La mostra presenta 40 opere in ceramica, gres, maiolica e porcellana, all'interno di un percorso studiato per esaltare la mente dell'artista siciliano e le sue esperienze. A cura di Maurizio Vanni.
La ceramica
a cura di Maurizio Vanni
A pochi mesi dalla scomparsa di Salvatore Cipolla, Il comune di Castelfiorentino
dedica una mostra all'ultima produzione di ceramiche del maestro siciliano.
L'esposizione, dal titolo "Salvatore Cipolla. La ceramica", curata dal critico
d'arte e museologo Maurizio Vanni, si inaugura domenica 29 Aprile alle ore 16 e
prosegue sino al 27 Maggio 2007.
La città di Castelfiorentino, che ospita l'ultima grande opera monumentale
dell'artista, allestisce nelle sale del Ridotto del Teatro del Popolo la mostra
"Salvatore Cipolla. La ceramica". Questo evento espositivo rientra appieno nello
spirito delle iniziative promosse dalla Provincia di Firenze e si svolge nello
stesso periodo degli appuntamenti culturali del "Genio Fiorentino", la
manifestazione che vuole esaltare le menti di coloro che, attraverso la loro opera,
perpetuano lo spirito e del Rinascimento e l'atteggiamento positivo e propositivo
nei confronti delle arti. La mostra è promossa dal Comune di Castelfiorentino in
collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano.
La mostra presenta quaranta opere in ceramica, grès, maiolica e porcellana,
all'interno di un percorso studiato per esaltare la mente dell'artista e le proprie
esperienze; attraverso le sue creazioni si ripercorre il pensiero di Cipolla su
questa forma d'arte millenaria: "La tecnica della ceramica è unica in quanto si
carica di una luce irripetibile: il materiale cotto a gran fuoco, con un calore che
rasenta i 1.300-1.400 gradi, presenta un'energia di vibrazioni che è unicamente data
da questi impasti e dal particolare trattamento negli ambienti di cottura". Ma per
l'artista siciliano l'arte fittile non era solo sapienza e sperimentazione tecnica,
anzi: "La vera funzione dell'espressività della ceramica è quella di ritrovare il
valore artistico all'interno dell'oggetto. La ceramica, come la intendo io, è
solamente ceramica espressiva, cioè arte pura (.)".
Cipolla aveva da sempre sostenuto tutta la potenza comunicativa di quell'arte, che
considerava il suo mezzo prediletto e attraverso il quale aveva dato vita alle sue
prime creazioni artistiche. Il maestro siciliano, nonostante dovesse il suo successo
internazionale alla scultura, affermava che la ceramica se la sentiva nel cuore e
nell'anima: figlio e nipote di ceramisti, fin da bambino aveva modellato le terre.
Per Cipolla la ceramica esprime, meglio di altre forme d'arte, lo spirito della
nostra contemporaneità, esaltando il genio di chi, come lui, ha dato la propria vita
all'arte e alla cultura. La considerava la disciplina più nobile e libera che
esista, in grado di combattere l'appiattimento della società.
Quelle presenti in mostra sono ceramiche anticonvenzionali che dimostrano, oltre
alla grande abilità tecnica, anche l'infinita creatività dell'artista, infaticabile
sperimentatore. Vasi biomorfi, contenitori fitomorfi, figure stilizzate dall'impatto
visivo esaltante o semplici forme di fantasia: un mondo incredibilmente nuovo che,
pur nel rispetto della tecnica antica, porrà gli spettatori in condizione di
comprendere meglio un linguaggio troppo spesso legato solo all'idea di alto
artigianato.
Come afferma il curatore della mostra, Maurizio Vanni, "Salvatore Cipolla crea una
serie di forme, potenti e fragili al contempo, in cui la fisionomia dello spazio si
unisce a una vitalità interiore che si contrappone ai contenitori vuoti di
un'umanità deteriorata. La sua figurazione, pure nelle forme in costante mutamento,
è sempre decisa: l'artista sa intuire e vedere il significato di un gesto, di un
atteggiamento o di un pensiero proprio mentre lo traduce attraverso la forma".
Intento della mostra è portare a conoscenza l'aspetto più espressivo e creativo
dell'arte ceramica, disciplina che è nata, vissuta cresciuta con l'uomo e attraverso
esso; Salvatore Cipolla è stato uno dei più grandi interpreti contemporanei di
questo potente mezzo di comunicazione ed è per questo che la sua opera deve essere
considerata un patrimonio dell'intera umanità.
