Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico Luigi Pigorini
Roma
piazza Guglielmo Marconi, 14
06 549521 FAX 06 54952310
WEB
Aroldo Marinai
dal 19/6/2007 al 8/9/2007
tutti i giorni compresi festivi 9-14, lunedi' chiuso

Segnalato da

Fabrizio Lucarini




 
calendario eventi  :: 




19/6/2007

Aroldo Marinai

Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico Luigi Pigorini, Roma

Meridionale. I cieli dell'Emisfero Australe in 16 tele e 9 lavori su carta dell'artista toscano che ha subito la fascinazione delle antiche mappe. Tra rievocazione di miti e racconto fantastico, colori vividi e forme accattivanti.


comunicato stampa

L’arte simbolica e “rock” di Aroldo Marinai al Museo Nazionale “Luigi Pigorini” all’Eur di Roma.

A cura di Rosanna Tempestini Frizzi

La mostra si intitola “Meridionale” è sarà inaugurata mercoledì 20 giugno alle ore 11.00. Si tratta di una serie di tele e disegni ispirati alle antiche mappe dei cieli australi.

Saranno le prestigiose sale del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” nel cuore di Roma Eur, il teatro della nuova mostra dell’artista toscano Aroldo Marinai, uno degli esponenti di punta di una pittura contemporanea simbolica e in movimento che trova tra i suoi massimi rappresentanti Jean Michel Basquiat o il Dubuffet dell’arte irridente.
Il titolo è ”Meridionale” e sarà inaugurata mercoledì 20 giugno alle ore 11.00 alla presenza dell’artista, della curatrice Rosanna Tempestini Frizzi e del Presidente della Città dell’Arte onlus Roberto Berti. La mostra rimarrà aperta fino al 9 settembre.
Si tratta di 16 tele e 9 lavori su carta – olio, acrilici e materiali eterogenei - che ci portano a scoprire costellazioni e stelle a noi desuete. Si tratta dei cieli dell’Emisfero Australe che ci sono svelati in una cornice eccezionale come è questa, in un dialogo diretto e non scontato con la grande vetrata di Giulio Rosso che domina l’atrio della prestigiosa istituzione museale.
Aroldo Marinai è nato a Firenze nel 1941, da quindici anni vive sulle Colline Metallifere, uno dei luoghi più inaccessibili della Toscana. La sua pittura ricalca un simbolismo visionario dove però sono ben distinguibili le matrici figurative anche se interpretate in modo attuale. Il segno e i colori sono ispirati ai fumetti, ma anche alla musica contemporanea e al movimento. Le sue personali hanno trovato posto un po’ in tutta Europa (da Parigi, a Belgrado, da Stoccolma a Zurigo) e in Italia in Sicilia, a Firenze, Roma, Milano, per approdare alla Biennale Veneziana in corso.

Questa nuova rassegna, che resterà visitabile per tutta l’estate, è la testimonianza di un artista che ha subito la fascinazione delle antiche mappe dei cieli australi. La fenice, il pesce volante, la nave Argo, il camaleonte, il cacciatore Orione… Tra rievocazione di miti e racconto fantastico i colori vividi e le forme accattivanti di Marinai ci accompagnano verso un viaggio imprevedibile, a ritroso nel tempo, avanti-indietro nello spazio, o forse ci suggeriscono una strada da percorrere con la fantasia (sarà la via Lattea, che vista dal sud si dice di una bellezza inimmaginabile?). L’esposizione è corredata da un catalogo che contiene tutte le riproduzioni delle opere, quella di una fascinosa mappa inglese (del 1790), un’affettuosa lettera dello scrittore Giorgio van Straten, un commento con fotografie originali dell’astrofilo Gianni Tumino, un testo-confessione dello stesso Marinai. La mostra è curata da Rosanna Tempestini Frizzi e organizzata dall’Associazione Città dell’Arte Onlus nell’ambito delle proprie iniziative proposte per la “Estate Romana 2007” dedicate all’arte contemporanea, in collaborazione con la Soprintendenza al Museo. “Grande o modesto, nazionale o locale, pubblico o privato, il Museo deve interrogarsi sulla sua vocazione, sullo sviluppo delle sue collezioni e del suo pubblico, sul suo ruolo nella città o nella regione, sul suo posto sulla scena nazionale e internazionale”. Così esordisce
la Soprintendente Maria Antonietta Fugazzola Delpino nel presentare la mostra. E trova un dialogo sensibile tra le tele di Aroldo Marinai che ripropongono le costellazioni australi e la grande vetrata di Giulio Rosso presente nel museo dal lontano 1941.
Nell’altra presentazione, sul ricco catalogo, Roberto Berti, Presidente de “La Città dell’Arte” onlus, parla dei “Piccoli Musei” che aderiscono all’Associazione: ”Istituzioni che brillano per vitalità culturale e per ricchezza di opere d’Arte. Musei da scoprire o riscoprire, che a volte nascondono autentici capolavori di cui pochi sono a conoscenza”.

Ufficio Stampa
Fabrizio Lucarini tel. 340.7612178; e-mail: press@ilogo.it

Inaugurazione ore 11.30

Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini
piazza Guglielmo Marconi 14 Roma Eur
La mostra rimarrà aperta con i seguenti orari: ore 9.00-14-00 (tutti i giorni compresi festivi - tranne lunedì chiuso)

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