Sala del Monte di Credito
Busseto (PR)

I luoghi della musica
dal 7/9/2001 al 30/9/2001

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barbaro


approfondimenti

Luigi Ghirri



 
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7/9/2001

I luoghi della musica

Sala del Monte di Credito, Busseto (PR)

La serie di fotografie di Luigi Ghirri raccolta sotto il titolo I luoghi della musica venne esposta per la prima volta a Boretto nel maggio del 1993. Si tratta di una scelta fatta dalla moglie, Paola Ghirri, poco piu' di due anni dopo la scomparsa del grande fotografo, dell'autore che ha inaugurato e segnato la fase forse più alta della fotografia italiana del secondo dopoguerra.


comunicato stampa

La serie di fotografie di Luigi Ghirri raccolta sotto il titolo I luoghi della musica venne esposta per la prima volta a Boretto nel maggio del 1993. Si tratta di una scelta fatta dalla moglie, Paola Ghirri, poco più di due anni dopo la scomparsa del grande fotografo, dell'autore che ha inaugurato e segnato la fase forse più alta della fotografia italiana del secondo dopoguerra.

Le fotografie esposte, poco meno di quaranta, coprono l'intero arco della vicenda ghirriana, dal periodo iniziale segnato dalla ricerca concettuale e dai rimandi alla Pop Art (da Kodachrome, Paesaggi di cartone, Italia Ailati, dal 1970 quindi) alle fotografie confluite nelle ricerche sul paesaggio (Viaggio in Italia, 1984, Esplorazioni della Via Emilia, 1986, i due volumi del Touring Club Italiano sull' Emilia Romagna, 1985-86) e alle ricerche esplicitamente dedicate alla musica (per Lucio Dalla, Gianni Morandi, Luca Barbarossa, i CCCP...) cercando di tracciare, molto liberamente, un percorso di immagini a ridosso del tema della musica.

In effetti tutta l'opera di Luigi Ghirri, tutta la sua riflessione con immagini e parole, è stata attraversata dalla musica come scrittura che si intreccia a quella delle fotografie. Dall'amatissimo Bob Dylan alle sonate di Bach alla musica contemporanea, fino a Cage, a Glass, fino alla riscoperta del melodramma verdiano come "scenario" dei suoi ultimi paesaggi padani, la musica per Ghirri era territorio attraversato con erudita passione e acuta intelligenza, scandito da scelte precise anche se apparentemente non sistematiche, spesso dichiarate nelle immagini e negli scritti teorici. Desolation Row di Bob Dylan era per Ghirri una delle più puntuali descrizioni di una scena urbana, la colonna sonora di Blade Runner di Vangelis era capace di svelare inattese sintonie tra lo spettacolo del paesaggio più stereotipatamente accattivante (ne scrive in Ritorno da Sorrento, il 4 dicembre 1986, il pezzo è riportato nel catalogo che accompagna la mostra) e la condizione alienata dello sguardo contemporaneo, del paesaggio reale dei nostri percorsi; il rock saturo di effetti e watt di Prince era metafora ed effetto del disastro del nostro paesaggio, della nostra sordità e cecità (Da Contarina a Prince, in Il Manifesto, 11 maggio 1989).

I luoghi della musica di Ghirri, riproposti a Busseto in base a una nuova selezione di Paola Ghirri, ad opera del circolo fotografico a lui intitolato da Corrado Ugolini, non sono quindi tanto (o soltanto) fotografie di luoghi in cui si ascolta o si produce musica, quanto luoghi dello sguardo e della nostra cultura in cui è leggibile la traccia della scrittura, della cadenza musicale nelle tante, spesso inaspettate, declinazioni di cui era capace la narrazione di uno dei maggiori protagonisti della fotografia.
Paolo Barbaro

Inaugurazione sabato 8 settembre ore 17,30

Sala del Monte di Credito
Busseto (Parma)

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