Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito
Venezia
Dorsoduro, 2826 (Palazzetto Tito)
041 5207797 FAX 041 5208955
WEB
Bevilacqua La Masa opening
dal 5/6/2001 al 1/7/2001
041 5207797 FAX 041 5208955
WEB
Segnalato da

FBLM




 
calendario eventi  :: 




5/6/2001

Bevilacqua La Masa opening

Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito, Venezia

La Fondazione Bevilacqua La Masa realizza, in occasione della 49. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, la mostra "Mille e una Biennale" curata da Teresa Macri', che presentera' l'evento in occasione dell'inaugurazione della mostra "Antipasti". A Palazzo Carminati a partire dalle ore 20.00 verra' presentato "Best before: 06-06-2001 - da consumarsi preferibilmente entro il: 06-06-2001" a cura del gruppo FaTAtrust. Il 7 Giugno 2001 ore 19.00 la Fondazione Bevilacqua La Masa in collaborazione con la W.E.A Milano e la Wedding Bells Production, presentera' il nuovo lavoro di Thorsten Kirchhoff. L'8 giugno 2001 ore 21.00 "Tale of an immigrant" (piccola storia di un'immigrante) di Bernadette Felber, tre serate di videoproiezione in Campo S. Bartolomeo - Venezia.


comunicato stampa

MILLE E UNA BIENNALE

La Fondazione Bevilacqua La Masa realizza, in occasione della 49. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, la mostra "Mille e una Biennale" curata da Teresa Macrí, che presenterà l'evento in occasione dell'inaugurazione della mostra "Antipasti", mercoledì 6 giugno 2001 alle ore 18.00 a Palazzo Tito S.Barnaba 2826 Venezia.
Una mostra "on the road" questa, dove le calli (strade) e i campielli (piazze) divengono sale espositive. 2100 manifesti raffiguranti le opere degli artisti saranno, infatti, affissi per tutta la città, in una prima tornata, nei giorni 6-7-8 giugno durante il vernissage della Biennale e, in una seconda tornata nei giorni 29-30-31 agosto durante la Mostra del Cinema.

Dragana Parlac, Agnese Purgatorio, Stalker, Dafnì & Papadatos, Branislaw Petric, Caroline Bachmann, Marco Samorè, UnDo.Net, Myriam Laplante, Franco Cenci, Roberta Orio, Nikolaus List e due registi: Luca Guadagnino e Stefano Scialotti sono i dodici giovani artisti internazionali invitati a presentare il loro lavoro, e come sempre la Fondazione si presenta sempre pronta a valorizzarli e promuoverli come punto prioritario del suo programma.

Il "gioco" dell'arte nei suoi risvolti molteplici si evidenzia soprattutto in occasione dei grandi eventi artistici internazionali. E' qui, infatti, che scarti estetici e geometrie di mercato si incrociano e vanno ad evidenziare ricerche, tendenze e sorprese del fare arte. La biennalizzazione dell'arte a cui si assiste negli ultimi anni grazie alla crescita continua di nuove Biennali (Istanbul, Johannesburg, Kwangju, L'Avana, Tirana, Berlino) nonché le altre kermesse più consolidate, ha accentuato una tensione sempre più forte verso nuove problematiche artistiche insite nell'esposizione e fruizione dell'arte. La mostra Mille e una Biennale si ispira all'attualità del vivere questo momento emblematico dell'agire artistico tentando di attraversare con ironia e provocazione l'evento.
Mille e una Biennale è dunque una incursione nella sindrome Biennale e di cui la veterana Venezia ne è il momento più rappresentativo.
La mostra, che presenta 14 opere, percorre i riti (Dragana Parlac, Myriam Laplante, Marco Samoré), gli stati d'animo (Agnese Purgatorio, Nikolaus List), i ricorsi storici (Luca Guadagnino), gli scarti giocosi (Stefano Scialotti, Dafnì & Papadatos, Branislaw Petric, Franco Cenci), le linee di fuga (Stalker) che tale manifestazione suscita nella psicologia e nella riflessione dell'artista.



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Palazzo Tito S. Barnaba, Venezia
ANTIPASTI

La Fondazione Bevilacqua La Masa, inaugura mercoledì 6 giugno 2001 alle ore 18.00 nella sede di S. Barnaba la mostra "Antipasti" curata da Giovanni Bianchi e Cristiano Seganfreddo.

Sempre attenta alle nuove ricerche artistiche la Fondazione riconferma il suo ruolo di osservatorio dell'arte contemporanea proponendo, secondo lo spirito che la anima, una panoramica possibile sui linguaggi, sulla ricerca e sulla creatività dei giovani artisti.

