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Orizzonti surreali
dal 9/2/2007 al 23/2/2007
Dalle 16 alle 20 tutti i giorni tranne giovedi e festivi

Segnalato da

Vincenzo Montella



 
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9/2/2007

Orizzonti surreali

Il Ramo d'Oro, Napoli

Bruno Bruno e Salvatore Starace . Opere i cui significati non sono concorrenti tematici, sembrano invece divergere, paradossalmente, per affinita'. 23 Febbraio: ''Sinestesie musicali'', performance di Vincenzo Nini.


comunicato stampa

Bruno Bruno e Salvatore Starace

Venerdì 23/2/2007 alle ore 18: ''Sinestesie musicali'', performance borderline di Vincenzo Nini

Inforcare i misteriosi occhiali del surrealista significa passare dalla realtà all’irrealtà o al sogno e persino all’allucinazione. Significa, in buona sostanza, fare una visionaria esperienza rivelatrice di realtà imprevedibili, nascoste entro le cose che ci circondano.

Magritte sosteneva che “dietro il visibile” c’è l’invisibile; Merleau-Ponty andava oltre nel ritenere che “il visibile è una piega dell’invisibile”.

Secondo questa stessa ottica si svolge la linea di ricerca di Bruno Bruno e di Salvatore Starace con opere i cui significati non sono concorrenti tematici, sembrano invece divergere, paradossalmente, per affinità, direi per la piena consapevolezza, ormai lungamente provata dagli artisti, di tali acquisizioni di principio. Insomma la matrice è comune, le declinazioni sono diverse nel sottile gioco delle fantomatiche rappresentazioni di questo straordinario “duetto visionario”.

Joseph Kosuth da buon artista concettuale diceva che “Essere artista significa ora interrogare la natura dell’arte. Se s’interroga la natura della pittura, non si può interrogare la natura dell’arte”. Gli sfuggiva, in questa dichiarazione parossistico-concettuale, l’altra fondamentale interrogazione rivolta alla natura delle cose: bisogna interrogare le cose, attraverso lo spaesamento visionario delle stesse cose, per coglierne l’essenza emotiva, eversiva, fantastica.

E’ quello che fanno appunto Bruno e Starace, la cui logica percettiva e interrogante la realtà fenomenologia è assolutamente capovolta. Bruno e Starace non guardano le cose, ma incontrano lo sguardo delle cose. La coscienza della realtà si manifesta ai loro occhi con tutta la sua contraddittoria e, troppo spesso, angosciante virtualità.

Ciò è quello che provoca un nuovo orizzonte di senso nelle loro opere. Un senso illogico, sospeso e incantato, reso dalle varie e irreversibili combinazioni e permutazioni di cose, dall’imponderabile genesi del costituire e del formare i dipinti. Ecco le insensate alterazioni di scala, gli accostamenti spaesanti, il vertiginoso e icastico realismo, la irrazionale gerarchia degli elementi. Questi sono la sostanza della ricerca sempre contaminata dai fattori dell’inconscio.

Tutto ciò costituisce un’accumulazione nella nostra memoria di astanti che crediamo nella possibilità di ritenere e di ristrutturare tali materiali. Con addensamenti e rarefazioni delle nostre tracce mnestiche ci allontaniamo dal repertorio onirico, avvertendo che si è ulteriormente alimentato quel senso ambivalente, che sempre si insinua in chi sensibilmente osserva, di inquietudine permanentemente presente nella vita.

Franco Lista

Note biografiche:
Bruno Bruno è nato a Napoli, dove vive e lavora nel suo studio alle Rampe Brancaccio n° 49. Ha studiato all'Accademia Pietro Vannucci di Perugia, dove ha frenquentato i corsi di pittura e restauro, e dove inizia a formare la propria identità artistica. Approfondisce poi, la tecnica pittorica ed i contenuti delle opere del fiammingo Bosch, poi quelle dei maestri del surrealismo Dalì, Ernst, Magritte, Tanguy.

Successivamente è con occhi nuovi e con nuova sensibilità che rivede e rivive l’arte dei maestri del passato. In uno spazio surreale, nella paradossale immobilità di un tempo che passa inesorabile dimensioni sconosciute riaffiorano sulla nuda tela come retaggio metafisico dechirichiano, in cui vuote e improbabili architetture ed esasperate prospettive, simboleggiano un profondo senso di solitudine e di alienazione dell'essere umano. Sparute figure di omini -quasi accennate pur nella loro completezza - ingaggiano una utopisticamente lotta contro il tempo.

Ripercorre, attraverso sapienti giochi di linee e colori, le forme astratte delle arti non figurative del secolo scorso, riproponendole in una visione del tutto personale: in un universo ricco di contenuti onirici, di atmosfere rarefatte ed irreali, in cui ogni cosa evoca ricordi lontani, sogni dimenticati, ma inconsapevolmente riposti in angusti meandri della memoria.

Amico dei componenti del ''Centro di Arte e Cultura PAUL WHISTLER'', per la rassegna - AZIONE ARTE '98 - tenuta a Vico Equense nel Complesso della S.S. Trinità, dedicata a Michele Attanasio scultore, ha curato la sezione fotografica con foto del proprio archivio, ritraenti l'amico artista scomparso e le sue opere. Nell'agosto 2002, a Vico Equense partecipa alla manifestazione -AZIONE ARTE 2002- ''l'arte per la strada'' con un'installazione di grande impatto visivo, 24 quadri a tecnica mista, collages e acrilico, formanti un pannello a mosaico di 2 metri per 2, inspirati ai fatti dell' 11 settembre.

Inaugurazione: sabato 10 ore 18 con presentazione di Franco Lista
Il Ramo d'Oro
via Omodeo, 124 Napoli
Orario: dalle 16 alle 20 tutti i giorni tranne giovedi e festivi
Ingresso libero

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