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Roberto Rossellini piu' grande del cinema
dal 3/4/2007 al 27/4/2007
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Fondazione Cineteca Italiana Milano




 
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3/4/2007

Roberto Rossellini piu' grande del cinema

Spazio Oberdan, Milano

Una rassegna a cura di Enrico Ghezzi


comunicato stampa

Una rassegna a cura di Enrico Ghezzi

L’uomo è un essere eretto che si alza sulla punta dei piedi per guardare l’universo.
Roberto Rossellini

Per i trent’anni dalla scomparsa, anche la Cineteca Italiana, in collaborazione con la Provincia di Milano, il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e Rai Teche, rende omaggio a Roberto Rossellini, a nostro avviso l’autore più importante di sempre del cinema italiano (a lui Enzo Ungari dedicò un saggio dal titolo Rossellini in excelsis). Formidabile innovatore del linguaggio filmico, pioniere della modernità cinematografica, in realtà Rossellini è stato ben più di un semplice regista. Il suo discorso etico, estetico, filosofico è ancora oggi di stupefacente attualità, il suo libro più celebre, Il mio metodo, è una vera e propria bibbia laica che tutti dovrebbero conoscere quanto meno per comprendere e rispettare un po’ di più quel “mestiere di uomo” che Rossellini stesso considerava prioritario.

Per dar conto di tanta ricchezza di pensiero e di azione, l’omaggio in programma allo Spazio Oberdan, organizzato con la “supervisione” di enrico ghezzi e “Fuori Orario”, si dividerà in due parti, previste la prima nel mese di aprile, la seconda in ottobre. Anticipiamo che l’appuntamento di ottobre sarà dedicato ai lavori di Rossellini per la televisione, realizzati dall’inizio degli anni Sessanta con l’intento di comporre un discorso di alta divulgazione dei fondamenti della cultura occidentale sfruttando in modo intelligente le potenzialità del mezzo televisivo.

In questa occasione, a partire dai titoli di Rossellini dedicati a grandi filosofi o temi filosofici (Socrate, Cartesio, Agostino d’Ippona, Blaise Pascal, Gli atti degli apostoli ), stiamo organizzando una giornata di studi con alcuni importanti filosofi invitati ad analizzare e illuminare la ricchezza del percorso rosselliniano. Questo primo appuntamento di aprile, invece, sarà con le opere in pellicola di Rossellini (cortometraggi ,medio e lungometraggi), dagli esordi ai primi anni Sessanta, cioè con la parte più strettamente cinematografica della sua vasta produzione. Anche in tal caso, oltre alle poiezioni è prevista una tavola rotonda (sabato 14 aprile, dalle ore 15.30), aperta al pubblico e coordinata da enrico ghezzi, con alcuni dei maggiori esperti italiani fra coloro che di Rossellini si sono occupati, per approfondire, rileggere, rifare il punto sull’etica-estetica del nostro grande autore.

L’amore
R.: Roberto Rossellini; 1° ep.: Una voce umana. Sc.: R. Rossellini, dall’atto unico La voix humaine di Jean Cocteau. Int.: Anna Magnani; 2° ep.: Il miracolo. Sogg.: Federico Fellini da un racconto di Ramon Del Valle-Inclan. Sc.: Tullio Pinelli, R. Rossellini. Int.: Anna Magnani, Federico Fellini. Italia, 1948, 78’, b/n, Beta.
Un film al servizio del talento di Anna Magnani, in due atti. Nel primo si produce in un’interminabile telefonata con l’amante che l’ha abbandonata; nel secondo è una povera contadina che si fa mettere incinta da uno sconosciuto, nel quale crede di riconoscere San Giuseppe. Inevitabile Nastro d’argento per la migliore interpretazione femminile: Pietro Bianchi parlò addirittura di «eccesso di bravura».

