Ex Chiesa San Francesco - Spazio Culturale Antonio Ratti
Como
largo Spallino, 1
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Joan Jonas
dal 18/7/2007 al 18/7/2007
ore 18

Segnalato da

Ilaria Gianoli



approfondimenti

Joan Jonas



 
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18/7/2007

Joan Jonas

Ex Chiesa San Francesco - Spazio Culturale Antonio Ratti, Como

The hand reverts to its own movement... Performance del visiting professor del corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti. Cineasta, video maker, performer, disegnatrice, scultrice, Joan Jonas e' una delle figure di riferimento dell'arte americana del Secondo dopoguerra.


comunicato stampa

The hand reverts to its own movement...

Il Corso Superiore di Arte Visiva della Fondazione Antonio Ratti è un corso di perfezionamento intensivo per giovani artisti di tutto il mondo. Diretto da Annie Ratti dal 1995 e a cura di Anna Daneri, Roberto Pinto e Cesare Pietroiusti, è concepito come un laboratorio di sperimentazione artistica e teorica, condotto da artisti di rilevanza internazionale.

La tredicesima edizione del CSAV si terrà a luglio 2007 e avrà come visiting professor Joan Jonas. Cineasta, video maker, performer, disegnatrice, scultrice, Joan Jonas (New York, 1936) è considerata una delle figure di riferimento dell'arte americana del Secondo dopoguerra. Grande sperimentatrice, Jonas ha inoltre al suo attivo una profonda esperienza di insegnamento, attualmente presso il MIT - Massachusetts Institute of Technology. L’artista descrive così il suo programma per le tre settimane di corso: “Costruire un’immagine lavorando sull’idea del tempo in particolari spazi di Como, esterni e interni, sarà occasione per esplorare possibili strutture poetiche connesse al movimento all’interno di un luogo. Da sempre il mio lavoro ha a che fare con l’uso di oggetti e di elementi che ispirano la danza quotidiana, disegni, frammenti di pensieri. A Como realizzeremo i nostri elementi e i nostri oggetti lavorando con i materiali a portata di mano, come la carta, il tessuto, il legno, il filo metallico, svelando i miracoli invisibili di quanto ci circonda. Le opere finali, individuali e di gruppo, saranno memorie residue o fossili dell’esperienza di lavoro con lo spazio, il tempo e la struttura. Poesie e film saranno fonti ulteriori”.

I 21 partecipanti internazionali, selezionati da una commissione composta dai responsabili del corso e da Mario Airò, in qualità membro esterno, sono: Michele Bazzana (I), Jacopo Candotti (I), Martina Della Valle (I), Line Ellegaard (Danimarca), Alicia Frankovich (Australia), Daniele Genadry (Libano), Yuki Higashino (Giappone), Invernomuto (I), Jamie Macchiusi (Australia), Jacopo Miliani (I) Primoz Novak & Nika Oblak (Slovenia), Helena O'Connor (Irlanda), Luigi Presicce (I), Moira Ricci (I), Anna Rispoli (I), Shoggoth (I), Ryan Siegan Smith (GB), Alberto Tadiello (I), Johanna Torkkola (Svezia), Ilya Trushevsky (Russia) Emilia Ukkonen (Finlandia). Granting institutions di quest’anno: Curtin University (Perth, Australia), Skuc Galerie (Lubiana, Slovenia), Svenska University (Nykarleby, Finlandia).

Il CSAV prevede un'attività quotidiana articolata in forma di workshop a fianco del visiting professor, approfondimenti teorici e seminari con personaggi di spicco della scena culturale internazionale.

Tra gli appuntamenti previsti ed aperti al pubblico, il 5 luglio si terrà una conferenza con Marina Warner, scrittrice inglese e storica dell’arte; seguirà il 12 luglio la presentazione di Corso Aperto, in cui gli artisti partecipanti potranno mostrare il proprio lavoro (video, performance, distribuzione di materiale); lo stesso giorno è previsto l’incontro con Joan Jonas, che presenterà la poetica del proprio lavoro.