In quest'ottica si inserisce "antipasti", una selezione di quattordici giovani artisti veneti di età compresa tra i venti e i trenta anni, che vengono offerti appunto come "antipasti".
Artisti che parlano linguaggi completamente diversi. Non solo per i mezzi espressivi che utilizzano o che sperimentano, ma anche per le tematiche affrontate. Non si vuole affermare né far prevalere una qualsiasi linea di tendenza, ma piuttosto individuare alcuni aspetti considerati più rilevanti della produzione contemporanea. Difatti tra le opere esposte talvolta è evidente una convivenza difficile e "forzata" che ne mette però in risalto, contrasto - armonia, le differenze espressive, favorendo quindi un personale e diverso approccio critico ed estetico.

Artisti Max Boldrin, Michele Culpo, Sara Piovesan, Cretacon, Kira Seiden, Andrea Cera, Tommaso Carozzi, Diego Soldà, Elizabeta Kocijan, Marco e Nicola, Paolo Dolzan, Lisa Guerriero, Lara Soncin, Gianluca Aiolo


Inaugurazione: 6 giugno 2001 ore 18.00
Apertura mostra 7 giugno - 9 luglio 2001

Orario 15.00 - 19.00
Ingresso libero

Sede: Palazzo Tito, S. Barnaba, Dorsuduro 2826 - Venezia



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BEST BEFORE: 06-06-2001
Da consumarsi preferibilmente entro il: 06-06-2001
Palazzo Carminati
Santa Croce 1882/a - Venezia

La Fondazione Bevilacqua La Masa in concomitanza con la 49° Biennale d'Arte di Venezia, presenta mercoledì 6 giugno 2001 a partire dalle ore 20.00 "BEST BEFORE: 06-06-2001 - da consumarsi preferibilmente entro il: 06-06-2001" a cura del gruppo FaTAtrust.
La manifestazione che si svolgerà a Palazzo Carminati Santa Croce 1882/a - Venezia, sede degli studi dei giovani artisti della Fondazione, prevede che gli spazi normalmente deputati alla creazione di opere diventino per una sera luogo d'incontro informale di comunicazione e di avvenimenti per gli operatori culturali e gli artisti presenti in città in occasione della Biennale d'Arte.
Durante la serata gli invitati proporranno il loro lavoro in forma di presentazioni, installazioni, proiezioni, performance e musica.

FaTAtrust ha pensato ad uno scenario che fornisce all'evento di Palazzo Carminati una traccia comunicativa e di riflessione sulla realtà dell'arte contemporanea proponendo un approccio ironico al mondo odierno dell'arte considerato come un insieme di "ingredienti" base che di volta in volta si amalgamano in modo differente, più o meno gustoso.

Questo tipo di approccio potrà permettere di:
- indagare se effettivamente gli "ingredienti" tradizionali dell'arte sono definibili separatamente oppure se sono mutati, ibridandosi tra loro nella creazione di ruoli non più chiaramente identificabili.
- Interrogare personaggi del mondo dell'arte sulla loro ricetta.
- Creare un dibattito che rimanga comunque informale.
- Produrre un eventuale ricetta ideale.
- Riflettere sull'importanza e sul metodo di dosaggio degli ingredienti stessi.

"Ingredienti" dell'arte contemporanea:

Hans Ulrich Obrist, CommandN, Tate Magazine, Teresa Macrì, Renato Diez, Stalker, Francois Roche, Marcos Novak, Marcus Lutyens, Alexandro Ladaga, Silvia Manteiga, www.0100101110101101.org, Francesco Simeti, Sebastian Bieniek, Isabel Yanez, Adam Lieber, Nicola Pagnano

Gli incontri saranno ospitati negli studi degli artisti:

Gianfranco Grosso, Daniela Grezzo, Diego Soldà, Francesco Candeloro, Simone Lucetti, Igor Eskinija, Elisabeta Kocijan.

FaTAtrust_Finally a True Artist è un gruppo di artisti e architetti che ha maturato la sua esperienza nell'ambito di organizzazioni di eventi, happening, incontri con artisti. L'obiettivo è di creare una produttiva circolazione di idee, progetti e sogni attraverso l'attivazione di un'infrastruttura di conoscenza e contatti.


Per informazioni
FaTAtrust mail fatatrust@libero.it
Valentina Ferrarese mail spacevale27@hotmail.com tel. +39 3492608050 fax +39 42140674



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"UNA SERATA CON IL DOTTOR HOFFMANN"
di Thorsten Kirchhoff
Presentazione 7 Giugno 2001 ore 19.00

La Fondazione Bevilacqua La Masa in collaborazione con la W.E.A Milano e la Wedding Bells Production, presenta il nuovo lavoro di Thorsten Kirchhoff, "Una serata con il Dottor Hoffmann", un film in 16mm b/n che sarà proiettato giovedì 7 giugno 2001 alle ore 22.00 nella sede della Fondazione a S. Barnaba 2826 Venezia.

Thorsten Kirchhoff è danese ma vive dal 1984 a Roma. Ha partecipato a due Biennali di Venezia (1990 e 1993) e parteciperà alla Biennale di Valencia nel Giugno 2001. Kirchhoff frequenta l'arte come un laboratorio scientifico dove tra microscopi, provette, campioni e formule, sviluppa le fasi di una ricerca lucidissima, che di tanto in tanto sottopone al nostro sguardo.