Napoli 1943 (ep. di Amori di mezzo secolo)
R.: R. Rossellini. Sc.: Oreste Biancoli, R. Rossellini, Vinicio Marinucci, Giuseppe Mangione, Rodolfo Sonego. Int.: Antonella Lualdi, Franco Pastorino, Ugo D’Alessio. Italia, 1954, b/n, 20’.
Primo film a colori di Rossellini, fotografato da Tonino Delli Colli. Una romantica storia d’amore in un rifugio antiaereo vicino al teatro San Carlo di Napoli, mentre la città viene bombardata. Una fiaba che per pochi istanti spezza la violenza della guerra.
Sa. 7 apr. h 15
Ve. 27 apr. h 17

Anima nera
R.: R. Rossellini. Sc.: R. Rossellini, Alfio Valdarnini, dall’omonimo lavoro teatrale di Giuseppe Patroni Griffi. Int.: Vittorio Gassman, Nadja Tiller, Annette Stroyberg, Eleonora Rossi Drago. Italia/Francia, 1962, b/n, 98’.
«Ormai Roberto è diventato uno dei più “veloci” registi del cinema italiano: cancellò tutti i record realizzando Anima nera in soli ventisette giorni di riprese. E, a dire il vero, questo suo film non sembra nemmeno girato in fretta. [...]. Altro evidente pregio di Anima nera è la bravura con la quale Rossellini seppe gestire un attore così invadente e scomodo come Gassman, sempre tenuto saldamente entro i limiti del personaggio» (Masi).

Roma per Rossellini
R.: Ciro Giorgini. Mont.: Danilo Cittadino. Italia. 1995, 14’.
Roberto Rossellini e Roma. Un legame indissolubile. Attraverso le immagini di Roma città aperta, Dov’è la libertà?, Era notte a Roma, Europa ’51, Anno uno, Ciro Giorgini dimostra che «la scelta dei set romani probabilmente non è stata mai casuale. Rossellini non usa la metamorfosi del cinema per simulare altro, per trasformare le città in un grande trasparente alle spalle dei suoi attori. Roma è lì e le sue strade chiamate per nome sono insieme il personaggio e il suo insostituibile interprete».

Roma senza Rossellini
R.: Ciro Giorgini. Italia, 2006, 17’.
Provocazione delle provocazioni: può esistere nell’immaginario collettivo una Roma senza Rossellini? Giorgini risponde mostrandoci una successione d’immagini di altri film (Terza liceo, Accattone, Mamma Roma, Caro diario...), alternando luoghi romani di allora con quelli di oggi. Quando, verso la fine, appare Rossellini con alcune sequenze di alcuni suoi film (Europa ’51, Vanina Vanini) la risposta è semplicemente e faziosamente una e una sola: no, non può esistere una Roma senza Rossellini. Sa. 7 apr. h 19

Desiderio
R.: Marcello Pagliero, R. Rossellini. Sc.: R. Rossellini, M. Pagliero, Diego Calcagno, Giuseppe De Santis, Rosario Leone, Guglielmo Santangelo. Int.: Elli Parvo, Massimo Girotti, Carlo Ninchi, Roswita Schmidt. Italia, 1943/1946, b/n, 80’.
Il film fu iniziato da Rossellini nel luglio del 1943 con il titolo Scalo merci. Gli attori previsti erano Massimo Girotti e Orietta Fiume. Quest’ultima fu rimpiazzata da Elli Parvo. La lavorazione fu interrotta a causa degli eventi dell’8 settembre. La pellicola venne recuperata qualche anno dopo da Marcello Pagliero che utilizzò il pochissimo materiale girato (circa 15 minuti) e portò a termine il film, che aveva un taglio realistico simile in certi momenti a Ossessione. Desiderio uscì con il divieto ai minori di 16 anni. Dopo un solo giorno di programmazione, il film fu sequestrato e subì sostanziosi tagli.

