Rocca Centro per l'Arte Contemporanea
Umbertide (PG)
piazza Fortebraccio
075 9413691 FAX 075 9419240
WEB
Nitiphat Hoisangthong
dal 5/6/2007 al 30/6/2007
10,30-12,30 e 16,30-19, lunedi' chiuso

Segnalato da

Diego Mencaroni



approfondimenti

Nitiphat Hoisangthong



 
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5/6/2007

Nitiphat Hoisangthong

Rocca Centro per l'Arte Contemporanea, Umbertide (PG)

Non-Self. L'artista tailandese si e' confrontato con la necessita' di dover lavorare solo con gli elementi che era in grado di trovare intorno a se: rami di albero, strobili, corteccia, erba, terra. Il suo lavoro e' stato interamente realizzato sul luogo.


comunicato stampa

Non-Self

Civitella Ranieri Foundation, in collaborazione con il Comune di Umbertide presenta “Non-Self”,
singolare estemporanea dell’artista tailandese Nitiphat Hoisangthong. L’apertura è fissata per
Mercoledì 6 giugno alle ore 12 nei locali della Rocca di Umbertide. L'esibizione, che comprende il
lavoro del giovane artista asiatico interamente realizzato al Centro Civitella Ranieri, nasce da
un’idea dello lo scultore messicano Abraham Cruzvillegas che ha anche curato il testo di
presentazione della mostra, dal supporto in fase di allestimento della pittrice pakistana Saba Khan, e
dal talento di Hoisangthong il quale è riuscito a fare di necessità virtù.
Hoisangthong è infatti arrivato a Civitella Ranieri privo di ogni materiale utile al suo lavoro: il suo
bagaglio è andato perso durante il viaggio che lo portava dalla Tailandia all’Italia. Avrebbe potuto
ovviare a tale disavventura comprando ciò di cui aveva bisogno in qualsiasi negozio d’arte, ma ha
preferito un personale approccio alla natura intesa come preziosa materia prima. Si è confrontato
con la necessità di dover lavorare solo con gli elementi che era in grado di trovare intorno a sé: rami
di albero, strobili, corteccia, erba, terra. L’ambiente gli ha offerto il privilegio di creare utilizzando
gli elementi naturali.

Come scrive Cruzvillegas, “...il tutto è coerente con i suoi precedenti lavori, in quanto è stato
coinvolto – come artista – nello sviluppo di un discorso basato sull’aspirazione di acquisire la
consapevolezza del passaggio del tempo e della fragilità dell’ambiente, durante e dopo la presenza e
l’azione dell’uomo. La percezione e l’esperienza dello spettatore e del pubblico è il mezzo
fondamentale per comprendere il suo lavoro.
Il percorso verso la verità, come nell’apprendimento degli insegnamenti buddisti per Nitiphat, è una
riflessione sulla percezione del nostro posto sulla terra. Di conseguenza, dopo un periodo di dubbio
un equilibrio verrà conseguito. Si tratta forse di un processo senza fine poiché l’insegnamento che
riceviamo dalla natura non ha termine. In questo contesto lo sviluppo è una costante necessaria. Per
giungere a questo equilibrio è fondamentale conseguire la consapevolezza dell’incertezza e del
vuoto.
Nell’opera creata da Hoisangthong possiamo scoprire la sintesi metaforica di questo punto del suo
percorso. Quando riusciamo a stento a camminare su un cumulo di tronchi d’albero tagliati,
diventiamo consapevoli della nostra instabilità, e da qui partendo possiamo cercare di mettere il
nostro capo sotto un casco fatto di strobili di cipresso appeso a un ramo d’albero.
Dalla testa ai piedi, la consapevolezza fisica ci coglie come se contemplassimo la platonica
relazione tra un ramo e il muro da cui sbuca. Da qui possiamo iniziare a pensare alla bellezza del
disegno – realizzato dalla mano dell’uomo – accanto alla bellezza del ramo preso a modello. Come
disegnatore, l’artista rappresenta sé stesso come un’idealizzazione della realtà: la pallida ombra di
un oggetto reale con una spina dorsale e costole in legno.
Così come ha lasciato andare il suo bagaglio, Nitiphat Hoisangthong, ha fatto la stessa cosa con la
sua scultura di cui ora ce ne possiamo appropriare – come fosse una proposta – per una migliore
comprensione del nostro contesto personale e della nostra vita da cui poter iniziare il lungo percorso
verso la stabilità e l’equilibrio.”

Nitiphat Hoisangthong è nato a Sisaket (Tailandia) nel 1981. Nel
2002 si è laureato all’Accademia di Arti Applicate di Chonburi
dove ha conosciuto Carol Hepper, un’artista americana il cui
presupposto artistico e processo lavorativo si basa sull’uso di
materiali naturali trovati in loco.
Nel 2004 prende parte al progetto “Ghost in the tree” dell’artista
tedesco Alfred Banze, organizzato dal Goethe Institute di
Bangkok. Si tratta di un lavoro di interazione tra un gruppo di
artisti chiamati a rappresentare le proprie convinzioni ed
esperienze.
Studiando filosofia buddista, Hoisangthong pone l’attenzione sul
concetto di transitorietà. Contemporaneamente inizia a usare
materiali naturali come cera d’api, ceneri e cortecce d’albero.
Nel 2007 ottiene dall’UNESCO la Ashberg Fellowship for Artists
che gli consente di lavorare sei settimane al Civitella Ranieri
Center di Umbertide.

Info&Ufficio Stampa
Diego Mencaroni 348.2486663 press@civitella.org
Civitella Ranieri Center +39.075.9417612

Inaugurazione Mercoledì 6 giugno alle ore 12

La Rocca di Umbertide Centro per l’Arte Contemporanea
piazza Fortebraccio Umbertide
ORARIO: 10,30-12,30 e 16,30-19, lunedi' chiuso
Ingresso gratuito

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