Albrecht Durer
Suttermans
Guercino
Tintoretto
Tiepolo
Giacomo Balla
Lucio Fontana
Pierre Huyghe
Olafur Eliasson
Tomas Saraceno
Sandrine Nicoletta
Gianni Caravaggio
Simone Berti
Radioqualia
Honor Harger
Adam Hyde
Pierluigi Carofano
Luigi Di Corato
Annalisa Cittera
Antonella Crippa
L'universo tra arte archeologia e scienza. Un viaggio evocativo dall'epoca preistorica fino ai giorni nostri, attraverso un percorso multidisciplinare, che coniuga rigore scientifico e aspetti divulgativi. Molteplici linguaggi si fondono per raccontare in 5 momenti, autonomi ma complementari, alcuni aspetti dell'affascinante relazione tra l'uomo e l'universo: installazioni multimediali interattive, ma anche reperti, strumenti, opere d'arte e libri di rilevante valore archeologico, storico e artistico.
L'universo tra arte archeologia e scienza
a cura di Pierluigi Carofano, Annalisa Cittera, Antonella Crippa, Luigi Di Corato, Francesco Mezzena, Raffaella Poggiani Keller, Maria Cristina Ronc
"In cima alle stelle. L'universo tra arte archeologia e scienza" è la grande mostra
che il Forte di Bard dedica, dal 4 aprile al 2 settembre 2007, al tema della
relazione tra uomo e universo. Un viaggio evocativo dall'epoca preistorica fino ai
giorni nostri, attraverso un percorso multidisciplinare, che coniuga rigore
scientifico e aspetti divulgativi. Molteplici linguaggi si fondono per raccontare in
cinque momenti, autonomi ma complementari, alcuni aspetti dell'affascinante
relazione tra l'uomo e l'universo: installazioni multimediali interattive, ma anche
reperti, strumenti, opere d'arte e libri di rilevante valore archeologico, storico e
artistico. Durante i mesi della mostra saranno inoltre organizzati sul territorio
incontri e conferenze sui temi dell'esposizione.
La mostra è promossa dall'Associazione Forte di Bard in collaborazione con la
Soprintendenza Regionale ai Beni e alle Attività Culturali della Regione Autonoma
Valle d'Aosta e l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta e
con il sostegno della Regione Autonoma Valle d'Aosta, la Compagnia di San Paolo e la
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
La prima sezione in senso cronologico racconta la stretta relazione che, fin dai
tempi preistorici e protostorici, esisteva tra uomo e cielo, quando gli astri
scandivano i tempi dei riti, delle semine e dei raccolti. I reperti archeologici
scelti provengono dagli scavi di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta e dal Cromlech
del Colle del Piccolo San Bernardo, due dei principali siti del ricco patrimonio
archeologico della Regione Autonoma Valle d'Aosta. Fra i reperti in mostra le
suggestive stele antropomorfe, un calco dell'aratura che determinava l'area sacra e
numerosi piccoli oggetti di vita quotidiana e per la pratica del culto che
testimoniano come il mondo religioso, espresso attraverso un santuario megalitico di
5000 anni or sono, implichi uno stretto legame con l'osservazione della sfera
celeste. Raffaella Poggiani Keller, Francesco Mezzena e Maria Cristina Ronc sono i
curatori di questa sezione.
Nella seconda parte dell'esposizione, l'astronomia attraverso la storia dell'arte,
nascita e evoluzione del pensiero astronomico moderno sono narrate in senso
cronologico e documentate attraverso una selezione di opere d'arte (da Dürer a
Suttermans, da Guercino a Tintoretto e Tiepolo, fino a Balla e Fontana), strumenti
astronomici e testi scientifici in prima edizione (esemplare il Dialogo sui massimi
sistemi di Gallileo e il Philosophiae Naturalis di Newton), provenienti dalle
maggiori istituzioni culturali e collezioni pubbliche e private italiane ed europee.
A cura di Pierluigi Carofano, Luigi Di Corato e Annalisa Cittera, la sezione propone
le conquiste fondamentali dell'astronomia, dalla concezione copernicana della
posizione della Terra nel Cosmo fino alla teoria della relatività generale di Albert
Einstein, scandite ponendo in relazione formulazione teorica, applicazione tecnica e
interpretazione artistica, per restituire nella sua interezza il clima culturale di
ogni epoca.