Fantasia sottomarina
R.: R. Rossellini. Italia, 1939, 10’.
Documentario sui pesci girato nel parco della villa della famiglia Rossellini a Ladispoli con la collaborazione di Marcella De Marchis, Fantasia sottomarina è una delle prime prove cinematografichedel regista in qualche modo commissionata dalla Ginepesca, una ditta antesignana nella produzione dei surgelati. Ve. 6 apr. h 17
Gio. 19 apr. h 17

Dov’è la libertà?
R.:R. Rossellini. Sc.:Vitaliano Brancati, Ennio Flaiano, Antonio Pietrangeli, Vincenzo Talarico. Int.:Totò, Leopoldo Trieste, Vera Molnar, Nyta Dover. Italia, 1954, b/n, 91’.
Dopo vent’anni di prigione per aver ucciso un tale che egli riteneva avesse insidiato la sua onestissima moglie, un barbiere torna in famiglia. Ma, scandalizzato dalla meschinità e ipocrisia dei parenti, preferisce ritornare in prigione. Rossellini abbandonò il set e alcune sequenze furono girate un anno dopo da Mario Monicelli, mentre le inquadrature finali sono di Fellini.
Gio. 5 apr. h 17

Era notte a Roma
R.:R. Rossellini. Sc.:R. Rossellini, Brunello Rondi, Diego Fabbri, Sergio Amidei. Int.:Leo Genn, Sergej Bondarc?uk, Peter Baldwin, Giovanna Ralli. Italia-Francia, 1960, b/n, 157’.
Dopo l’8 settembre 1943, tre prigionieri di guerra evadono da un campo di concentramento e trovano rifugio a Roma nella casa di una ragazza che vive di borsa nera. Rossellini scopre il pancinor, un espediente tecnico che gli consente lunghe riprese senza stacco, in modo da limitare al massimo il montaggio: inizia il viaggio rosselliniano oltre le frontiere del cinema. Premio speciale della Giuria al Festival di Karlovy Vary. Do. 22 apr. h 15

Europa ’51
R.:R. Rossellini. Sc.:Sandro De Feo, Diego Fabbri, Ivo Perilli, R. Rossellini, Brunello Rondi, con la collaborazione di Mario Pannunzio, Antonio Pietrangeli, da un’idea di Massimo Mida e Antonello Trombadori. Int.:Ingrid Bergman, Alexander Knox, Sandro Franchina, Ettore Giannini, Giulietta Masina. Italia, 1952, b/n, 118’.
Irene, moglie di un diplomatico, conduce una vita sfarzosa fra un ricevimento e l’altro. Una tragedia familiare la costringerà drammaticamente a guardarsi dentro e a scoprire nuovi orizzonti. Film incompreso all’epoca (Moravia: «Rossellini ha addentato più di quanto fosse in grado di masticare»), la cui importanza è cresciuta nel tempo, fino a configurarsi come il vertice del sodalizio Rossellini-Bergman. Il bambino che inter-preta la parte del figlio di Irene, Sandro Franchina, avrebbe poi diretto nel 1966 il significativo Morire gratis.
Ve. 6 apr. h 21.30
Do. 15 apr. h 15

Francesco giullare di Dio
R.:R. Rossellini. Sc.:R. Rossellini, Federico Fellini con la collaborazione di Padre Félix Morlion e di Padre Antonio Lisandrini, ispirata da I Fioretti di San Francescoe da Vita di Frate Ginepro. Int.:Aldo Fabrizi, Arabella Lemaître e con la partecipazione di veri monaci francescani. Italia, 1950, b/n, 75’.
«Il film ha un tono corporeo e umano che riscopre, attraverso la trasfigurazione mistica della leggenda, una realtà toccante perché liberata dalla retorica e dalla letteratura, una realtà che diviene terribilmente polemica per chi abbia voglia di esami di coscienza e sia capace di farne» (Chiarini). Non risulta accreditato in qualità di sceneggiatore Brunello Rondi. Copia restaurata e proveniente da Mediaset Cinema Forever.

L’invidia (ep. de I sette peccati capitali)
R.:R. Rossellini. Sc.:R. Rossellini, Diego Fabbri, Liana Ferri, Turi Vasile, dal racconto La chattedi Colette. Int.:Orfeo Tamburi, Andrée Debar, Nicola Ciarletta, Nino Franchina. Italia/Francia, 1952, b/n, 20’.
La moglie di un pittore si sente trascurata dal marito che dedica tutte le sue attenzioni a una gattina. Il film fu girato nell’appartamento dell’architetto Antonio Valente, un attico sopra piazza di Spagna, e il pittore Orfeo Tamburi interpreta se stesso, conservando sullo schermo il suo nome di battesimo: il realismo rosselliniano è racchiuso anche in questi dettagli.
Do. 8 apr. h 15
Me. 11 apr. h 19.15

