Galleria Carla Sozzani
Milano
corso Como, 10
02 653531 FAX 02 29004080
WEB
Jeanloup Sieff
dal 9/3/2007 al 6/4/2007
martedì – venerdì - sabato - domenica, ore 10.30 – 19.30; mercoledì – giovedì, ore 10.30 – 21.00; lunedì, ore 15.30 – 19.30

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Jeanloup Sieff



 
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9/3/2007

Jeanloup Sieff

Galleria Carla Sozzani, Milano

Mostra fotografica. L'artista si e' dedicato al giornalismo, al fotoreportage, alla moda, ai nudi, al ritratto e alla fotografia di paesaggio. La mostra si concentra su un periodo preciso del suo percorso: le immagini di moda realizzate per Harper's Bazaar dal 1962 al 1966.


comunicato stampa

Mostra fotografica

Jeanloup Sieff, fotografo raffinato e leggero dai gusti sofisticati, è ricordato per le sue particolari immagini di moda. Nell’arco della sua vita si è dedicato a diverse attività: dal giornalismo al fotoreportage, dalla moda ai nudi, dal ritratto alla fotografia di paesaggio. Per molti anni ha lavorato per le più importanti testate di moda in Europa e negli Stati Uniti.

Anche quando la sua notorietà era al culmine e le sue fotografie erano esposte in tutto il mondo, Sieff si è sempre astenuto dal teorizzare il proprio lavoro, rifiutandosi di inserirlo in un discorso critico sull’arte e distanziandosi in questo modo da molti fotografi della sua generazione. Jeanloup Sieff ha espresso anche attraverso la scrittura la sua ironia e il suo punto di vista sulla vita e sulla fotografia. Molti dei suoi libri sono composti da immagini e testi ricchi di citazioni brillanti, con titoli evocativi e originali. Nel 1990 pubblica Demain le temps sera plus vieux in cui traccia a ritroso la sua carriera di fotografo, con diversi aneddoti che riguardano la sua vita personale. La mostra alla Galleria Carla Sozzani si concentra su un periodo preciso del percorso di Sieff: le fotografie di moda realizzate per Harper’s Bazaar dal 1962 al 1966. Nel 1961, all’età di 28 anni, Sieff lascia Parigi per tentare il successo a New York con l’obiettivo di lavorare per la più importante rivista di moda del momento, Harper’s Bazaar. Condivide uno studio fotografico con Frank Horvat, già fotografo di Harper’s. In quegli anni realizza immagini ironiche e sofisticate in cui la moda diventa un pretesto per creare atmosfere surreali ed eleganti con una certa eco hitchcockiana. Gli abiti e, soprattutto, il corpo femminile si trasformano in linee e materia da mettere in valore con inquadrature eccentriche e surrealiste.


Guardando le fotografie che ho realizzato negli anni Sessanta e specialmente quelle fatte per Harper’s Bazaar, sono in ammirazione, non per la loro qualità, ma per l’energia che avevo a quell’epoca! Era l’energia euforica della giovinezza che mi spingeva a dedicarmi così pienamente alla creatività o era l’atmosfera eccezionalmente stimolante di Harper’s? Erano probabilmente entrambe, ma temo che la prima fosse quella predominante…1Sono gli anni della direzione di Harper’s di Alexei Brodovitch e successivamente di Marvin Israël, artista di fama e direttore della rivista per un breve ma vivacissimo periodo. Abiti, acconciature, trucco e pose collaborano a creare un universo onirico, ricco di riferimenti cinematografici e letterari: sono gli anni in cui “si potevano ancora fare delle fotografie di moda divertendosi, mostrando qualcosa d’altro rispetto a dei noiosi vestiti”2. Le immagini, spesso molto composte da un punto di vista grafico, presentano una donna distante e misteriosa, intrigante e enigmatica.

Note biografiche

Nasce a Parigi nel 1933, da genitori di origine polacca.
Inizia a fotografare all’età di 14 anni con una macchina fotografica ricevuta in regalo per il suo compleanno. Studia fotografia a l’Ecole de Vevey in Svizzera per poi seguire una breve formazione di giornalismo.
1950 pubblica la sua prima fotografia per Photo – Revue.
1954 inizia a lavorare come freelance per Elle e nel 1955 come reporter.
1958 spinto dal desiderio di cambiamento, lascia Elle per una breve esperienza come reporter all’Agenzia Magnum, per la quale realizza un servizio su uno sciopero di minatori in Belgio che gli varrà il Prix Niepce, 1959.
1959 lascia l’agenzia Magnum.
1961 si trasferisce a New York dove vivrà fino al 1966.
1966 rientra a Parigi e lavora per diverse testate (Jardin de Mode, Vogue, Harper’s Bazar, Paris-Match, Femme, Photo…) mentre le sue fotografie vengono esposte in prestigiose mostre in tutto il mondo.
1974 inizia la stesura di un romanzo che rimarrà incompiuto.
1981 nominato Chevalier des Arts et Lettres a Parigi.
1990 nominato Chevalier de la Légion d’Honneur a Parigi.
1992 vince il Grand Prix National de la photographie francese.
1994 vince il Grand Prix della Biennale di Nancy, Francia.
2000 muore a Parigi all’età di 67 anni.

Sito Internet ufficiale: http://www.jeanloupsieff.com/

Inaugurazione: 10 marzo 2007

Galleria Carla Sozzani
corso Como, 10 - Milano
Orario: martedì – venerdì - sabato - domenica, ore 10.30 – 19.30; mercoledì – giovedì, ore 10.30 – 21.00; lunedì, ore 15.30 – 19.30
Ingresso libero

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