato da

criscary




 
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4/1/2007

Cristina Cary

Cantieri Teatrali Koreja, Lecce

Video. Un'indagine tra i diversi livelli simbolici del corpo in relazione allo spazio vivibile e invivibile della citta', attraverso l'uso della metafora del corpo. L'opera e' una messa in gioco dei sistemi comunicativi, produttivi e relazionali della contemporaneita'.


comunicato stampa

Cuore Planetario

A cura di Angela Serafino

Il lavoro di ricerca di Cristina Cary, iniziato nel' 80 con Zighilibiti, una mostra a cura di Pierre Restany, puo' essere sintetizzato come una indagine tra i diversi livelli simbolici del corpo in relazione allo spazio vivibile e invivibile della citta'. L' uso della metafora del corpo e' in grado di rendere accessibili e contigui i vari stadi della creazione. Il primo approccio riguarda il corpo marino, poi l' autrice si sofferma sul corpo industriale per successivamente lasciare fluire l' osservazione sul corpo ludico. Cuore Planetario e' infatti una messa in gioco dei sistemi comunicativi, produttivi e relazionali della contemporaneita'. L' autrice, consapevole del valore attivo dell' arte, della potenza delle immagini, rovescia i luoghi comuni, non rinunciando alla possibilita' di essere testimone attiva del senso dell' abitare, in senso lato, non rinuncia a fare propria l' istanza poetica che questo implica. Il video si apre con il famoso verso del poeta tedesco Hoelderlin che recita: "poeticamente abita l'uomo su questa terra", a voler sottolineare la congiunzione tra l'essere e il mondo che non e' solo individuabile nella linea delle pratiche del consumo: di merci, di oggetti, di azioni, di pensieri. Il video e' una giostra che si anima come un vero e proprio spettacolo, (con quali altri mezzi si puo' corrispondere allo spettacolo in atto del giorno dopo giorno?) e si snoda in vari quadri che vanno da quelli riguardanti l' eccesso di informazione, la cosiddetta designazione delle cose, per dirla con Arnheim, che altro non e' che il guscio vuoto dell' informazione, ai quadri relativi alla sovrapproduzione di spazzatura e alla creazione di sterminati campi di possibili ri-usi, ai quadri della guerra . Con la semplicita' e l' intensita' del gioco lo spettatore si ritrova all' interno della mappa della nostra storia. Ma l' arte non e' un operazione di mera denunci sociale, dalle tipologie di immagini che scorrono nel video e dalla modalita' di composizione della mostra, attraverso un sistema di pareti-specchio, le immagini si amplificano e si de-centrano perdendo la loro univocita' di lettura. Il sentimento che si evince e' quello della scelta dell' abitare poeticamente la vita partecipando alla sua multiforme “bellezza" (bellezza, intesa nella eccezione filosofica di Pavel Aleksandrovič Florenskij).

La giostra dell' immaginazione che oscilla in Cuore Planetario, non resta chiusa nel video, ma permea lo spazio intorno. La presenza di un telo bianco che nasconde un oggetto, cela e custodisce la possibilita' della forza creatrice capace di rigenerare un corpo consumato.

Inaugurazione Venerdi' 5 Gennaio ore 18.30

Cantieri Teatrali Koreja
Via D’Orso 74 - Lecce
Ingresso libero

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