Il generale Della Rovere
R.:R. Rossellini. Sc.: Sergio Amidei, Diego Fabbri, Indro Montanelli, dal racconto omonimo di I. Montanelli. Int.:Vittorio De Sica, Hannes Messemer, Sandra Milo, Giovanna Ralli. Italia/Francia, 1959, b/n, 125’.
Il generale Della Rovere si colloca in un punto di svolta nell’attività di Rossellini. Sempre più persuaso dall’idea del cinema come strumento didattico, Rossellini ne Il generale Della Rovere, così come nel film “gemello” Era notte a Roma, torna a riflettere sul periodo della guerra. Ma sono trascorsi quindici anni e lo sguardo su quella età storica non può che essere retrospettiva e indiretta. I fatti evocati nel film sono realmente accaduti. Ma Rossellini sembra più interessato a raccontare una fabulamorale piuttosto che una cronaca di alcuni avvenimenti nella Roma del ’43-’44. Leone d’oro (exaequo) alla Mostra del Cinema di Venezia. Nastro d’argento per la migliore regia.
Me. 25 apr. h 10.30
Ing. libero con cinetessera

Germania anno zero
R.:Roberto Rossellini. Sc.:R. Rossellini, con la collaborazione di Max Coplet e Sergio Amidei. Int.:Edmund Meschke, Ernest Pittschau, Ingetraud Hinze, Franz Grüger. Italia, 1948, 74’, b/n, Beta.
Germania anno zero «ha innanzi tutto un grande merito: quello di far conoscere a tutto il mondo, attraverso il grido straziante e sincero di un autentico poeta, il duro destino e la realtà di un paese, il calvario materiale e spirituale dei suoi abitanti [...]. Non c’è spiraglio di luce nel film [...]. Nessuna concessione, dunque, allo spettacolo, inteso nella sua forma più immediata, e, giudicato da questo punto di vista, il risultato appare davvero notevole, giacché il regista ha dimostrato di convogliare a sé tutti gli elementi costitutivi del film, dal soggetto all’organizzazione tecnica fino al montaggio, con un’abilità e una sagacia che trovano forse riscontro in pochissimi altri creatori d’immagini» (M. Mida).
Sa. 21 apr. h 21.30
Sa. 28 apr. h 19

Giovanna d’Arco al rogo
R. e sc.:R. Rossellini, dall’oratorio drammatico Jeanne au bûcherdi Paul Claudel e Arthur Honegger. Int.:Ingrid Bergman, Tullio Carminati, Giacinto Prandelli, Augusto Romani. Italia/Francia, 1954, b/n, 80’.
«Trasposizione cinematografica dell’oratorio scritto da Paul Claudel e musicato da Arthur Honegger, di cui Rossellini aveva già curato l’allestimento teatrale. Il tema del contrasto è tipico della poetica rosselliniana, ma il film è importante soprattutto per la sperimentazione di procedimenti espressivi che segneranno la futura produzione televisiva del regista [...]. All’epoca fu passato sotto silenzio dalla critica, ed ebbe scarsa circolazione» (P. Mereghetti). Giovanna d’Arco al rogo è il primo lungometraggio a colori di Rossellini. Copia proveniente dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. Ve. 27 apr. h 21.30

Illibatezza (ep. di Ro.Go.Pa.G)
R. e sc.:R. Rossellini. Int.:Rosanna Schiaffino, Bruce Balaban, Gianrico Tedeschi, Carlo Zappavigna. Italia/Francia, 1962, b/n, 30’.
Anna Maria è una ragazza acqua e sapone che fa la hostess ed è fidanzata con un avvocato. A Bangkok viene corteggiata in modo ossessivo da un americano. Per liberarsene Anna Maria dovrà cambiare volto. In realtà Illibatezzafu girato a Roma: Rossellini ironizza su verità e falsità, sul cinema, sulla televisione, sull’amore, su se stesso.
Gio. 12 apr. dopo Viaggio in Italia

