ACAF - Artemisia gallery
Bergamo
via Giambattista Moroni, 124
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Collettiva
dal 6/7/2007 al 20/7/2007

Segnalato da

New Artemisia Gallery




 
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6/7/2007

Collettiva

ACAF - Artemisia gallery, Bergamo

Mostra di fine estate. Opere pittoriche di: Salvi Gian Maria, Paolo Camporota, Francesco Oliva, Gabriella Fabbri, Gian Paolo Zanchi, Angelo de Boni, Pino Spinelli.


comunicato stampa

Mostra di fine estate

Maestro - Pino Spinelli, maestro dell'acquerello, grafico, autore di quadri ad olio e murales, disegnatore su ceramiche, nasce il 5 agosto 1913 a Villa Raverio, da Pietro Spinelli e Giuditta Gatti. La sua famiglia era modesta, in giovane età perde il padre. Di carattere vivace il piccolo Spinelli viene avviato alla scuola presso il seminario di Seveso, ma all'età di 15 anni esce e studia da solo. Si racconta che all'età di 17 anni si chiude in un sottotetto e prepara da privatista gli esami per il liceo Zucchi di Monza: consegue la licenza liceale , nel '31 ottiene a Milano l'abilitazione all'insegnamento (ottiene 10 in disegno e 7 in filosofia), insegnando nelle scuole di Carate, Besana e Milano . In gioventù è stato per diversi anni allievo del pittore Bardalonga, dal quale apprende a trattare con profondità la figura. Chiamato alle armi durante la seconda guerra mondiale, combatte da valoroso ufficiale e viene ferito ad una gamba. Nel '45 si sposa e si stabilisce a Desio, la moglie Ines, una desiana doc, fu sua compagna per tutta la vita. Nel '50 conosce Aldo Raimondi dal quale viene incoraggiato ad intraprendere la difficile tecnica dell'acquarello. Nel 1969 conosce Francesco Messina che lo sprona nell'Arte della Scultura che Spinelli abbandona dopo alcune Opere. Più tardi si legò a Renato Birolli: Spinelli ne approfondì i temi e fu da lui spinto nello sviluppo dell'affresco e graffiti. Di questo periodo è l'esecuzione di graffiti per edifici pubblici e privati ( ad esempio il Banco di Desio ). Pur non frequentando scuole ufficiali, diviene in breve uno dei migliori acquarellisti. Non si legò mai a correnti artistiche, nè di destra, nè di sinistra, dedicandosi esclusivamente alla pittura.

Acquista uno studio a Milano, in via Gran Sasso e comincia a produrre i suoi affreschi commissionati da note famiglie lombarde e da Istituti di Credito. In qualità di grafico, sin dal '56 mette a punto i primi manifesti pubblicitari a colori, per la Polenghi, la Star, l'Invernizzi, la Mauri e la Molteni, il marchio" Montana" e il marchio della "Birra Italia". Consegue il premio come vincitore del miglior stand ( ditta Molteni ) progettato per la Fiera Campionaria: "L'Aquila d'oro". Comincia la serie dei calendari artistici in collaborazione con "La Propaganda" di Milano e "Arti Grafiche" di Bergamo. I suoi dipinti figurano sui calendari che pubblicizzano le più importanti ditte italiane. Un grande affresco si trova nella sede del Banco di Desio. L'opera raffigura una bottega artigiana cesanese collocata nei pressi del Torrazzo e in vista del Palazzo Borromeo, con tanto di artigiano, garzone e committente ( con la borsa del denaro in mano ). L'opera, di indubbio valore, può essere a richiesta visitata nella filiale cesanese del Banco di Desio e della Brianza. Spinelli l'ha realizzata nel dopoguerra; gli artigiani cesanesi ne avevano fatto, allora, l'emblema per le Mostre del Mobile. Un simbolo che rimane indelebile nel tempo. Opere d'arte dell'artista si trovano pure nella sala consigliare del Comune di Borghetto Santo Spirito ( Savona ), nel Comune di Cesano Maderno, nella Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, un grande graffito si trova nella scuola F.Caracciolo di Affori-Milano, un affresco raffigurante l'Annunciazione nella chiesa di San Rocco a Desio. Nel '65 ottiene un grande riconoscimento critico nella personale realizzata alla Galleria Gussoni di Milano, poi alla Bolzani e Nuovo Sagittario. Nel '76 consegue il Trofeo dell'Arte "Premio Internazionale" a Campione d'Italia abbinato al cantante Bruno Lauzi. Nel '83 il presidente Pertini gli conferisce l'onoreficenza di Cavaliere, mentre Cossiga, nell'89, lo rende Ufficiale con la menzione "Giuseppe Spinelli in arte Pino per benemerenze artistiche nel mondo dell'arte". La morte lo coglie a Desio, dove abitava con la famiglia, il 5 settembre 1994. La stampa specializzata e quotidiana riporta la notizia ricordando le sue qualità artistiche. Esposizioni di retrospettive tengono viva la sua immagine artistica, oggi diligentemente corrisposta dal figlio Pietro Luca Spinelli.

