Centro Culturale Zerouno
Barletta
via Indipendenza, 27
0883 521891 FAX 0883 521891
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Rose senza spine
dal 16/6/2007 al 4/7/2007
10-13 e 19-22, chiuso sabato, lunedi' e domenica mattina

Segnalato da

Ufficio stampa Zerouno




 
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16/6/2007

Rose senza spine

Centro Culturale Zerouno, Barletta

Laura Viliani mescola pittura e fotografia. La pittura di Arianna Rizzitelli e' carta adagiata su tela e intrisa di parole. Elena Bombardelli ha l'abilita' di fissare su tela le cose statiche e mute. Soggetto principale delle tele di Monica Ogaz e' l'uomo.


comunicato stampa

Collettiva tra pittura e fotografia

Le rose senza spine sono poche, forse insussistenti, di certo se esistessero sarebbero compimento della perfezione, velluto per lo sguardo. Nell’arte le rose senza spine sono i capolavori che divengono velluto per la mente, quando i colori e i tratti si mescolano su supporti diversificati consolando lo sguardo, raffinando soggettivamente lo spazio.

Ed ecco Laura Viliani che mescola pittura e fotografia manovrando con destrezza oro, rosso e bianco, una gestualità dalle bande larghe. Rompe la tradizione la Viliani, utilizzando il gesto informale e avvalendosi di un supporto lucido come quello fotografico che diventa taccuino su cui lasciare un tratto della propria individualità e dei propri impulsi.

E’ una pittura ponderata quella di Arianna Rizzitelli che non è figurazione e non è astrazione, è carta adagiata su tela e intrisa di parole, è bianco che prevale. Spicca per originalità l’arte della giovane artista, non solo nei poveri materiali utilizzati ricercatamente e finemente re-interpretazioni di grandi maestri destreggiatisi in vivide nuance ma anche nel mezzo espressivo prescelto.

Attrae la figurazione di Elena Bombardelli con le sue scarpe che paiono allo specchio dettagliate dove il rosso, il nero e il bianco contornano ogni protagonista inerte. Ha l’abilità di fissare su tela le cose statiche e mute senza riferimenti ad una vita di gioia e/o dolore, senza interpretazioni di una vita che tende al positivo e/o al negativo. Un’arte animata dall'intento di rendere eterni brevi attimi di vita e dalla volontà di colmare l’enigma del reale mediante l’appello a dimessi oggetti della vita quotidiana.

E’ sequenza l’arte figurativa di Monica Ogaz in cui volti si affiancano, una sorta di illustrazione dell'anima più nascosta, dello spirito recondito di un uomo dipinto su carta nelle espressioni più diversificate che chiunque può assumere giornalmente. Un volto allo specchio di un mondo che lo scruta evidenziandone dettagli e differenze.

Centro Culturale Zerouno
Via Cialdini, 8 - Barletta (BA)
Orario: 10-13 e 19-22, chiuso sabato, lunedi' e domenica mattina
Ingresso libero

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