Il 19 luglio ci sarà l’incontro con Kerry Brougher, direttore dell’Hirshhorn Museum di Washington, USA e durante lo stesso giorno, l’artista americana realizzerà, in anteprima assoluta, una nuova performance ideata appositamente per il CSAV di quest’anno.

Intitolata The hand reverts to its own movement...,, la performance prende spunto da un testo di Aby Warburg, sul quale la Jonas interviene, mettendo a fuoco alcune parti che l’hanno particolarmente ispirata. Tema centrale è il disegno, in relazione al movimento e alla proiezione di immagini. Già a partire da Lines in the Sand e ancora con la recente The Shape, the Scent, and the Feel of Things, Jonas si è interessata alla scrittura, sondando un approccio al testo da una prospettiva ‘altra’, inserendolo in nuovo contesto e dandone quindi delle letture diverse. Il lavoro, in anteprima internazionale assoluta, sarà un assolo, intervallato da movimenti corali costruiti insieme ai partecipanti al corso. Oggetti scenici e videoproiezioni di materiale preregistrato entreranno in dialogo nello spazio, così come immagini ‘live’ che amplificheranno alcune sequenze della performance.

Alla commistione di movimento, suono e immagini tipica della performance, Joan Jonas è solita aggiungere un vocabolario emblematico di rituali e di gesti simbolici. L’artista è infatti da sempre interessata ai modi in cui le diverse culture, anche quelle primitive, si esprimono, ispirandosi a elementi disparati come il teatro giapponese Nō, la danza del serpente degli indiani Hopi, le favole europee e la mitologia greca. Jonas sfida le regole e le definizioni in un'incessante «scultura del tempo» dove fiaba, letteratura, televisione, mitologia, danza, rumore e musica sono tradotti in performance, video e installazioni, attraverso i quali indaga la relazione tra la realtà e il suo riflesso, il reale e l’immaginario.

Nella sua quarantennale attività artistica, l’artista statunitense ha tracciato un ritratto dell’identità femminile fluttuante tra corporeità e spiritualità. Sue opere, che fanno parte delle collezioni d’arte pubbliche e private piu’ importanti al mondo, sono state recentemente esposte alla Dia Foundation di New York e in Italia al Castello di Rivoli. Una sua personale è prevista nel 2007 al Museo di Arte Contemporanea di Barcellona e alla Galleria Civica di Arte Contemporanea Trento. Nel 2008 l’artista parteciperà alla prossima Biennale di Sidney.

Invisibile Miracles, la mostra di fine corso prevista a metà novembre 2007 a Milano, raccoglie i progetti elaborati dai giovani artisti durante il seminario. A cura di Anna Daneri e Roberto Pinto, è realizzata con il sostegno di artegiovane e in collaborazione con careof, neon>fdv, viafarini.

Durante l’inaugurazione verranno annunciati i tre vincitori della II edizione del Premio Epson FAR per la ricerca artistica, istituito dallo scorso anno grazie al contributo di Epson Italia, che ha scelto di sostenere i giovani artisti premiando le opere di maggiore interesse sotto il profilo della sperimentazione visiva. L’esposizione finale e le attività svolte durante il corso saranno documentate da due cataloghi, entrambi in italiano ed inglese, uno dedicato all’attività di Joan Jonas e l’altro che raccoglie i lavori degli studenti partecipanti al Corso.

I Visiting Professor degli anni scorsi sono stati: Joseph Kosuth (1995), John Armleder (1996), Allan Kaprow (1997), Hamish Fulton (1998), Haim Steinbach (1999), Ilya Kabakov (2000), Marina Abramovic(2001), Giulio Paolini (2002), Richard Nonas (2003), Jimmie Durham (2004), Alfredo Jaar (2005), Marjetica Potrc (2006).

Ex Chiesa San Francesco
Largo Spallino, 1 - Como
ore 18
ingresso libero

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