Viafarini (vecchia sede)
Milano
via Farini, 35
02 66804473
WEB
Piero Golia
dal 9/10/2001 al 24/11/2001
39 0266804473 FAX 39 0266804473
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Segnalato da

Viafarini




 
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9/10/2001

Piero Golia

Viafarini (vecchia sede), Milano

"Dopo tutto, il museo e' tra i luoghi che danno una piu¹ alta idea dell'uomo". Andre' Malraux dal testo Il Museo dei Musei. Piero Golia e' un artista piccolo piccolo, come gli capita di definirsi. Un peso piuma da 52 chili per 1 metro e 72 di altezza. La vita e' complicata per i piccoli: c'e' chi se la cava con i rialzi nei tacchi, chi accorcia le distanze contemplando il mondo dall'Olimpo della propria megalomania.


comunicato stampa

VOI NON SAPETE CHI MI CREDO DI ESSERE

Dopo tutto, il museo A¨ tra i luoghi che danno una piA¹ alta idea dell'uomo.
AndrA(c) Malraux, Il Museo dei Musei.

You want the greatest thing
The greatest thing since bread came sliced.
You've got it all, you've got it sized.
R.E.M., Imitation of Life

Piero Golia A¨ un artista piccolo piccolo, come gli capita di definirsi. Un peso piuma da 52 chili per 1 metro e 72 di altezza. La vita A¨ complicata per i piccoli: c'A¨ chi se la cava con i rialzi nei tacchi, chi accorcia le distanze contemplando il mondo dall'Olimpo della propria megalomania.

Se tutte le sere Alessandro Magno rileggeva l'Iliade, esaltandosi per le gesta di Achille, Golia infila nel videoregistratore il suo film preferito, il cupissimo anime giapponese Akira, e guarda Tetsuo scatenare devastanti poteri psichici contro una Grande Cospirazione ordita da scienziati pazzi e politici corrotti, fino all'apocalisse nucleare dell'epilogo, sullo sfondo dello Stadio Olimpico di Tokyo. Sospetto che Golia sogni di avere superpoteri da paladino postmoderno capace di espugnare e sconfiggere il Sistema dell'Arte, conquistando la Terra e diventando un eroe. E che al risveglio possa scappargli da ridere. Forse.

Forse A¨ per questo che s'impegna in audaci imprese, in bilico tra superomismo e autoironia, che riescono ad alimentare favolose chansons de geste. Piero G. che ferma per strada una donzella e la convince, come pegno d'amor cortese, a farsi tatuare sul dorso il suo ritratto incorniciato dal proclama Piero My Idol. Piero G. fotografato insieme a una pretty woman platinata di fronte ad alberghi de luxe e piscine californiane, al volante della sua Ferrari, novello principe azzurro hollywoodiano. Piero G. che campeggia in un'istantanea intitolata Me and J. Koons ("lo so che non sarebbe corretta cosA-, ma A¨ proprio in questa imperfezione che sta tutto il gioco", dice lui). Piero G. che accetta l'invito alla Biennale di Tirana precisando che a Durazzo ci arriverA a remi, ripercorrendo al contrario le rotte di fuga dei clandestini albanesi nel canale d'Otranto. Che si arrampica su una palma di sette metri, ad Arte Fiera di Torino, minacciando di scendere solo quando qualcuno avrA comprato una sua opera. Quel lavoro s'intitola On The Edge, traducibile all'incirca con Sulla cresta dell'onda: il punto esatto in cui restare in equilibrio per emergere, per guadagnare la sospirata visibilitA . Sempre piA¹ in alto!, come il povero Mike surgelato in cima al Cervino negli spot etilici di qualche anno fa.

