Hofficina d'Arte
Roma
via del Vantaggio, 3
06 3236208
WEB
Nicolantonio Mucciaccia
dal 3/5/2007 al 29/6/2007
10,30-13,00 / 16,00-20,00 Chiuso domenica e nei giorni festivi

Segnalato da

Scarlett Matassi




 
calendario eventi  :: 




3/5/2007

Nicolantonio Mucciaccia

Hofficina d'Arte, Roma

I disegni, emblema ed esaltazione di una manualita' antica, sono incastonati all'interno di tecnologici light box installati in uno spazio espositivo per l'occasione completamente virato in nero. A cura di Gianluca Marziani.


comunicato stampa

Canto di una Piuma organica

A cura di Gianluca Marziani

“Canto di una piuma organica” è una mostra di alto impatto scenografico.Al centro del progetto,curato da Gianluca Marziani,vi è un nucleo di lavori realizzati da Nicolantonio Mucciaccia mettendo la tecnica tradizionale del disegno,condotta con esasperata perizia, al servizio di una creatività torrentizia e visionaria. I disegni, emblema ed esaltazione di una manualità antica, sono incastonati all’interno di tecnologici light box ed i light box installati in uno spazio espositivo per l’occasione completamente virato in nero.Una soluzione che trasforma le opere di Mucciaccia in apparizioni capaci di elettrizzare l’atmosfera con luci intense e colori acidi.

E’ una mostra visionaria,di alto impatto scenografico,quella che,venerdì 4 maggio, si inaugura da Hofficinad’Arte ,uno dei nuovi spazi romani dedicati all’arte d’avanguardia.Il progetto espositivo è costruito attorno ad un nucleo di opere recenti del romano Nicolantonio Mucciaccia,giovane talento sul quale scommettono il curatore Gianluca Marziani,critico di successo con fama di talent-scout,e Claudio Marcantoni,gallerista determinato ad investire sugli artisti esordienti.Da poco rientrato a Roma dopo una lunga esperienza di galleria a Londra,Marcantoni ha installato il suo quartier generale a Via del Vantaggio,in un’officina meccanica dismessa,uno spazio bello e vasto,molto adatto al genere che tratta:fotografia e avanguardie,anche estreme e difficili,ma mai banali.

E banale certamente non è il lavoro di Mucciaccia,inquadrabile in quella linea visionaria e notturna della creazione artistica che,in ogni epoca,vede i suoi seguaci impegnati ad esplorare i territori più oscuri della mente.L’alienato mondo parallelo inventato da Mucciaccia prende forma in un garage –atelier che molto rivela della natura di questo artista concentrato in un processo creativo condotto ai limiti dell’ossessione.Sorride divertito Marziani quando racconta di quel luogo avvelenato da miasmi di vernici e solventi,inaccessibile a chiunque carburi ad ossigeno,ma dove l’artista trascorre,senza danno apparente,larga parte di un tempo dal quale ha bandito le convenzioni dell’orologio e dell’alternanza tra giorno e notte.

Al centro del progetto firmato da Marziani vi è il disegno,una tecnica antica che Mucciaccia padroneggia con consumata perizia.Come tutte le tecniche tradizionali,d’altronde,e senza il supporto di una rituale formazione accademica.Un talento forse spiegato da un passato di bambino allevato a pane e capolavori da un padre gallerista importante e versatile che,in tre spazi diversi,tratta arte antica,’900 storico e arte contemporanea.

Caleidoscopici e mutanti,i disegni di Mucciaccia costruiscono metamorfosi in divenire.Colgono immagini della vita reale-un cavallo,una donna,un paesaggio-durante un processo di mutazione.Come in un film di fantascienza,le rassicuranti forme del quotidiano si rivelano insospettati contenitori di brulicanti presenze in proliferazione.”Forme prendono vita da altre forme”scrive Marziani”..storie dentro altre storie”,in una catena di visioni fantastiche che l’artista attinge indistintamente da memoria personale,storia collettiva,passato mitologico e futuro tecnologico,fiaba e scienza.. Ogni disegno pittorico è montato dentro light box o strutture aggettanti,una incastonatura che lo completa e diviene parte integrante dell’opera.Dall’incontro tra tecnica primordiale della manualità e tecnologia degli involucri nasce il progetto:un gioco di contrasti formali in cui i linguaggi si mescolano.

In Canto di una Piuma Organica: il disegno si amalgama con la pittura. Il foglio bidimensionale diventa scultura,oggetto installativo,spazio luminoso. La forza scenografica dell’allestimento è finalizzata ad alzare la temperaturac estetica e concettuale delle opere.I light box contenenti i disegni sono infatti a loro volta contenuti da uno spazio espositivo divenuto per l’occasione un cunicolo buio.Una soluzione che,trasformando le invenzioni di Mucciaccia in fuochi fatui,apparizioni capaci di elettrizzare l’atmosfera con luci intense e colori acidi,ne mette a nudo la natura di visioni sottratte dall’artista alla propria notte interiore. Nel corso del mese di giugno,sarà presentata l’appendice del progetto:un catalogo concepito come un libro d’artista che,utilizzando stampe fluorescenti,cerca di riprodurre l’effetto creato dall’allestimento

Catalogo con testi di Gianluca Marzian
Ufficio Stampa: Scarlett Matassi

Hofficina d'Arte
Via del Vantaggio, 3 - Roma
Orario: 10,30-13,00 / 16,00-20,00 Chiuso domenica e nei giorni festivi
Ingresso libero

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