Giorgio De Chirico
Giovanni Anselmo
Gabriele Basilico
Vanessa Beecroft
Domenico Bianchi
Pier Paolo Calzolari
Paolo Canevari
Maurizio Cattelan
Francesco Clemente
Roberto Cuoghi
Nicola De Maria
Jannis Kounellis
Eva Marisaldi
Masbedo
Fausto Melotti
Mario Merz
Nunzio
Giulio Paolini
Claudio Parmiggiani
Paola Pivi
Ettore Spalletti
Grazia Toderi
Giorgio Morandi
Stefano Arienti
Enrico Castellani
Lucio Fontana
Francesco Gennari
Giuseppe Gabellone
Giuseppe Penone
Michelangelo Pistoletto
Patrick Tuttofuoco
Giuseppe Uncini
Gilberto Zorio
Alberto Savinio)
Bertozzi e Casoni
Alighiero Boetti
Monica Bonvicini
Loris Cecchini
Sandro Chia
Enzo Cucchi
Gino De Dominicis
Luciano Fabro
Mimmo Jodice
Piero Manzoni
Liliana Moro
Luigi Ontani
Mimmo Paladino
Francesco Vezzoli
Demetrio Paparoni
La mostra e' suddivisa in tre sezioni: Metafisica letteraria, Metafisica analitica e Metafisica ironico-tragica. Le sezioni hanno come punto di partenza rispettivamente il pensiero e le opere di tre artisti del primo Novecento: Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Alberto Savinio. A cura di Demetrio Paparoni.
Viaggio nell'arte contemporanea italiana
a cura di Demetrio Paparoni
Metafisica letteraria (Giorgio De Chirico), Giovanni Anselmo, Gabriele Basilico, Vanessa Beecroft, Domenico Bianchi, Pier Paolo Calzolari, Paolo Canevari, Maurizio Cattelan, Francesco Clemente, Roberto Cuoghi, Nicola De Maria, Jannis Kounellis, Eva Marisaldi, Masbedo, Fausto Melotti, Mario Merz, Nunzio, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Paola Pivi, Ettore Spalletti, Grazia Toderi
Metafisica analitica (Giorgio Morandi), Stefano Arienti, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Francesco Gennari, Giuseppe Gabellone, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Patrick Tuttofuoco, Giuseppe Uncini, Gilberto Zorio
Metafisica ironico-tragica (Alberto Savinio), Bertozzi e Casoni, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Loris Cecchini, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Luciano Fabro, Mimmo Jodice, Piero Manzoni, Liliana Moro, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Francesco Vezzoli.
Il Tel Aviv Museum of Art e l´Istituto Italiano di Cultura in Israele sono lieti di annunciare la mostra Mentalgrafie Italiane/Viaggio nell'arte contemporanea italiana, una ricca panoramica dell´arte italiana dagli anni Settanta ai nostri giorni.
Curata da Demetrio Paparoni, la mostra si inaugurerà il 19 luglio alla presenza dell´Ambasciatore d´Italia in Israele Sandro De Bernardin e del Direttore dell´Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv Simonetta Della Seta e rimarrà aperta al pubblico fino al 6 ottobre.
Per l´ampia presenza di artisti selezionati e per la qualità delle opere, la mostra si qualifica come una delle più importanti esposizioni d´arte italiana realizzate negli ultimi decenni da un museo estero. Muovendo dal presupposto che l´arte italiana moderna e contemporanea si snoda nel solco tracciato dalla pittura metafisica degli inizi del Novecento, il curatore della mostra, Demetrio Paparoni, ha suddiviso il percorso espositivo in tre sezioni: Metafisica letteraria, Metafisica analitica e Metafisica ironico-tragica.
Queste sezioni hanno come punto di partenza rispettivamente il pensiero e le opere di tre artisti del primo Novecento: Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Alberto Savinio. Mentalgrafie Italiane/Viaggio nell'arte contemporanea italiana propone una lettura critica inedita dunque, che offre la possibilità non solo di fruire delle opere dei maggiori artisti concettuali, dell´Arte Povera e della Transavanguardia, ma anche degli outsider Maurizio Cattelan, Vanessa Breecroft, Giuseppe Gabellone, ed altri, fino ai giovani postconcettuali protagonisti attualmente di un decisivo riscontro internazionale (Roberto Cuoghi, Francesco Gennari, Patrick Tuttofuoco).
