Palazzo Giacomelli
Treviso
piazza Garibaldi, 13
0422 591337 FAX 0422 412238

Secessione Viennese
dal 27/9/2001 al 9/12/2001
0422 591337 FAX 0422 412238

Segnalato da

Studio Esseci




 
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27/9/2001

Secessione Viennese

Palazzo Giacomelli, Treviso

Per la prima volta in Italia, grazie a questa mostra, vengono raccolti e esposti assieme tutti i 21 manifesti del periodo d'oro della Secessione Viennese (1898 - 1905), il movimento artistico che rivoluziono' le arti figurative d'inizio secolo facendo assurgere i grafici e gli artisti viennesi a capiscuola di un movimento che influenzo' e trasformo' il modo di concepire i criteri compositivi del manifesto.


comunicato stampa

Nasce dalla collaborazione tra la trevigiana Collezione Salce (che raccoglie ben 30 mila manifesti d'epoca ed è una delle due più importanti raccolte di affiches esistenti al mondo) e il Museo di arti Applicate di Vienna, la raffinata esposizione de "I MANIFESTI DELLA SECESSIONE VIENNESE".

Ad accoglierla, dal 28 settembre al 9 dicembre è Palazzo Giacomelli, sede di Unindustria Treviso che promuove la manifestazione in collaborazione con il Comune di Treviso e la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici del Veneto. La mostra è curata da Eugenio Manzato e Roberto Festi.

Per la prima volta in Italia, grazie a questa mostra, vengono raccolti e esposti assieme tutti i 21 manifesti del periodo d'oro della Secessione Viennese (1898 - 1905), il movimento artistico che rivoluzionò le arti figurative d'inizio secolo facendo assurgere i grafici e gli artisti viennesi a capiscuola di un movimento che influenzò e trasformò il modo di concepire i criteri compositivi del manifesto.

Le opere di G. Klimt, J.M. Olbrich, K. Moser, A. Böhm, A. Roller ed altri vengono esposte assieme ai cataloghi d'epoca ed alla rarissima rivista "Ver Sacrum", l'organo ufficiale degli artisti viennesi riuniti attorno alla figura carismatica di Gustav Klimt.

La Mostra. dopo Treviso, sarà riallestita a Bolzano (Galleria Civica. Assessorato alla Cultura) dal 15 dicembre 2001 al 9 marzo 2002.

La grafica della Secessione segna uno dei punti più alti raggiunti dalla produzione seriale su carta dove idea, segno, tecnica e simbolo si fondono creando, con un linguaggio inconfondibile, un'espressione artistica inimitabile. Il segno lasciato è tra i più profondi di tutto il Novecento.

I ventuno manifesti esposti in questa raffinata esposizione coprono un arco temporale che va dal 1898 - anno della prima esposizione - al 1905 (scissione del gruppo di Gustav Klimt).

Diciassette sono di proprietà della Raccolta Salce. Quattro provengono dal Museo di Arti Applicate di Vienna. Il manifesto di Josef Plecnik per la ventiduesima esposizione non è reperibile. Il manifesto di Josef M. Olbrich per la seconda esposizione fu utilizzato anche per la terza. Molti dei ventuno pezzi vennero realizzati in due formati, in qualche caso modificando le cromie. Si veda, ad esemplificazione, proprio il manifesto di Josef M. Olbrich del 1898: il grande formato (in due parti) venne stampato in rosso e oro; il piccolo in nero e oro. Del manifesto di Koloman Moser per la quinta esposizione (1900), cinque versioni con cromie diverse (conservate presso la Graphische Sammlung Albertina) testimoniano la quantità di varianti, che gli artisti sperimentavano anche in fase di stampa.

Le varianti cromatiche, così come i formati, sono difficilmente catalogabili. Per le misure può succedere che alcuni esemplari - spesso creati con un ampio bordo carta - venissero rifilati in posizioni diverse dando origine a differenze anche sostanziali.

La catalogazione scientifica delle opere, proposta nel catalogo, tiene conto delle informazioni fornite sulla raccolta dal Museo di Arti Applicate di Vienna e di quelle riferite agli esemplari di proprietà del Museo Storico della Città di Vienna e pubblicate nel catalogo della mostra "Wien um 1900" (Vienna, 1964).

Tutti i manifesti sono stampati in litografia a colori da Albert Berger di Vienna. Solo quello di Josef M. Olbrich (seconda esposizione) si differenzia in quanto venne utilizzata una tecnica speciale per la stampa dell'oro.

L'unico esemplare non commissionato direttamente ad un artista è quello della sesta esposizione (1900) per la quale si utilizzò un dettaglio dall'incisione "Il falconiere" dell'artista giapponese Kikugawa Eizan (1787 - 1867). Ad esclusione di quattro casi, tutti i manifesti sono firmati sulla pietra litografica.

Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 19; chiuso il lunedì mattina.

Mostra promossa da Unindustria Treviso e dai Civici Musei - Assessorato alla Cultura del Comune di Treviso in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici del Veneto. A cura di Eugenio Manzato e Roberto Festi. Catalogo a cura di Roberto Festi.

Per informazioni: tel. 0422.2941 fax 0422.412238

Ufficio stampa:
Studio Esseci - Sergio Campagnolo
tel. 049.663499 fax 049.655098

Palazzo Giacomelli
(sede di rappresentanza di Unindustria)
Piazza Garibaldi 13, Treviso
tel. 0422591337 fax 0422412238

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