Aula Prodi
Bologna
piazza S. Giovanni in Monte 2

Natura e cultura
dal 7/10/2001 al 8/10/2001

Segnalato da

Romagnoli Patrizia (Ufficio Stampa)




 
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7/10/2001

Natura e cultura

Aula Prodi, Bologna

Un colloquio a piu' voci tra esperti di discipline diverse, dall'economia all'antropologia, dalla semiotica alla geografia alla biologia vegetale: tanti linguaggi diversi per parlare di Natura. L'idea del convegno "Natura e Cultura Identita' culturali e radici europee" e' di "mettersi dal punto di vista della Natura" per guardare gli uomini.


comunicato stampa

Identità culturali e radici europee

Un colloquio a più voci tra esperti di discipline diverse, dall'economia all'antropologia, dalla semiotica alla geografia alla biologia vegetale: tanti linguaggi diversi per parlare di Natura. L'idea del convegno "Natura e Cultura Identità culturali e radici europee" è di "mettersi dal punto di vista della Natura" per guardare gli uomini. Il colloquio, organizzato nell'ambito del Progetto "Le università e l'identità culturale europea" che coinvolge le Università di Bologna, Heidelberg, Louvain, Montpellier, è organizzato dal Centro Internazionale per la Storia delle Università e della Scienza e dal Dipartimento di Filosofia Università di Bologna.

Si parte quindi dalla ricognizione dei linguaggi e delle strategie che le diverse discipline si sono date per parlare di natura e cultura, come si nota dallo stesso programma del colloquio:

10,00: Benvenuto
Pier Ugo Calzolari,Magnifico Rettore
Roberto Grandi, Prorettore Relazioni Internazionali

10,15: Giuliano Pancaldi, Introduzione
Mauro Pesce, L'antropologia
Giovanni Giorgini, La filosofia della politica
Silvio Bergia, La fisica
Nello Bagni, La biologia vegetale
Paolo Fabbri, La semiotica
Carla Giovannini, La geografia
Andrea Segrè, L'ingegneria agraria
Asterio Savelli, La sociologia
Eva Picardi, La filosofia del linguaggio
Alberto Burgio, La storia della cultura
Roberto Scazzieri, L'economia

16,15: Discussione
Bernard Coulie, Conclusioni

Il linguaggio utilizzato per parlare della natura è sempre stato ricco di metafore antropocentriche. Dal "libro della natura", alle "leggi", all'"ordine",all'"economia della natura", fino al "codice" e al "programma" genetico non c'è stata scienza che non abbia proiettato sulla natura l'immaginario legato al fare e all'agire umani. Eppure, come osservava Bertrand Russell, i successi sconvolgenti della scienza del Novecento sono stati conseguiti perché ci siamo imposti di metterci "dal punto di vista di un elettrone". Ad ogni sforzo di "decentramento", di cambiamento di punto di vista ha corrisposto un enorme incremento del nostro potere sulle risorse naturali del pianeta e, insieme, del potere di quella parte dell'umanità sul resto dell'umanità.

Tutto ciò è stato (fino a circa un secolo fa) un fenomeno soprattutto europeo e le università vi hanno svolto un ruolo fondamentale. Eppure, sappiamo ben poco di come questi sviluppi sono stati alimentati, si sono intrecciati e si mescolano tuttora con gli atteggiamenti quotidiani verso la natura propri degli abitanti del continente europeo. Questo primo colloquio (cui seguiranno un convegno internazionale nel 2002 e un'iniziativa rivolta al grande pubblico nel 2003) intende cominciare una riflessione su questi temi.

Ufficio stampa: Patrizia Romagnoli
tel.051/2099232 0338/1499506 fax 051/2099231


PROGRAMMA CULTURA 2000

Progetto: Le università e l'identità culturale europea

Il progetto coinvolge le università appartenenti al Gruppo di Coimbra, un gruppo che da quindici anni riunisce le grandi università europee che hanno reso famose le città in cui operano fin dal Medioevo. Il progetto ora in corso, in cui si inserisce anche questo colloquio, si svolgerà nell'arco di tre anni con la partecipazione delle università di Bologna, Heidelberg, Louvain, Montpellier e Salamanca, sotto la direzione scientifica di Bernard Coulie, presidente dell'Istituto di Studi Orientali dell'Université Catholique de Louvain.

L'Università di Bologna studierà l'atteggiamento dei cittadini europei nei confronti della natura: un atteggiamento che spesso esprime anche l'idea che abbiamo di noi stessi e del posto dell'Europa nel mondo. A Heidelberg ci si occuperà di "Strutture urbane e identità europea", considerando le caratteristiche comuni dello sviluppo urbano in Europa a partire dal tredicesimo secolo, nonché i tipi di organizzazione sociale e giudiziaria, fino al diciannovesimo secolo.

I lavori di Louvain svilupperanno il tema degli "Immaginari europei". Ci si interrogherà cioè su quali immagini dell'Europa hanno avuto, hanno e verosimil-mente matureranno i cittadini europei. Montpellier studierà il rapporto tra la costruzione dei saperi universitari e l'identità culturale europea, con particolare riferimento al Medioevo e alle implica-zioni istituzionali e sociali. L'Università di Salamanca, infine, si occuperà dei fenomeni di globalizzazione e regionalizzazione nella cultura europea: come superare l'antagonismo tra la cultura globalizzata, influenzata dal commercio e dall'elettronica, e la difesa delle culture locali, regionali e nazionali.

Lunedi 8 ottobre dalle ore 10.00

Aula Prodi
Piazza San Giovanni in Monte 2, Bologna

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