In occasione della Mostra Antologica tenutasi, nel Gennaio del 2007, presso la Villa Vertua di Nova Milanese non è mancato il plauso ufficiale della massima carica dello Stato. Un sensibile riconoscimento che esalta le straordinarie doti di Pino Spinelli, sicuramente una delle figure protagoniste della difficile disciplina dell'acquerello, tecnica che per lui, come molte altre, non aveva segreti. Roma - Quirinale - 19/01/2007 La mostra promossa dal Comune di Nova Milanese contribuisce a valorizzare la figura e l'Opera dell'artista Pino Spinelli. Profondamente legato alla sua terra, fonte di costante ispirazione Spinelli ne ha saputo riprodurre con acquarelli, olii e ceramiche di intenso valore pittorico le suggestioni, i paesaggi e la storia. Con questo spirito il Presidente della Repubblica esprime apprezzamento al Comune di Nova Milanese e a Lei, Dottor Spinelli, per il valore culturale dell'iniziativa e rivolge a tutti i presenti un cordiale saluto, cui unisco il mio personale.
Donato Marra
segretario generale della presidenza

Lino LAZZARI

PERSONALE GALLERIA LOCATELLI-BERGAMO - ANNI 1980 ...L'acquerello di Spinelli è caratterizzato da una scandita visualizzazione ambientale: scene di vita di tutti i giorni, motivi gioiosi parigini e lombardi, fremiti pulsanti, equilibrati spunti paesistici, centrati tutti con tinte succose ed appropriate. Una pittura ad acqua originale, personalissima, che accomuna la macchia al segno, la visione timbrica, all'elegia del tono aquisitamente nutrito di motivi sentimentali e lirici ..." Antonino De Bono: " ...Le opere di Spinelli sono interessanti Vittorio Sgarbi: ...una ricerca stilistica che unisce alla corposità del racconto il segno di un artista che non rinuncia a guardare avanti ... " Davide Lajolo: " ...Vi compaiono vedute urbane, paesaggi invernali annotati di malinconia, visioni di neve, scorci di Parigi e di Milano, vie, piazze, monumenti con la variegata folla dei passanti: questi in genere gli spunti tematici che il pittore addolcisce e modella in un'atmosfera e su fondali insistiti di luci vaporose o di modulazioni crepuscolari ... " Pier Franco Bertazzini

ANGELO DE BONI

deBoni, all'anagrafe Angelo De Boni, nasce a Limbiate (MI) nel 1955. Dal 1970 al 1975 frequenta l'Istituto Statale d'Arte di Monza, dove apprende da Maestri insegnanti quali Nanni Valentini e Marco Mirzan, l'arte del disegno, della grafica, del colore. Diviene Maestro d'Arte e poi si diploma in Arti Applicate, col massimo dei voti. Frequenta, nel contempo, un corso di disegno dal vero presso l'Accademia di Brera in Milano. Nel 1976 si è iscritto al Politecnico di Milano alla facoltà di Architettura. Abitualmente passa i pomeriggi presso il laboratorio di Valentini apprendendo l'arte del disegno applicato alla scultura in ceramica. Poi frequenta il laboratorio di Ojer, dove apprende il disegno applicato al modellismo. Affascinato dal teatro coglie una opportunità collaborando nell'allestimento di diverse scenografie per compagnie teatrali di fama nazionale, mettendo poi quanto appreso a disposizione di compagnie teatrali minori. Dal 1978 osserva un lungo periodo di riflessione. Si limita a visitare mostre, prendere appunti, osservare le nuove correnti artistiche. Rinnova i suoi studi artistici ripartendo da Picasso ai giorni nostri.

Guarda con attenzione il mondo esteriore, ed arricchisce le proprie esperienze di nuovi viaggi. Dal nord-africa al sud-america, tutto diventa opportunità per emozionarsi e memorizzare l'intensità dell'emozione. Nel 2000 ritorna a dipingere e diviene fautore della corrente artistica che denomina NEXT-ART . deBoni ha anche ricoperto il ruolo di National Manager di Sos Art Italy, per la Sos Art International. Attualmente, oltre a dipingere, collabora col periodico trimestrale ARTE-INCONTRO della libreria Bocca di Milano, scrivendo articoli nella sua rubrica Carpe Diem. Ha inoltre ricevuto dall'OPERA PRAESEPIUM di PALERMO, nella persona del Presidente, Dott. Prof. N.H. Vincenzo Piccione D'Avola, l'Alta Onorificenza di ACCADEMICO DEL SANTOPRESEPIO Nel 2005 ha ampliato il Manifesto della NEXT-ART, scritto nel gennaio 2000, ed ha fondato:"ARTODAY: Laboratori of reading of the image".