La macchina ammazzacattivi
R.:R. Rossellini. Sogg.:Eduardo De Filippo, Fabrizio Sarazani. Sc.:Sergio Amidei, R. Rossellini, Franco Brusati, Liana Ferri, Giancarlo Vigorelli. Int.:Gigi Pisano, Marilyn Buferd, William Tubbs, Helen Tubbs. Italia. 1952, b/n, 83’, Beta.
Celestino scopre che la sua macchina fotografica elimina gli uomini malvagi. Ma si rende ben presto conto che tutto ciò è frutto di uno stratagemma del diavolo. «Girato a Maiori (Salerno) nel ’48, tra difficoltà e interruzioni (uscì soltanto quattro anni dopo), difficilmente catalogabile, in bilico tra tragico e grottesco, serio e faceto, frammentario eppur coerente, fu il tentativo di Roberto Rossellini di avvicinarsi alla commedia dell’arte. La visione neorealistica si carica di elementi fantastici e surreali» (M. Morandini). Ve. 20 apr. h 17

La nave bianca
R.:R. Rossellini. Sc.:R. Rossellini, Francesco De Robertis. Italia, 1941, b/n, 77’.
Tutto si svolge sulla nave da battaglia Arno. I marinai leggono la corrispondenza. Ognuno coltiva il desiderio di reincontrare la propria amata e i propri cari. Ma uno scontro navale rischia di far crollare i sogni dell’equipaggio.Primo film dell’allora trentaquattrenne Rossellini, La nave biancanon ha interpreti professionisti ed è stato realizzato con la collaborazione di ufficiali, equipaggi della Regia Marina ed infermiere del Corpo Volontario. Presentato alla Mostra di Venezia del 1941, ha vinto la Coppa del Partito Nazionale Fascista. Me. 4 apr. h 17
Gio. 12 apr. h 17

Paisà
R.:R. Rossellini. Sc.:S. Amidei, F. Fellini, R. Rossellini. Int.: Gar Moore, Carmela Sazio, Dots M. Johnson, Maria Michi, Giulietta Masina. Italia, 1946, b/n, 134’.
«Uno dei vertici del neorealismo italiano che porta a un grado di incandescenza espressiva e di autenticità la materia della cronaca. È un potente affresco collettivo che ha le sue punte alte nell’episodio fiorentino e soprattutto in quello fi- nale. Girato con attori non professionisti. Alla sceneggiatura contribuì Federico Fellini. 3 Nastri d’argento (musiche, film e regia). Nel 1998, a cura di Adriano Aprà, è stata approntata un’edizione di 134 minuti, più vicina a quella originale, scorciata dallo stesso Rossellini» (M. Morandini). Gio. 19 apr. h 21

La paura
R.:R. Rossellini. Sc.:Sergio Amidei, R. Rossellini, Franz Graf Treuberg, dal racconto Die Angstdi Stefan Zweig. Int.:Ingrid Bergman, Mathias Wieman, Kurt Kreuger, Renate Mannhardt. Germania/Italia, 1954, b/n, 82’.
Irene, moglie di un industriale, tradisce il marito con un musicista. Una donna la ricatta minacciando di rivelare la storia del tradimento al marito.Irene, variante del personaggio di Europa ’51, conosce l’altra faccia della realtà che la circonda. Girato a Monaco, in doppia versione, tedesca e inglese, e distribuito con finali diversi, il film segna la fine del sodalizio Rossellini-Bergman.

Ingrid Bergman (ep. di Siamo donne)
R.:R. Rossellini. Sc.:C. Zavattini, Luigi Chiarini, da un’idea di Cesare Zavattini. Int.:Ingrid Bergman, Albamaria Setaccioli, Robertino, Isabella e Isotta Rossellini. Italia, 1953, b/n, 20’.
Ritratto di quattro celebri attrici (Alida Valli, Isa Miranda, Anna Magnani e Ingrid Bergman), ideato da Cesare Zavattini. L’episodio diretto da Rossellini è una scena di vita familiare, girato nella villa di Santa Marinella: la Bergman alle prese con una gallina che rovina le sue belle rose. Per Di Giammatteo l’opera migliore di Rossellini dai tempi di Germania anno zero.
Edizione restaurata nel 2000 presso il laboratorio Haghefilm di Amsterdam dalla Cineteca Nazionale, in collaborazione con Vincenzo Marzi/Ripley’s Film.
Sa. 21 apr. h 15