Il terzo momento del percorso espositivo è dedicato all'uomo contemporaneo e alla
sua comprensione dei principi fondamentali che reggono l'universo. La sezione parte
dalla ricostruzione di due stele antropomorfe (III millennio a.C.), provenienti dal
sito archeologico di Saint-Martin-de-Corléans, esposte nella ricostruzione virtuale
della loro collocazione originale, che le vedeva in evidente rapporto con l'asse
celeste dell'epoca. Il visitatore è introdotto ai principi dello spazio-tempo, il
concetto su cui si fonda la moderna cosmologia, immergendosi in un inedito percorso
multimediale interattivo. Il progetto è realizzato da Studio Azzurro e ideato in
collaborazione con l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Le installazioni proposte sono opere autoriali che attraverso un linguaggio poetico
e metaforico, ma scientificamente congruo, permettono di approfondire in modo
originale la comprensione dei principi che ci mettono in relazione con il Cosmo.
La quarta tappa del racconto uomo-universo è ancora dedicata all'arte contemporanea:
"Dalla Terra alle Stelle (e ritorno)" a cura di Antonella Crippa. Un'ampia area
espositiva, collocata negli spazi delle Prigioni del Forte e lungo il percorso di
salita alla rocca, indaga il rapporto dell'uomo contemporaneo con le stelle e
l'eventuale riscontro delle ricerche scientifiche sull'immaginario artistico delle
nuove generazioni. La risposta è affidata a otto giovani artisti affermati a livello
internazionale Pierre Huyghe, Olafur Eliasson, Tomas Saraceno, Sandrine Nicoletta,
Gianni Caravaggio, Simone Berti, Radioqualia - Honor Harger, Adam Hyde - di cui la
mostra propone alcuni importanti lavori e nuove opere realizzate site specific.
A ideale completamento della mostra, la Piazza d'Armi del Forte ospita due ulteriori
momenti di approfondimento degli aspetti scientifici: un planetario dove il
visitatore verrà accompagnato alla scoperta dei principi fondamentali
dell'osservazione astronomica e una rassegna fotografica intitolata "Le montagne del
sistema solare" che propone una selezione di immagini realizzate dalle sonde
dell'ESA e della NASA.
Nello Spazio Vallée Culture del Forte - area del Forte dedicata in modo permanente
agli approfondimenti sull'offerta culturale della Regione - è illustrata in
dettaglio l'attività dei due poli di eccellenza della Valle d'Aosta che hanno
contribuito alla realizzazione della mostra: la Soprintendenza Regionale ai Beni e
alle Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d'Aosta e l'Osservatorio
Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Il naturale legame tra il cielo stellato e la montagna, unito alla vocazione del
Forte quale porta di accesso alla cultura e alle tradizioni delle Alpi, fanno di
Bard il luogo privilegiato per ospitare questo excursus dalla preistoria ad oggi
che, attraverso le testimonianze e le suggestioni dell'arte e della scienza, si
propone di fondere saperi diversi attorno ad un unico argomento. Multimedialità,
multidisciplinarietà e interattività sono caratteristiche che animano la mostra
coerentemente con l'intero progetto allestitivo del Forte. Offrendo una molteplicità
di letture, l'esposizione si rivolge a pubblici diversi, con particolare attenzione
alle scuole a cui saranno dedicate visite guidate di approfondimento, anche sul
territorio.
Il Forte di Bard, inaugurato nel gennaio 2006 con il Museo delle Alpi, si avvia a
diventare il principale centro di divulgazione della cultura alpina, in grado di
integrare una forte vocazione internazionale alla valorizzazione e attenzione al
patrimonio specifico della Valle d'Aosta.
Ufficio Stampa: Spaini e partners
tel. 050 36985
Guido Spaini guido.spaini@spaini.it
Matilde Meucci C matilde.meucci@spaini.it
Immagine Olafur Eliasson
Inaugurazione 4 aprile 2007
Forte di Bard
Aosta
Orari: martedi/venerdi dalle 10.00 alle 18.00 - sabato/domenica dalle 10.00 alle 19.00 - chiuso il lunedì
Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6 euro, ragazzi 4 euro