Fedele alla logica del montaggio cinematografico (Ejzenstejn sosteneva che un'immagine A più un'immagine B non dà mai luogo ad un'immagine AB ma ad un'immagine C che esiste solo nella mente dello spettatore), Kirchhoff gioca con la combinazione degli elementi - immagine dipinta, oggetto reale, suono - alla ricerca di momento conflittuale che evidenzi contraddizioni e depistamenti senza trasmettere certezze. E proprio l'immagine in movimento sembra essere l'ultima passione di Kirchhoff.

Il linguaggio usato è liberamente preso in prestito dai cosiddetti B movies noir come ad esempio le angolazioni di ripresa, i dettagli ravvicinati, la luce contrastata e le ombre lunghe. Nel film, l'ovvio e il riconoscibile sono dati da un'abitazione privata ed un classico e rassicurante cassetto dei medicinali e il gesto di "prendere un cachet". Ma questa ovvietà genera uno smarrimento che capovolge la situazione. Tanto più che il Dottor Hoffmann è l'inventore dell'aspirina e la sequenza principale è una lunga soggettiva proprio dell'aspirina. L'intento è dimostrare come modificando la posizione dell'osservatore rispetto ad un qualsiasi oggetto anche l'oggetto in sé si modifica e può essere percepito in maniera anche emozionalmente diversa, subendo proiezioni che ne alterano la sostanza.
"Il trucco è far vedere le cose che conosci bene, ma in una luce o un'angolazione appena distorta. Assumono un'irriconoscibilità, anche se lieve, che destabilizza tutto. L'improvvisa incapacità di riconoscere il conosciuto è il primo passo verso l'incredibile, si arriva ai confini della realtà". (Thorsten Kirchhoff)



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"TALE OF AN IMMIGRANT"
di Bernadette Felber
Video proiezione sulla Chiesa di San Bartolomeo
Inaugurazione: 8 giugno 2001 ore 21.00, Campo S. Bartolomeo, Venezia

La Fondazione Bevilacqua La Masa, in concomitanza con la Biennale d'Arte di Venezia presenta "Tale of an immigrant" (piccola storia di un'immigrante) di Bernadette Felber, tre serate di videoproiezione in Campo S. Bartolomeo - Venezia.
Da venerdì 8 giugno fino a domenica 10 giugno 2001 ogni sera alle ore 21.00 l'artista viennese presenterà la sua video-opera in Campo S.Bartolomeo e in particolare la facciata della chiesa omonima si trasformerà in una sala espositiva di grande suggestione, come solo Venezia può dare. La Fondazione si conferma come sempre attenta ai giovani artisti, non solo triveneti ma anche a livello internazionale continuando a percorrere il suo scopo prioritario che è la valorizzazione e la promozione di quest'ultimi.

Il video "Tale of an immigrant" (Piccola storia di un immigrante) è un manifesto contro i pregiudizi e il razzismo.
L'artista ha elaborato questo progetto sulla base dell'esperienza vissuta in sei mesi in Messico, un paese che vive un impressionante sviluppo.
Oggi stiamo vivendo un'epoca di cambiamenti, dove lo sviluppo delle telecomunicazioni avvicina il mondo, ma allo stesso tempo le frontiere politiche - economiche - sociali sono più insormontabili e dividono le nazioni in due categorie: paesi in via di sviluppo e paesi più economicamente avanzati. La società del primo mondo ha soddisfatto bisogni primari, i suoi valori si concentrano nell'individualismo, dove l'ignoranza sulle condizioni della vita nei paesi in via di sviluppo porta a crescere forme d'intolleranza e di razzismo. Guardando da un altro punto di vista, si vede che le precarietà della vita rendono sociali le persone del terzo mondo e sviluppano sentimenti di comunità.
Città del Messico è un luogo pieno di contrasti e il sincretismo tra la cultura preispanica e quella occidentale è presente nella vita quotidiana e si mescola con l'influenza della globalizzazione.
"Viviamo alla fine dell'età della ragione, la ragione non è più un gioco di regole; stiamo entrando nell'età dell'intelligenza è più della ragione; è un processo costante e di attività continua, che viaggia più rapido di un processore. In questo viaggio si progetta il ritorno della spiritualità." (Derrick de Kerckhove)
"Voglio mettere in discussione il nostro tempo ponendo domande sull'identità culturale del nuovo secolo. Intendo trasmettere le mie esperienze di mezzo anno in una cosmovisione interiore, sovrapposta sulla facciata di San Bartolomeo, intendo unire due tempi e luoghi in una macchina di spazio e tempo." (Bernadette Felber)


Immagine di mille e una biennali, Myriam Laplante, "Rito propiziatorio", 2001

Per informazioni Fondazione Bevilacqua La Masa 041/5207797 - 041/5208879 fax 041/5208955
Ufficio Stampa Bevilacqua La Masa - Gianna Rossi

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