Un pilota ritorna
R.:R. Rossellini. Soggetto:Tito Silvio Mursino [Vittorio Mussolini]. Sc.:R. Rossellini, Massimo Mida, Margherita Maglione, Rosario Leone, Gherardo Gherardi, Ugo Betti, Michelangelo Antonioni. Int.:Massimo Girotti, Gaetano Masier, Piero Lulli, Michela Belmonte. Italia, 1942, b/n, 84’.
Grecia, 1941. Un pilota, salvatosi con il paracadute mentre il suo aereo precipita, viene imprigionato dagli inglesi e condotto in un campo di concentramento. Evade e a bordo di un aereo nemico torna in Italia. Secondo atto della trilogia della guerra fascista, alterna uno stile documentaristico nella prima parte a un tono avventuroso nella seconda, egualmente priva di facili tentazioni retoriche.

Santa Brigida
R.:R. Rossellini. Int.:Ingrid Bergman. Italia, 1952, b/n, 9’.
Alcune scene (mute) del cortometraggio incompiuto, commissionato dalla Croce Rossa svedese e girato nel convento delle suore di Santa Brigida a Roma. Le suore, assistite da Ingrid Bergman, preparano i pacchi per i bambini colpiti dall’alluvioni nel Polesine.
Me. 4 apr. h 19
Ve. 13 apr. h 17

Roma città aperta
R.:R. Rossellini . Sc.:Sergio Amidei, Federico Fellini e, non accr., R. Rossellini, Carlo Celeste Negarville. Int.:Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Vito Annichiarico, Nando Bruno. Italia, 1945, b/n, 104’.
«È la prima testimonianza poetica della Resistenza italiana, è il quadro vivo di una situazione che vide divenire “gli uomini della strada”, le donne, i ragazzi, i veri protagonisti della nuova storia civile del Paese. Un prete e un comunista lottano per la stessa causa. Dietro di loro si muove un quartiere popolare di Roma, coi suoi casoni squallidi, i cortili in cui la storia di ognuno è la storia di tutti, e dove le sofferenze e le speranze sono comuni. La forza di Roma città apertaè in questa molteplicità di elementi umani coagulati in un’unità superiore» (C. Lizzani). Gran Premio (ex aequo) al Festival di Cannes (1946). Edizione restaurata nel 2006 dalla Cineteca Nazionale in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma. Restauro effettuato interamente in digitale a Cinecittà Digital.
Me. 4 apr. h 21.30
Ve. 13 apr. h 19

Rossellini visto da
R.:Ciro Giorgini. Italia, 2006, 50’.
Roberto Rossellini è probabilmente il regista al quale sono stati dedicati più documentari. Nella perfetta logica geniale di Blob e Fuori Orario, Ciro Giorgini ne ricostruisce la figura attraverso l’enorme mole di materiale di repertorio su di lui. Ciò che ne esce è “il meglio” di Rossellini e una dimostrazione vitale che di Rossellini si continuerà sempre a parlare e a filmare... fino all’ultimo fotogramma. Sa. 21 apr. dopo Germania anno zero

Stromboli terra di Dio
R.: R. Rossellini. Sc.:Sergio Amidei, Gian Paolo Callegari, R. Rossellini. Int.:Ingrid Bergman, Mario Vitale, Renzo Cesena, Mario Sponza. Italia, 1949, b/n, 107’.
Per rimanere in Italia Karin, profuga lituana, sposa una guardia del campo d’internamento, pescatore di Stromboli. Ma la vita sull’isola, per la straniera, si fa sempre più dura.«Giocato sul contrasto tra due culture inconciliabili, uno dei più intensi ritratti di donna rosselliniani mentre la natura ostile e selvaggia è il presupposto di un dramma che assume dimensioni cosmiche. Le sequenze documentaristiche [...] adottano il punto di vista della protagonista e si fondono perfettamente col racconto» (P. Mereghetti).