All'interno delle iniziative del "Genio Fiorentino", Sabato 12 Maggio (ore 18.00)
sarà proiettato, all'interno del Teatro del Popolo, un video inedito sulla storia
dell'arte vista da Salvatore Cipolla: non un semplice pensiero sull'arte che va dal
periodo bizantino al Novecento, ma un happening in cui lo scultore e ceramista
siciliano modella con la terracotta diverse fisionomie inerenti al periodo storico
artistico di cui sta parlando. Questo filmato mostra come l'artista, in maniera
celere e veemente, plasma sapientemente tutto un percorso stilistico creato
attraverso i secoli dai grandi artisti: in pochi attimi si materializzano le
caratteristiche figurative che identificano ogni periodo artistico sviluppatosi
all'interno di circa mille anni, ecco che la maestria di Cipolla si mette al
servizio della storia dell'arte. La proiezione sarà preceduta da una presentazione
di Antonio Paolucci e del curatore della mostra, Maurizio Vanni, che commenterà
anche i vari istanti del filmato. Nell'occasione sarà presentato il libro che
accompagna l'intera mostra.
Il catalogo, a cura di Maurizio Vanni, s'intitola Salvatore Cipolla. La ceramica ed
è edito da Carlo Cambi Editore.
Note biografiche
Nato a Mirabella Imbaccari, in Sicilia, è stato scultore, ceramista e insegnante.
Nel 1947 si iscrive all'Istituto d'Arte di Caltagirone, ma dopo due anni si
trasferisce a Firenze dove studia prima all'Istituto d'Arte di Porta Romana e poi
all'Accademia di Belle Arti, sotto la guida di Pericle Fazzini. Ha esposto in
importanti sedi museali in Argentina, al Museo Nazionale della Ceramica della
Repubblica Cinese di Taiwan, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, al
Museo della Ceramica di Monaco di Baviera e quello di Berlino. In Italia ha esposto
in molte città tra le quali: Milano, Mantova, Merano, Firenze, La Spezia, Taranto e
Reggio Calabria. Ha ottenuto grandi consensi e successi anche all'estero, nelle
città di Basilea, Sindelfinger (Stoccarda), Aubervillier (Parigi), Monaco, Amburgo,
Budapest e Anversa. Molte le opere di tema sacro commissionate da alcune chiese
toscane e quelle realizzate come arredi urbani a Pontedera, Montespertoli, Prato e
nel suo paese natale, Mirabella Imbaccari. Cipolla è stato direttore artistico della
Biennale di Ceramica di Cerreto Sannita. Nel 2003 è uscita la sua monografia a cura
del critico Maurizio Vanni. Nel 2004 è stata allestita la personale "Salvatore
Cipolla. Giuditte, Cavalli e Cavalieri", all'interno del complesso museale di Santa
Maria della Scala a Siena e a Villa Demidoff a Pratolino (FI). Nel 2005 ha esposto
alla mostra collettiva "Il cappello e la creatività", allestita al M'ARS
Contemporary Art Museum di Mosca e ha inaugurato una nuova piazza a
Castelfiorentino. Nel 2006 ha partecipato alla rassegna "Il sole la luna e la teoria
degli opposti" che si è tenuta al M'ARS Contemporary Art Museum di Mosca e alla
Chiesa di San Francesco a Castelfiorentino. Ha fatto parte, successivamente,
dell'evento "l'Artista, il Maestro e Margherita" che si è svolta al Palagio di parte
Guelfa a Firenze, sempre in collaborazione con il museo russo.
E' scomparso nel novembre del 2006.
Conferenza stampa: Venerdì 27 Aprile, ore 11 presso la Sala Rossa del Comune di
Castelfiorentino, P.za del Popolo
Inaugurazione: Domenica 29 Aprile, ore 16
Ridotto del Teatro del Popolo
P.za Gramsci, 77 - Castelfiorentino (FI)
Orario di apertura dal 30 aprile al 23 maggio: giovedì, venerdì, sabato e domenica
dalle 17,30 alle 19,30
Orario di apertura nel periodo di "InCanti&Banchi"(dal 24 al 27 maggio): giovedì 24,
venerdì 25 e sabato 26 maggio dalle 17,30 alle 19,30 e dalle 21 alle 23,30;
domenica 27 maggio dalle 10,00 alle 20,00
Ingresso gratuito