I miti dell'arte contemporanea germogliano e crescono a velocitA vertiginosa, diventano smisurati, bigger than life. Opere e nomi giganteggiano, a volte rischiano di trasformarsi in puppies e balocchi abnormi per chi li espone, li fotografa, ne scrive, li pubblica o li compera. Golia sta al gioco, incastrando mucche in poliuretano antistress a grandezza naturale tra le porte di una galleria, o innalzando piedistalli tanto alti da riuscire a torcere il collo anche all'animale (gonfiabile) con il collo piA¹ lungo del mondo: la giraffa.

Quello di Piero Golia A¨ un mondo in cui le proporzioni paiono ineluttabilmente incerte, mutevoli a seconda delle prospettive, come in Quarto Potere di Welles. Come il maniero di Kane, il suo Museo in miniatura A¨ protetto da una cancellata in ferro battuto: nel film, comparendo nella prima e ultima sequenza, quelle sbarre suggellano la circolaritA presente-passato del racconto; nel modellino delimitano il paradosso di una mostra d'esordio retrospettiva.
Ma a Golia non succederA , come a Kane, di cadere vittima di versioni arbitrarie e discordanti, distorsioni grottesche e aneddoti commossi: lui gioca d'anticipo, brucia tutte le tappe, travolge con humour il mito del genio postumo, ridimensiona l'importanza della consacrazione in un tempio istituzionale e contrassegna da sA(c) le tappe salienti della propria carriera (culminante, almeno per la minuscola scena italiana, con l'approdo a Milano), neutralizzando di fatto il ruolo degli spettatori, futuri testimoni.
Nell'unica sala di tutta la mostra rimasta in scala 1:1, veniamo accolti da una fascia di seta con il titolo di Mister o Miss WHITE TRASH. Forse siamo stati rimpiccioliti fino a entrare nel set miniaturizzato costruito da Piero Golia, e adesso tocca a noi capire chi diavolo ci crediamo di essere...
Barbara Casavecchia

Nell'equazione di mercato che Golia vorrebbe istituire, forever A¨ uguale a fantasia + "X", se e soltanto se "X" A¨ uguale a sinceritA .

Piero Golia A¨ nato a Napoli nel 1974; vive e lavora tra Napoli e New York. Mostre personali: 2001 "Tattoo", I-20 Gallery, New York; 2000 Studio Morra, Napoli; Maze Art Gallery, Torino; 1999 Abraham Lubelski Gallery, New York. Mostre collettive: 2001 Tirana Biennale I, Galleria Nazionale, Tirana, Albania; "Play", Openspace, Milano (a cura di Gigiotto Del Vecchio); "Invasione Italiana", Galleria di Arte moderna e contemporanea di Siracusa (a cura di Salvatore Lacagnina); 2000 "Castelli in Aria", Museo di Castel Sant'Elmo, Napoli (a cura di A. Tecce); 1999 "Night of a 1000 drawings", Artists Space, New York.
Bibliografia selezionata: M. Elettrico, "A weird celebration... Piero Golia", NY Arts, gennaio 2001; Guido Curto, "Piero Golia", Flash Art, dicembre 2000 - gennaio 2001; Guido Curto, "Anagrafe, il benvenuto del Grande Torino", La Stampa, 10 ottobre 2000; Olga Gambari, "Il barone rampante", la Repubblica, 5 ottobre 2000; Donatella BernabA² Silorata, "Art in Naples at the End of the Century", Ny Arts, vol. 5, n. 7, luglio-agosto 2000; Donatella BernabA² Silorata, recensione in Segno, giugno-luglio 2000; Franco Fanelli, "Napoli. Le gallerie: da sotterranee e sopraelevate", Vernissage, supplemento de Il giornale dell'arte, n. 5, maggio 2000; Filippo Romeo, recensione in Flash Art, n. 221, aprile-maggio 2000.

inaugurazione mercoledA- 10 ottobre ore 18
dal 10 ottobre al 3 novembre 2001
dal martedA- al sabato dalle 15 alle 19

VIAFARINI
via Farini 35 I - 20159 Milano
tel / fax +39 0266804473

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