Ingrid in Italia
R.:Fiorella Mariani. Italia, 1982, 24’.
Documentario realizzato dalla nipote di Rossellini, Fiorella Mariani, che pesca nell’album di ricordi familiari preziosi filmini girati da Ingrid Bergman sul set di Strombolie immagini, ancor più private, di un compleanno dell’attrice (con un inedito Alberto Sordi e altri divi presenti). E attraverso il materiale di repertorio ripercorre “il viaggio in Italia” della Bergman e i riflessi che esso ha lasciato, a distanza di anni, sui volti e sui luoghi attraversati dalla sua presenza.
Sa. 14 apr. h 21.15
Ve. 20 apr. h 19

L’uomo dalla Croce
R.:R. Rossellini. Sc.:A. Gravelli, R. Rossellini, Alberto Consiglio, G. D’Alicandro. Int.:Alberto Tavazzi, Roswita Schmidt, Attilio Dottesio, Aldo Capacci. Italia, 1943, 88’, b/n, Beta.
Terzo lungometraggio di Rossellini che chiude un’ideale trilogia sulle gesta delle tre armi del Regio esercito italiano: dopo i marinai ( La nave bianca) ed i piloti bombardieri ( Un pilota ritorna) ecco i soldati di terra. L’uomo dalla Crocesi basa su un soggetto di Asvero Gravelli, ideologo della difesa della razza, il quale ha voluto celebrare la figura del cappellano militare Reginaldo Giuliani, caduto eroicamente sul fronte russo. Gli esterni (la steppa russa) sono stati girati nella campagna attorno a Ladispoli. Ve. 6 apr. h 19
Gio. 26 apr. h 17

Vanina Vanini
R.:Roberto Rossellini. Sc.:R. Rossellini, Diego Fabbri, Jean Gruault, Monique Lange, dal racconto omonimo delle Cronache italiane nell’adattamento di Franco Solinas e Antonello Trombadori.
Int.:Sandra Milo, Laurent Terzieff, Paolo Stoppa, Martine Carol. Italia/Francia, 1961, col., 115’, Beta. L’amore tra un giovane carbonaro e la principessa Vanini nella Roma papalina.Il film più controverso della filmografia rosselliniana, penalizzato dagli interventi in sede di montaggio del produttore Moris Ergas e dalle pesanti critiche per l’interpretazione della Milo. Secondo Morandini «Il film più viscontiano di Rossellini». Gio. 26 apr. h 19

Viaggio in Italia
R.:R. Rossellini. Sc.:Vitaliano Brancati, R. Rossellini. Int.:Ingrid Bergman, George Sanders, Maria Mauban, Anna Proclemer. Italia-Francia, 1953, b/n, 82’.
Una coppia di coniugi inglesi in crisi si reca a Napoli. In una realtà completamente differente da quella abituale, i due ritrovano sentimenti smarriti. Stroncato in Italia e in America, bocciato dal pubblico, amatissimo in Francia dai registi della nouvelle vague (Rivette disse che «con l’apparizione di Viaggio in Italia tutti i film sono improvvisamente invecchiati di dieci anni»), è il film con il quale Rossellini si pone oltre il neorealismo, a un passo dal (futuro) cinema dell’alienazione di Antonioni.
Gio. 12 apr. h 21.30
Sa. 21 apr. h 17

Viva l’Italia!
R.: R. Rossellini. Sc.:Antonello Trombadori, R. Rossellini, A. Petrucci, Diego Fabbri, Sergio Amidei. Int.:Renzo Ricci, Paolo Stoppa, Franco Interlenghi, Giovanna Ralli. Italia 1961, col., 128’.
La spedizione dei Mille rievocata a cento anni di distanza. «Pur con alti e bassi di stile e di tono, nonostante i compromessi storici-ideologici di sceneggiatura, il film raggiunge i suoi scopi: togliere l’epopea garibaldina dal mito e dall’oleografia [...] e dare alla rievocazione storica la spoglia concretezza di una cronaca» (M. Morandini).
Me. 11 apr. h 17

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viale Vittorio Veneto 2 Milano
Ingresso: 5 euro più tessera (3 euro)

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