Castello dell'Acciaiolo
Scandicci (FI)
via Pantin (Parco del Castello dell' Acciaiolo)
055 751853, 055 7591271 FAX 055 757348
WEB
Storytellers
dal 9/7/2007 al 13/7/2007

Segnalato da

SpazioA Contemporanearte




 
calendario eventi  :: 




9/7/2007

Storytellers

Castello dell'Acciaiolo, Scandicci (FI)

La mostra raduna 8 artisti il cui lavoro si percepisce come una storia raccontata con diversi linguaggi: dal piglio documentario alla fantasia onirica. In particolare sono proposte opere legate ad esperienze di viaggio dove la lontananza (nello spazio e nel tempo) diventa un fattore di arricchimento della realta'. Le opere sono installate dentro il castello e negli angoli nascosti del parco.


comunicato stampa

A cura di Pietro Gaglianò

Il titolo della mostra è la traduzione letterale di cantastorie, un termine in cui coincidono il ruolo del narratore e quello del viaggiatore, personaggi entrambi mobili, legati al mito arcaico della genesi del mondo sociale: oggi gli artisti sono i lettori sottili delle nuove realtà geopolitiche.

L’evocazione dunque è diretta alla capacità narrativa che è insita negli strumenti dell'espressione contemporanea: una dimensione che non desidera la complicità del pubblico, né cerca di intrattenerlo; l’arte tesaurizza un accumulo virtuoso di valori, sottratti dall'esperienza volatile, e li restituisce, raccontando così la realtà.
Le più recenti tendenze dell’arte contemporanea sono caratterizzate da una forte tensione narrativa, sia che si tratti di cronaca mondiale sia della più intima autobiografia.

La mostra raduna artisti il cui lavoro si percepisce come una storia, raccontata con diversi linguaggi che spaziano dal piglio documentario alla fantasia onirica. In particolare vengono proposte opere legate a esperienze di viaggio e di esplorazione, dove la lontananza (nello spazio e nel tempo) diventa un fattore di arricchimento della realtà.

Le opere saranno installate fuori e dentro il castello, negli angoli nascosti del parco, creando un percorso che è già un invito all’ascolto.

Il titolo della mostra è la traduzione letterale di cantastorie, un termine in cui coincidono il ruolo del narratore e quello del viaggiatore, personaggi entrambi mobili, legati al mito arcaico della genesi del mondo sociale. Le comunità stringono il proprio patto di raggruppamento e reciprocità in funzione di strategie territoriali o economiche, ma lo suggellano nel momento in cui hanno una storia da raccontare. E nelle cosmogonie, antiche e moderne, questa storia parla quasi sempre del viaggio compiuto da spazi remoti (là, dove è il tesoro, l'origine e il significato segreto dei nomi) al presente, nel luogo e nel tempo in cui ci si ritrova (e qui sgorga il racconto e dà un significato all'arco della distanza, alla partenza, alla meta, al viaggio). Il ruolo dell'artista, oggi, mantiene i cenni di questa vocazione sciamanica e arcanamente pontificale (letteralmente, di colui che fa i ponti); ma la sua presenza è innervata di una sottile forma di coscienza ­e di conoscenza ­che riguarda i luoghi, i gruppi sociali, le eredità culturali e le emergenze scaturite della necessità di assumere nuove attitudini, a livello globale e individuale. Gli artisti, dunque, sono ascoltatori attenti delle mutate realtà geopolitiche, del rinnovato senso delle comunità, dei loro transiti. Il loro impegno a volte si traduce in azioni o in attività continuative, con destinatari precisi e obiettivi trasparenti, riconoscibili come forme di pubblica utilità. Altre volte, il problema del contenuto si trasforma pianamente in un atto narrativo, una distensione liquida dell¹oggettività. L'arte, infine, tesaurizza sempre un accumulo virtuoso di valori, sottratti dall'esperienza volatile, e li restituisce, raccontando così la realtà, sia che si tratti di cronaca mondiale sia della più intima autobiografia. L¹evocazione adombrata nel titolo, Storytellers, è dunque diretta alla capacità narrativa che è insita negli strumenti dell'espressione contemporanea: una dimensione che in nessun caso desidera la complicità del pubblico, anche quando trova compimento solo nella sua interazione, né cerca di intrattenerlo. Si tratta di un atteggiamento rilevabile con facilità in alcune delle più recenti tendenze dell¹arte. La mostra raduna artisti il cui lavoro si percepisce come una storia, raccontata con diversi linguaggi che spaziano dal piglio documentario alla fantasia onirica, e il lavoro (indifferentemente una installazione complessa, un video, uno scritto) si propone come un messaggio cifrato. Si tratta di storie di cui non viene raccontato il finale, ma che fanno echeggiare la propria irresolutezza, lasciando l'epilogo aperto, non per timore, né per generosità, ma perché così stanno le cose. Storytellers, cantastorie meravigliosi e irrequieti, sono allora gli autori delle opere che vengono proposte in questa mostra, tutte legate a esperienze di viaggio e di esplorazione, dove la lontananza (nello spazio e nel tempo) diventa un fattore di arricchimento della realtà.
Pietro Gaglianò

Opere di:

Francesco Carone
Benny Chirco
Ofri Cnaani
Isola Art Center
Deborah Ligorio
Sara Rossi
Antonio Rovaldi
Italo Zuffi

Info su http://www.myspace.com/storytellers_exhibition

Nell'ambito della quarta edizione di Opencity, la stagione estiva prodotta da Scandicci Cultura, ha la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio e Volfango Dami. Gli appuntamenti di Scandicci Estate 2007 sono iniziati il 20 giugno con il concerto di Ginevra Di Marco, che ha coinciso con l’inaugurazione del pomario restaurato del castello dell’Acciaiolo, e si concluderanno il 3 agosto.

Opening ore 21.00-24.00

Castello Acciaiolo
Via Pantin (Parco del Castello dell'Acciaiolo) - Scandicci (FI)

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