Palazzo Bricherasio
Torino
via Teofilo Rossi (angolo via Lagrange)
011 5711811 FAX 011 5711850
WEB
Outlook
dal 20/5/2007 al 9/6/2007
martedi' - sabato 9.30-22.30, lunedi' 14.30-19,30, domenica 9,30-19,30
011 5711811

Segnalato da

Paola Varallo




 
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20/5/2007

Outlook

Palazzo Bricherasio, Torino

Visioni del quotidiano, la mostra, curata da Luigi Fassi, e' il terzo appuntamento del progetto. Artisti presentati da gallerie d'arte contemporanea torinesi propongono un mix di critica sociale, satira e malinconia. Galleria Franco Noero: Eric Wesley, Galleria Sonia Rosso: Mathew Sawyer, Francosoffiantino: Ryan Johnson, Weber & Weber: Bruno Lucca, NMB Studio: Jorge Peris.


comunicato stampa

Venti gallerie torinesi a Palazzo Bricherasio

Visioni del quotidiano

Le Sale Storiche di Palazzo Bricherasio, dal 21 maggio al 10 giugno 2007, ospitano il nuovo appuntamento con OUTLOOK, dal titolo VISIONI DEL QUOTIDIANO. La mostra curata da Luigi Fassi e fortemente voluta dalla TAG- Turin Art Gallery e dalla Fondazione di Palazzo Bricherasio, giunge così al suo terzo e penultimo incontro con il pubblico.
Gli artisti in mostra in questo terzo appuntamento, presentati da alcune delle gallerie torinesi più attive nel lavoro di ricerca in ambito internazionale, offrono uno sguardo insolito sul mondo del quotidiano, in un mix di critica sociale, satira e malinconia.

GALLERIA FRANCO NOERO
Il lavoro di Eric Wesley (Los Angeles 1973, vive e lavora a Los Angeles e Berlino) si caratterizza come un complesso di idee e progetti volto a mettere in discussione sistemi organizzati, come quello dell’arte, della comunicazione televisiva e della produzione industriale. Punto di partenza dell’artista è la società americana, in particolare californiana, con i suoi eccessi e le sue peculiarità, della quale Wesley denuncia debolezze e contraddizioni, nel quadro di un confronto costantemente critico con la realtà. La matrice teorica del suo operato spazia dal pensiero filosofico classico a quello della cultura popolare, in una sorprendente capacità di riutilizzo concettuale, che trova forma in un’inarrestabile varietà di generi e mezzi, dalla pittura all’installazione, dal disegno all’architettura. Artista realmente onnivoro, Wesley smonta e riassembla forme e significati della società contemporanea, partendo sempre da oggetti e situazioni quotidiane. Questa centrifuga vorticosa permette all’artista di parlare di difficili temi politici e razziali in chiave ludica e ironica, con un linguaggio netto, provocatorio e del tutto intelligibile. L’opera in mostra è un nuovo progetto inedito realizzato appositamente per Outlook.

GALLERIA SONIA ROSSO
Le azioni artistiche di Mathew Sawyer (Hammersmith, UK 1973, vive e lavora a Londra) sono atti poeticamente minimi e delicati, una sofisticata esposizione di sé all’interno di un atteggiamento quasi teatrale, a metà strada tra spontaneismo e pratica concettuale di studiata consapevolezza. Ciò che conta per Sawyer è ritrovare un rapporto autentico con la realtà, adoperando ogni strategia emotivamente possibile.
In Love is a Place (2005) l’artista si muove nei pressi della fermata di un bus metropolitano, tra le note di una canzone da lui stesso composta, che dà titolo al lavoro. Tutti gli ingredienti dell’opera, dagli effetti speciali alla musica, hanno un sapore ruvido e datato, tanto che Love is a Place sembra un video anni Ottanta, un dialogo amoroso con la tradizione musicale anglosassone, con i Beatles e con una dimensione letteraria carica di spleen tardoromantico. Sawyer è alla ricerca di una gratuità narrativa, in cui di fatto non avviene nulla, ma ogni gesto, evento ed azione è caricato quanto più possibile di nostalgia e patetismo, in una sovreccitazione emotiva che sfiora il patetismo.

FRANCOSOFFIANTINO ARTE CONTEMPORANEA
La scultura di Ryan Johnson (Karachi, Pakistan 1978, vive e lavora a Brooklyn, New York) è uno sguardo surreale sul mondo e le sue vicende. Svagati e fuori contesto, i personaggi ritratti dall’artista sembrano figure incerte sul loro stesso destino, rappresentazioni ironiche di un quotidiano spiazzante e tutto fuorché rassicurante. Stessa procedura di parziale irriconoscibilità e smarrimento l’artista proietta su oggetti e situazioni, operando in accordo a un’estetica ludica e graffiante, erede di tutta una tradizione europea del disegno caricaturale, inteso come restituzione ironica e provocatoria del reale. Il virtuosismo tecnico di Ryan Johnson, costruito mediante l’uso raffinato di materiali minimi e incerti, come carta e alluminio, diventa così parte integrante della sua poetica, dando forma concreta, nella fragilità compositiva, a una perfetta commistione di humor e malinconia.

