Coffe O'Clock Art Cafe
Rieti
via Garibaldi, 276

Francesco Seccia
dal 1/2/2007 al 27/2/2007

Segnalato da

Laboratorio13



approfondimenti

Francesco Seccia



 
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1/2/2007

Francesco Seccia

Coffe O'Clock Art Cafe, Rieti

Il taglio fotografico dei dipinti di Seccia lascia volutamente fuori inquadratura intere sezioni di corpo e, di contro, ne focalizza l’attenzione su limitate porzioni. Questo gli consente di ricercare un equilibrio di forme, nonche' di pieni e di vuoti.


comunicato stampa

Two Exhibitions

A cura di Adelinda Allegretti

Si inaugura domani 2 febbraio la personale di Francesco Seccia “Two exhibitions" presso gli spazi del Coffee O’Clock Art Cafe' di Rieti. “Two exhibitions", due anime della stessa spinta propulsiva che inerpicandosi su vari supporti pittorici, delineano la poetica dell’artista, sfuggendosi, riappacificandosi con la materia in una continua tensione emotiva. Lirica e materia unite da uno stesso scopo: la ricerca della semplicita' e della purezza epressiva.

E' la purezza la vera costante, la protagonista assoluta di questo ciclo di lavori di Francesco Seccia. Purezza che si esplica in primis nella scelta del taglio fotografico, che lascia volutamente fuori inquadratura intere sezioni di corpo e, di contro, ne focalizza l’attenzione su limitate porzioni. Questo gli consente di ricercare un equilibrio di forme, nonche' di pieni e di vuoti, grazie anche all’utilizzo di uno sfondo nero, che non concede allo spettatore la minima possibilita' di fuga, costringendolo anzi a focalizzare la sua attenzione sulla fisicita' del soggetto. Difficile non cogliere un’assonanza con i ritratti fiamminghi quattrocenteschi, in cui il personaggio campeggia a mezzo busto (ancora una volta una porzione di corpo) su sfondi scuri che annullano la profondita' spaziale. A quella formale si va ad aggiungere la purezza di contenuti. Contrariamente a quanto si potrebbe desumere da una visione superficiale dei suoi lavori, qui il nudo non ha nulla a che fare col concetto di voyeurismo. Il corpo nudo, ormai sublimato e ripulito di ogni orpello, riflette la perfezione del creato e la donna, unico soggetto dei suoi dipinti, diviene in particolare sinonimo di rinascita a nuova vita. La donna nuda, purificata, diviene un’icona, simbolo di Bellezza Suprema. E' cosi' che la tradizione iconografica occidentale rappresenta sia la Verita' che la Venere Celeste.

Ma Seccia va ancora oltre, e pur strizzando l’occhio alla tradizione, riveste le sue icone di attualita' , facendone da un lato una sorta di portabandiera contro l’aggressivita' e la volgarita' dei mass-media, e dall’altro un elemento di azzeramento delle diversita' sociali. Le sue figure, di una bellezza assoluta che supera le barriere temporali, riconsegnano dignita' alla figura muliebre. Contrariamente alla societa', che ci vorrebbe fisicamente stereotipate secondo modelli riflessi da televisione e riviste patinate, ma anche classificate da status symbol griffati, Seccia propone una donna che recupera la sua bellezza interiore, la sua essenza femminea scevra da mode, da condizionamenti e da ruoli sociali. Adelinda Allegretti.

O’Clock Art Cafe'
Via Garibaldi, 276 - Rieti

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