Punctum
Roma
Vicolo del Governo Vecchio, 2
339 6170930, 338 6491585
WEB
Giochi dialettici
dal 13/3/2007 al 13/4/2007
da martedì a sabato dalle 16:00 alle 20.00

Segnalato da

Alexandra Gracco Kopp




 
calendario eventi  :: 




13/3/2007

Giochi dialettici

Punctum, Roma

Secondo appuntamento della rassegna. "Le Parole tra noi leggere" di Sabrina Mezzaqui e l'installazione audio di Cesare Pietroiusti, "Una giornata qualunque", sono allestite in uno spazio continuo per evitare una struttura a compartimenti stagni che rompa la tensione tra le due opere. A cura di Alexandra Gracco Kopp e Giulia Giovanardi.


comunicato stampa

Sabrina Mezzaqui e Cesare Pietroiusti

A cura di Alexandra Gracco Kopp e Giulia Giovanardi

La mostra è strutturata in due fasi complementari entrambe centrate sull'idea del dialogo come processo aperto verso un esito indefinito. Mentre nello spazio espositivo si articola il rapporto tra le opere d'arte riaffermate nella loro assoluta autonomia e centralità, il confronto teorico tra gli artisti invitati è rinviato ad un testo-dialogo che accompagnerà l'evento. "Le Parole tra noi leggere" di Sabrina Mezzaqui e l'installazione audio di Cesare Pietroiusti, "Una giornata qualunque"; sono installate in uno spazio continuo per evitare una struttura a compartimenti stagni che rompa la tensione tra le due opere.

La lettura e la letteratura, orizzonti di riferimento privilegiati nel lavoro della Mezzaqui, tornano ne "Le Parole tra noi leggere"; opera esplicitamente riferita all'omonimo libro di Lalla Romano da cui l'artista trae anche il materiale di realizzazione del lavoro. Centinaia di origami soffiati, costruiti piegando meticolosamente e pazientemente le pagine del libro della Romano, sembrano galleggiare nell'aria adagiati sopra una lastra di vetro. Attraverso questo diaframma trasparente e impalpabile gli origami, simili a piccoli cubi di carta attraversati dalla linea continua della scrittura, proiettano forme d'ombra evanescenti come echi lontani di parole. Sul pavimento lo spettatore vede allora concretizzarsi le ombre delle parole-origami, quell'ombra che ogni parola trascina dietro di sé come un carico inevitabile e a volte doloroso.

Il suono della parola, che nell'opera della Mezzaqui scompare per essere evocato solo nel soffio generatore degli origami, ritorna nel lavoro di Cesare Pietroiusti attraverso la voce registrata dell'artista. In "Una giornata qualunque" Pietroiusti elenca tutti i piccoli errori o micro-fallimenti, come egli stesso li definisce, che ha vissuto e meticolosamente annotato nell'arco di un giorno. Sbagli banali, come non riuscire ad allacciarsi le scarpe o il bottone della camicia, si susseguono nel racconto-elenco svolto con tono analitico, quasi si trattasse di appunti scientifici. La concentrazione continua e attenta necessaria a portare a termine il compito che l'artista si autoassegna, stridono con la natura quotidiana degli errori elencati di cui normalmente neanche ci si accorge. Queste piccole deviazioni nel processo finalizzato di un'azione possono però anche essere lette come segni di situazioni più complesse svelando di non essere poi così "qualunque".

Cesare Pietroiusti è nato nel 1955 a Roma, dove vive e lavora.

Mostre selezionate : 2005 Cesare Pietroiusti, Kinema Agimi, Tirana; 2004 Methods for an irreversible alteration of money, con Paul Griffiths, Trofo- House of Contemporary Arts, Budapest; Fourth International Week of the Micro-Performance, Galerija Skuc, Ljubljana; Roma 2003 Riciclare pensieri superflui, Palazzo Bricherasio, Torino; Critica in opera 26 -Il passato non esiste, nemmeno il presente, quindi neppure il futuro, Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme , Bologna; Arte Pubblica: Lo spazio delle relazioni, Cittadellarte, Fondazione Pistoletto, Biella; Moltitudes & Solitudes, Museion Bolzano; 2002 Things that are certainly not art, Bloomberg Space, London, Curatorial Market, Cuchifritos, New York.

Sabrina Mezzaqui è nata a Bologna nel 1964. Vive e lavora a Marzabotto.

Mostre selezionate: 2006 C'è un tempo, GAM, Torino; Quando le parole atterrano, Galleria massimo Minini, Brescia; Il libro come opera d'arte, Galleria Nazionale d'arte Moderna, Roma; L'immagine del vuoto, Museo Cantonale d'arte, Lugano; 2005 Sottolineature, Galleria Continua, San Gimignano; Defrag-Derive plastiche, La Fabbrica del Vapore, Milano; Manmano, Galleria Continua, San Gimignano; 2004 Settlements, Musée d'Art Moderne, Saint Etienne, 2003 Il Palazzo delle libertà, Palazzo delle Papesse, Siena; Moltitudini- Solitudini, Museion, Bolzano; 2002 Le mille e una notte, Inova, Milwaukee (USA); Vocabolario, Via Farini, Milano; De Gustibus, Palazzo delle Papesse, Siena; Parole parole,parole Castello del Buon Consiglio, Trento.

Inaugurazione: Mercoledì 14 marzo alle 19

Punctum
Vicolo del Governo Vecchio, 2 - Roma
orario: da martedì a sabato dalle 16 alle 20. Negli altri giorni e orari su appuntamento
Ingresso libero

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Roberto Timperi
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