Scritture perdute. Odescalchi esplora l'universo dell'astrazione, con una processione nella notte alfabetico/stellare, ricercando nel passato l'impronta neon del segno spento.
Scritture perdute
"Segno e Immagine" : Giano bifronte ; scorrono capricciosi e speculari nel divenire
delle forme. La loro apparizione e sparizione li rende indissolubili fantasmi,
gemellati nel moderno dilemma di ogni autentico pittore ; per citare un dilemma
esemplare : quello di Mosè e Aronne.
Innocenzo Odescalchi ne avverte la duplice presenza esplorando l'universo
dell'astrazione, con una processione nella notte alfabetico/stellare, ricercando nel
passato l'impronta neon del segno spento. Metamorfosi dinamica di una forma informe
che mantiene l'enigma chiuso, prigioniero del gioco di prestigio, che solo lo
scherzo pittorico può liberare sulla tela. Ecco l'immaginaria pala di altare, e
sopra una pittografia che stava sulla punta della lingua dei parlanti di una
presunta civiltà. Su quella tela desertica rivoli d'acqua dipinta canalizzano solchi
alfabetici. Accorreranno i glottologi, intanto la sabbia della saggezza avrà
assorbito il testo, e l'alfabeto presunto sarà solo casuale accostamento a una
lingua ; scherzo della natura, punti della cucitrice, imbastitura del caso e della
volatilità che fa le veci dell'incisore divino che ha ancora un vice : il pittore
che lo imita nelle simulazioni creative.
La Nube di Oort
Via Principe Eugenio, 60 - Roma