Come scrive Demetrio Paparoni nel suo testo critico in catalogo, l´arte italiana ha una naturale vocazione alla metafisica. Il primo artista moderno a prenderne coscienza è stato Giorgio De Chirico, convinto assertore dell´idea che "dal punto di vista geografico era fatale che una prima manifestazione cosciente di pittura metafisica nascesse in Italia." Un destino dovuto a "La nostra inveterata gaucherie".
Nella sua nota introduttiva al catalogo della mostra, Arturo Schwarz, storico d´arte moderna tra i più prestigiosi a livello internazionale, Presidente, fra l´altro, della commissione mostre e acquisizioni del Museo di Tel Aviv, scrive che "Mentalgrafie Italiane include nomi perlopiù noti a livello internazionale, propone una visione critica inedita della recente arte italiana, di cui individua le matrici nel pensiero metafisico che si è sviluppato agli inizi del Novecento con Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Alberto Savinio e altri protagonisti di quel tempo." Ed ancora, scrive Schwarz, "Il titolo della mostra, Italian Mentalscapes, nasce in inglese da una discussione tra Mordechai Omer, Demetrio Paparoni e Simonetta della Seta, direttrice dell´Istituto Italiano di Cultura in Israele. L´intuizione di inventare una parola che sintetizzasse lo spirito della mostra è stata di Mordechai Omer, direttore del Museum of Art di Tel Aviv. La sua traduzione in "Meltalgrafie Italiane" è di Giuseppe Conte, uno dei maggiori poeti italiani."
Mentalgrafie/Viaggio nell'arte contemporanea italiana è concepita come un importante momento di incontro tra la cultura italiana e quella israeliana, che interpreta la necessità di dare un sempre maggior peso al dialogo e al confronto tra i popoli. Significativamente l´esposizione si apre con un autoritratto di Francesco Clemente, simbolica affermazione di identità, e si chiude con 10 Insects to Feed di Masbedo, una grande installazione di sei metri per cinque e mezzo realizzata appositamente per l´occasione su una parete del museo e che ingloba l´omonimo video (oggi nella collezione del Museo come donazione di Arturo Schwarz). L´opera affronta il tema della paura di aver paura in Occidente e i suoi effetti negativi sulla difesa della democrazia. Altrettanto emblematica in tal senso è l´installazione di Michelangelo Pistoletto Love difference: un grande tavolo con il piano specchiante attorno a cui sono disposte sedie di diverso tipo e provenienza, per lo più appartenenti ad abitazioni dell´aria mediorientale. Con quest´opera, Pistoletto - che ha appena ricevuto a Gerusalemme il prestigioso Premio Wolf - pone all´attenzione la necessità di un tavolo della pace, che il Museo fa concettualmente proprio, acquisendolo al suo interno in modo permanente.
Il catalogo della mostra, edito da Skira in versione bilingue italiano/ebraico, contiene, oltre al saggio critico del curatore Demetrio Paparoni e ai testi di Mordechai Omer e Arturo Schwarz, note introduttive di Sandro De Bernardin, Ambasciatore d´Italia in Israele, Simonetta Della Seta, Direttore dell´Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv e Attachè Culturale dell´Ambasciata d´Italia in Israele.
Demetrio Paparoni, critico d'arte, saggista e curatore di mostre, è autore di libri teorici sull´arte contemporanea e di monografie. Agli inizi degli anni '80 ha fondato la rivista Tema Celeste, che ha diretto per oltre vent´anni, ed è stato commissario al padiglione italiano della Biennale di Venezia del 1993. Paparoni insegna Storia dell'Arte Contemporanea alla Facoltà di Architettura di Catania e ha recentemente curato alla Triennale di Milano la mostra d´arte contemporanea TIMER, che sta riscuotendo un grandissimo successo.
Catalogo Skira
Immagine: Enrico Castellani, Superficie bianca - 1980. Pittura ad acqua su tela estroflessa 150 x 200cm. Courtesy Studio La Città, Verona
Tel Aviv Museum of Art The Gold Meir Cultural Center
27 Shaul Hamelech Blvd. Tel Aviv 61332 Israel