WEBER & WEBER
Le opere in mostra di Bruno Lucca (Nove, Vicenza 1961, vive e lavora a Vicenza) sono enigmatiche rese pittoriche di figure umane. La tecnica dell’artista consiste nell’adoperare il solo strumento dell’olio di lino, il normale medium della pittura tradizionale. Tale strumento azzera completamente la tradizionale matericità della pittura, sino ad espandersi nel tempo formando un leggero alone di contorno alle figure, variabile a seconda della qualità della stoffa su cui è posto. Questa particolare alchimia creativa consente all’artista di operare per sottrazione rappresentativa, restituendo solo evanescenze e ombre di persone anonime, completamente private di ogni dettaglio somatico individuale. Alle forti suggestioni presenti in tale insolito esito visivo, si aggiunge nelle intenzioni di Lucca una studiata riflessione sul classicismo e la storia della rappresentazione umana nell’arte. Così le sue tele rimandano all’estetica della statuaria greca, proponendosi come evoluzione emblematica di un’intera tradizione figurativa.

NMB STUDIO
L’opera di Jorge Peris (Alzira, Spagna 1969, vive e lavora a Londra) è un vero telaio da bici realizzato in vetro e sospeso in modo da occupare lo spazio esatto che avrebbe in presenza delle ruote. L’effetto di realismo aumenta la concentrazione sulla paradossalità dell’immagine, un vero ossimoro visivo tra l’assoluta fragilità dell’oggetto e il suo rimando a una funzione di solida velocità e scorrimento. La strategia dell’artista mette così sotto scacco la consueta percezione degli oggetti, proponendo un rinnovato stato di cose, dove occorre azzerare la prassi tradizionale e rendersi disponibili a una nuova procedura conoscitiva. Proprio la trasformazione degli spazi e delle loro comuni coordinate di equilibrio è al centro di tutto il lavoro di Jorge Peris, che opera mediante destabilizzazioni continue, alterando il reale mediante un processo di frizione e contrasto i cui esiti sono imprevedibilmente affidati al tempo e al suo inarrestabile lavorio.


IL PROGETTO OUTLOOK
Fortemente voluto dalla TAG - Turin Art Gallery, l’associazione gallerie d’arte contemporanea di Torino e dalla Fondazione Palazzo Bricherasio, OUTLOOK è sorto come un’inedita modalità di collaborazione tra un ente museale e un nucleo di gallerie private. L’intento è quello di presentare in modo nuovo il capillare lavoro di ricerca e di produzione operato dalle gallerie torinesi nel corso degli ultimi anni. Il numero di gallerie impegnate nella promozione di arte contemporanea a Torino è continuato a crescere costantemente per tutto il decennio degli anni Novanta e per i primi anni del nuovo millennio, dando testimonianza di un’attività multiforme e sofisticata che ha contribuito in grande misura all’affermazione di Torino come città di sperimentazione artistica in Italia e all’estero. Tale complesso sviluppo ha trovato sintesi e polifonica coerenza nell’associazione TAG, al cui interno convivono in sintonia gallerie storiche della scena cittadina e nazionale, accanto a spazi più giovani con ancora poche stagioni di attività alle spalle.
Il progetto si articola in quattro appuntamenti espositivi, ciascuno pensato e curato come una mostra indipendente, in grado di offrire uno sguardo aggiornato e incisivo sulla produzione artistica contemporanea, italiana e internazionale. Ogni mostra è strutturata presentando cinque artisti in rappresentanza di cinque diverse gallerie. Ciascun artista avrà a disposizione una delle sale barocche di Palazzo Bricherasio, in cui realizzare un’opera altamente illustrativa del proprio lavoro.
Il ciclo di mostre coprirà l’intera stagione 2006/2007, creando così, da novembre a giugno, un lungo ponte di confronto e di dialogo fra l’attività di Palazzo Bricherasio e quella delle gallerie. Il progetto Outlook è dedicato alla memoria di Guido Carbone, che per primo lo ha pensato e immaginato.

Immagine: Mathew Sawyer, Love is a place (wheretheyallsing), 2005

I PROSSIMI APPUNTAMENTI ESPOSITIVI

Uno scenario obliquo: (1/20 ottobre 2007)
Un gruppo misto di giovani artisti italiani e internazionali, in un suggestivo gruppo di opere destinate a svelare a poco a poco la loro complessità di sguardo sul reale, offrendone una molteplicità di interpretazioni.
Castello di Rivara: Wolfgang Engelbrecht
Photo&Co: Alessandro Bulgini
41 artecontemporanea: Gosia Turzienska
Ermanno Tedeschi Gallery: Matilde Domestico
Dieffe: Zamfira Facas

Ufficio Stampa Palazzo Bricherasio
Paola Varallo tel. +39.011-5711806 e-mail ufficiostampa@palazzobricherasio.it

Inaugurazione: Lunedì 21 maggio 2007, ore 19.00

Sale Storiche di Palazzo Bricherasio - Via Teofilo Rossi angolo Via Lagrange, Torino
Orari: Lunedì 14.30-19,30; domenica 9,30-19,30; da martedì a sabato 9.30-22.30;
Ingresso: gratuito

IN ARCHIVIO [76]
Carlo Zauli, scultore
dal 13/5/2011 al 27/6/2011

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