Luigi Franco Arte Contemporanea
Torino
via S.Agostino 23/q
011 5211336 FAX 011 5211066

Sistemi di adattamento
dal 8/10/2001 al 24/11/2001
011 5211336 FAX 011 5211066

Segnalato da

LFAC



 
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8/10/2001

Sistemi di adattamento

Luigi Franco Arte Contemporanea, Torino

La ricerca di Marco De Luca riflette sul rapporto tra gioco, gesto e spazio, sui modi con cui l'attivita' ludica trasforma un luogo in un territorio d'evasione cosi' come in un suolo fitto di limiti e righe ai quali attenersi. L'idea di "posto", luogo quotidiano che puo' essere modificato in "altrove", caratterizza gia' le prime serie pittoriche di De Luca. I soggetti di molte delle tele sotto teca che compongono Archivio (1996-1998), sono ritagli di paesaggio.


comunicato stampa

Marco De Luca

La ricerca di Marco De Luca riflette sul rapporto tra gioco, gesto e spazio, sui modi con cui l'attività ludica trasforma un luogo in un territorio d'evasione così come in un suolo fitto di limiti e righe ai quali attenersi. L'idea di "posto", luogo quotidiano che può essere modificato in "altrove", caratterizza già le prime serie pittoriche di De Luca. I soggetti di molte delle tele sotto teca che compongono Archivio (1996-1998), sono ritagli di paesaggio.

Il paesaggio urbano, con un repertorio di terreni vaghi, mostra una natura di riporto, ridotta in area, zona, aiuola, spartitraffico. Ognuno di questi frammenti è una potenziale piattaforma per immaginare ed è un isola. Il tema dell'isolamento, già chiaro nelle teche di Archivio, viene ripreso nella serie In Vitro (1998). In bacheche trasparenti l'artista monta brevi porzioni di realtà fatta di omini, macchinine, biciclette, aquiloni, costruiti abilmente con materiale di scarto. La macchina da visione diviene spesso marchingegno e semplici dispositivi meccanici danno la possibilità all'osservatore di far proseguire gli eventi.

Con il progetto Marklin del 1999, De Luca amplia i suoi contenitori trasparenti trasformandoli in ambienti a scala umana. L'attenzione si concentra sugli oggetti che, in tali situazioni, rendono possibile un corredo di azioni e di gesti. La Scala (1999-2000) è una struttura in legno, di grandi dimensioni, trasformabile in tre fasi successive. A partire dalla memoria di un luogo comune del gioco infantile, dove ogni singolo gradino ha una propria geografia variabile, De Luca ha costruito una macchina per giocare, riposare, sognare, ripararsi. Il mobile-scultura, rimanda al modello dell'unità abitativa autonoma la cui mobilità è data non solo dal suo dispiegarsi e dalla sua polifunzionalità ma anche dal suo funzionare come piattaforma e luogo di immaginazione.

La mostra negli spazi della galleria sviluppa, attraverso il progetto e la realizzazione di mobili e oggetti, il tema del posto dedicato all'evasione, attuabile attraverso il compiersi di una singola attività o di un particolare gesto. Il titolo dell'insieme - Sistemi di adattamento- riprende il titolo di uno dei lavori esposti e segnala la coesistenza di una metodologia esatta con l'esercizio dell'adeguare, assestare, arrangiare e dunque, anche, modificare.

Tre Mobili da ufficio portano nello spazio del lavoro le azioni del leggere, fumare e prendere il caffè. Macchine monofunzionali i Mobili offrono sedute, scansie e piani d'appoggio adeguati, ospitando entro una precisa cornice, una possibile sottrazione dal ritmo lavorativo. Moduli che richiusi su se stessi si mimetizzano perfettamente con l'ambiente per cui sono stati disegnati, sono altrettante macchine che, da ferme, consentono di spostarsi altrove, nella distrazione. La perdita di tempo, secondo la classificazione del modello produttivo, si trasforma in una perdita del tempo come sistema di riferimento fisso. L'adozione dei modi del moderno design, rende i Mobili da ufficio non solo funzionanti bensì spiazzanti e interrogativi. La paradossalità del progetto è evidente in Sistemi di adattamento: uno zaino che diventa seduta, che diventa air bag, che diventa altalena. Il video che ne illustra caratteristiche e funzionamento, mostra con distaccata professionalità le applicazioni ludiche dell'oggetto e la tecnologia deturnata ai fini di una immaginazione illimite fa il verso a se stessa.

Il catalogo, che sarà disponibile durante la mostra, documenta i lavori esposti: i Mobili e gli oggetti realizzati corredati dei loro disegni e tavole progettuali. Testo critico (con versione inglese) e conversazione con l'artista sono a cura di Giorgina Bertolino.

Inaugurazione martedì 9 ottobre h. 18,30

Orario: martedì-sabato h. 15,30 - 19,30

Luigi Franco Arte Contemporanea
via S. Agostino, 23/Q - I 10122 TORINO
Tel. (+39) 01152.11336 Fax (+39) 01152.11066

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