Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
Roma
piazza Aldo Moro, 5
06 49910365 FAX 06 49910365
WEB
Due mostre
dal 5/3/2007 al 29/3/2007
da lunedì a venerdì 10–19.30

Segnalato da

Giorgia Calo'




 
calendario eventi  :: 




5/3/2007

Due mostre

Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea, Roma

Paolo Piscitelli "Some prefer nettles". L'installazione in mostra verte sul tema dell'ossessione per il controllo degli spazi soprattutto nelle societa' occidentali. L'artista sceglie, come simbolo di questa moderna repulsione, le ortiche. In "Global Pin-Up Fetish Party" Ivana Spinelli e' interessata al fashion system e agli stereotipi relativi alla rappresentazione della donna.


comunicato stampa

Paolo Piscitelli - Some prefer nettles

a cura di Domenico Scudero ed Emanuela Termine

Martedì 6 marzo alle ore 18.30, presso il MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma “La Sapienza” verrà inaugurata la prima mostra personale a Roma dell’artista Paolo Piscitelli (Venaria Reale, 1971), a cura di Emanuela Termine.

Il lavoro di Paolo Piscitelli si concentra sullo spazio e indaga le nuove possibili dimensioni attraverso cui farne esperienza. A partire da tale concezione, che supera il modo tradizionale di intendere la scultura, la sua ricerca ha sperimentato differenti metodi e media: scultura, video, installazioni audio-plastiche, performance, fotografia, disegno. L’impiego di strutture leggere, tecnologicamente sottili e visivamente minimali, riduce all’essenziale la presenza e l’ingombro della materia, al fine di dar voce a concetti quali spazio negativo, scultura del vuoto, volume sonoro.

Attualmente le ricerche di Piscitelli vertono sul tema dell’ossessione per il controllo degli spazi, così come si caratterizza soprattutto nelle società occidentali. L’artista sceglie, come simbolo di questa moderna repulsione per l’incontrollato, le ortiche: le silenziose e diffidenti abitatrici degli spazi interstiziali, quei luoghi urbani marginali e indeterminati che ancora sopravvivono alla colonizzazione umana. Per l’esposizione al MLAC, Paolo Piscitelli realizzerà un’installazione attinente questa tematica, ma pensata nello specifico in relazione alla natura del luogo. L’università stessa è infatti concepita come spazio interstiziale, un luogo dove sia ancora possibile “coltivare l’incoltivabile”: tutto ciò che, apparentemente inutile o nocivo, rifugge dalla logica dell’efficienza e del controllo.

La presenza delle ortiche nello spazio espositivo, di per sé inabituale e perciò spiazzante, si rivela un elemento perturbante, in grado di risvegliare quei sentimenti più ombrosi, fuori dal controllo della coscienza umana. Tra sentimento di repulsione e riemergere di ossessioni private, si fa netto il contrasto di natura contro cultura, ed è la natura a minacciare di riappropriarsi dei luoghi dai quali è stata esclusa. Some prefer nettles è la proiezione, materiale e mentale, di questa crescita silenziosa e invasiva, accompagnata dalla voce ansiosa di una coscienza atterrita: seguendola, lo spettatore è guidato all’esplorazione dell’ambiente.

L’evento è realizzato in collaborazione con il College of Architecture della Texas A&M University e si svolge in parallelo alla personale di Piscitelli presso lo Studio Tucci Russo (Torre Pellice – TO). La mostra fa parte del ciclo espositivo Praxis diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.
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Ivana Spinelli - Global Pin-Up Fetish Party

a cura di Domenico Scudero

Ivana Spinelli, giovane artista nata ad Ascoli Piceno, si è laureata all’Accademia di Macerata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo. Ha realizzato mostre personali nazionali e internazionali ed ha inoltre partecipato a numerose esposizioni collettive, performace, Live&Public Art. Nel 2005 ha vinto il premio New York; nel 2006 ha realizzato l’evento Arte & Moda GPU Sfilata Autunno/Inverno 2006 (Accademia di Belle Arti, Roma). L’artista è interessata al fashion system ed agli stereotipi relativi alla rappresentazione della donna che diventa nuovo mezzo di comunicazione. Ivana Spinelli gioca con la moda ed il merchandising realizzando vari prodotti: dai cappucci (passamontagna che ricordano nell’immaginario collettivo il terrorista, ma sono anche icona per eccellenza del contesto fetish), ad abiti esclusivi, fino alle borse fashion. Il lavoro di Ivana Spinelli verte su due tematiche parallele: l’arte e la moda. Conoscere il sistema/moda – spiega l’artista – i dress code, la trasformazione di uno street style in prêt à porter, come si costruisce un'aura intorno ad un prodotto perchè diventi desiderabile feticcio, mi sembra una via efficace, oggi, di capire il sistema/mondo e ipotizzare possibili scenari.

Per l’esposizione al MLAC Ivana Spinelli realizzerà un’installazione composita con varia produzione Global Pin-Up. Il progetto Global Pin-Up (che è divenuto persino un logo) è una sperimentazione dei dress code e del loro processo di comunicazione. L'interesse particolare della mostra è per il codice e il gioco di potere. Il pubblico è invitato a coprirsi il volto e scegliere un colore (nero, giallo, fucsia... che costituiscono alcuni degli elementi del codice BDSM - bondage domination sadism masochism) per partecipare al gioco di ruolo della fetish community. L'utilizzo di un codice standardizzato all'interno del fetish party permette una chiarezza della comunicazione sul proprio ruolo e ciò che si è disposti a fare. Se il gioco del potere è cosciente – spiega l’artista – niente può danneggiarci troppo. Tra i lavori in mostra il video GPU making, uno stralcio del "mondo Global Pin-Up" con le persone che hanno collaborato al progetto come sarte, modelle, fotografi...; verranno presentati i Gioielli GPU, realizzati a tombolo, antico pizzo artigianale; Global Pink Bang (2005, prototipo dell'artista). In mostra sarà possibile acquistare T-shirt Global Pin-Up serigrafate o stampate a mano, e altri gadget. http://www.global-pin-up.net

La mostra fa parte del ciclo espositivo Laboratorio diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.

Vernissage: 6 marzo 2007. ore 18.30

MLAC
piazza Aldo Moro, 5 - Roma
Orario: da lunedì a venerdì 10–19.30
Ingresso libero

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