ZANCHI GIAN PAOLO

Gian Paolo Zanchi vive e lavora a Stezzano (Bg), allievo del grande maestro bergamasco Cecco Previstali. L’artista si esprime con l’immediatezza di immagini che parlano al cuore e alla mente, costruendo una dimensione umana capace di riproporre in termini costruttivi i problemi dell’esistenza. In una dimensione pittorica dominata dal paesaggio, l’autore rappresenta in termini oggettivi la sua soggettività che esplora i segni dell’uomo, li pone in relazione ai tempi e ai valori, li confronta con ciò che rimane di una naturalità serena e pacata. La sua è una figurazione simbolica che si avvale dell’allusione per affrontare temi etici e spirituali di grande intensità. Strutture volumetriche che si stagliano in scorci prospettici ad ampio respiro, in un’armonia perennemente rinnovata e vincente. Dott.sa Elisa Motta

FABBRI GABRIELLA

Gabriella Fabbri di Teramo ha frequentato fino all’Università gli studi classici, si è laureata in Lettere con una tesi sull’Arte popolare del Tramano. Si è dedicata alla Storia dell’Arte che ha insegnato in diversi istituti scolastici in Abruzzo. Figlia d’arte, autodidatta, attenta alle specificità culturali della sua terra, inizia a dipingere in giovane età paesaggi che ne individuano sinteticamente le caratteristiche, passa poi a composizioni nelle quali la natura diventa scenario di meditazione dai contenuti prettamente surreali. La sua ricerca sfocia quindi nel concettuale e nell’astratto,anche attraverso installazioni che hanno ottenuto numerosi consensi di pubblico e critica. Ha esposto in mostre collettive e personali, rassegne e concorsi in Italia e all’estero, ottenendo premi e riconoscimenti. Ha partecipato alla seconda e terza edizione del concorso di pittura “TrofeoG.B.Moroni” indetto dalla New Artemisia Gallery, e inserendosi nei venti finalisti..si è aggiudicata in entrambe le manifestazioni la targa Menzione d’Onore.

FRANCESCO OLIVA

Francesco Oliva vive e lavora a Stezzano, Bergamo. Con quest’ottica deve essere vista la pittura di Francesco Oliva una pittura che proprio per la personalità che l’artista vi realizza, costituisce una “tessera” nuova nel grande mosaico della pittura di ogni tempo. In che cosa consiste il valore di questa tessera non è difficile dire: qui troviamo un originale modo di vedee la figura, in un contesto di stile surrealista assai bene congeniato,tutto è fuori dal tempo, atemporale per essere più precisi nel termine, e quindi senza precise identità, in un contesto ambientale atipico in ogni senso ma, proprio per questo attribuibile a situazioni di ogni epoca passata, presente, futura. Sempre c’è stato e sempre si svilupperà nell’animo dell’uomo il desiderio di avere dalla vita momenti di gioia e tempo per sognare o viaggiare in mondi fantastici ed irreali. Questa di Oliva è senz’altro una pittura poetica e, come si diceva all’inizio, quando la pittura si fa poesia, allora è vera espressione artistica. E Francesco Oliva vi riesce con bravura e abilità. Di cuore gliene siamo grati, perché anche a noi egli permette di essere, attraverso la visione dei suoi dipinti, un poco poeti come lui. Don Lino Lazzari

PAOLO CAMPOROTA

Paolo Camporota nato a Catanzaro nel 1972, Sociologo ed artista poliedrico, inizia a dipingere con regolarità dal 2005 ed è per questo che nonostante la sua non “giovanissima” età dobbiamo considerarlo una promessa nel panorama artistico dei giovani emergenti. Studioso dei comportamenti umani dei fenomeni sociali e delle organizzazioni complesse, la sua passione per la ricerca sociale e per la socioantropologia la trasmette attraverso il linguaggio, della pittura, in un viaggio ai confini tra realtà e stati profondi dell’animo umano. Le sue opere sono state definite ricche di una potente carica espressiva ed i suoi personaggi a volte surreali riescono a trasmettere in colui che le osserva energia ed inquietudine. Ha partecipato con successo a numerosi concorsi e mostre collettive nazionali ed internazionali.Nel 2006 ha partecipato al concorso di pittura “Trofeo G.B.Moroni” indetto dalla New Artemisia Gallery di Bergamo, aggiudicandosi il Diploma di Merito.

SALVI GIAN MARIA

Salvi Gian Maria vive e lavora a Berbenno. Ha partecipto a diversi concorsi nazionali e internazionali ottenendo affermazioni e riconoscimenti tra cui "La vela d'Oro" al Gran Premio biennale per le Arti Visive di Riccione. Insignito della nomina di Cavaliere dell'Arte dall'Istituto di Arti di Sassari., fra le varie esposizioni Ha esposto una personale alla New Artemisia Gallery di Bergamo.Ha partecipato alle prime tre edi- zoni del concorso Trofeo G.B.Moroni, aggiudicandosi la Targa d’Onore.

New Artemisia Gallery
via Giambattista Moroni, 124 -Bergamo

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Ernesto Cardani
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