Installazione. L'artista porta avanti la laboriosa impresa di legare oggetti che in origine sono stati prodotti da macchinari automatizzati e che sono giunti al termine di lunghe fasi di assemblaggio senza essere toccati da mani umane.Dalle 23 la serata prosegue con un dj set, sound di Chen Beng.
Dimensione Finzionale. Installazione + party apertura Plasma
Grande party d'inaugurazione della stagione 2007/2008 di Plasma giovedì 27
settembre. Dopo la pausa estiva ripartono le serate nella più esclusiva e raffinata
location di Firenze, che quast'anno propone un nuovo look ancora più accattivante,
cosmopolita e internazionale. Invariata invece la squadra dello staff dopo l'ottima
stagione dell'anno scorso.
L'appuntamento è per le ore 21 di giovedì 27 settembre con l'aperitivo e la
presentazione dell'istallazione Dimensione Finzionale di Sandro del Pistoia. La
nuova stagione riparte infatti all'insegna dell'arte e delle esposizioni. Le
istallazioni dell'artista rimarranno esposte nel locale per un mese e mezzo.
Dalle ore 23 la serata prosegue con un dj set all'insegna dell'incredibile sound di
Chen Beng.
L'interior di Plasma è firmato da Mirko Greco e Federica Fabbri, giovani e
promettenti architetti e designer che hanno curato sia la realizzazione originaria
di Plasma sia il nuovo allestimento che verrà inaugurato il 27 settembre. Il nuovo
design reinterpreta la struttura preesistente di un "fondo fiorentino" alla base
di un palazzo nobiliare, come luogo dell'esposizione, della limpidità, della
giustapposizione di materiali antichi e tecnologie contemporanee. L'illuminazione di
entrambi i livelli è interamente realizzata in fibra ottica in vetro quarzo.
Totalmente priva di radiazioni infrarosse ed ultraviolette, la fibra permette il
massimo del comfort visivo e del relax.
Sandro del Pistoia nasce a Viareggio nel 1975. Proviene da studi di Architettura e
si diploma nel 2007 presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara. "Sticks" è il
titolo modesto di una serie di opere di Sandro del Pistoia, composte da migliaia di
palette del gelato unite in un modulo ripetibile all'infinito. In modo notevole
questa struttura di elastici e stecchini sembra fagocitare lo spazio e trasformarlo
in un'apparizione smaterializzata che si espande in modo caotico. Del Pistoia non
dimentica mai di offrire agli spettatori un eccitante
banchetto visivo. A far si che il lavoro sia più di un mero trucco estetico, però, è
l'ironia.
Si consideri, ad esempio, la relazione paradossale che nasce tra la complessità
dell'oggetto percepibile e la frustrante banalità dello stecchino di legno al quale
è rimandata la forza strutturale, l'estetica e l'origine stessa dell'opera. Il
paradosso aumenta perché l'oggetto industriale non perde mai l'identità di
grossolano oggetto usa-e-getta. Ironicamente, la disillusione che si prova scoprendo
la banalità del materiale con cui l'opera è stata creata, non rovina l'illusione di
un'avvenenza eterea.
Anche il procedimento creativo di Del Pistoia è ironico: l'artista ha trascorso
lunghe ore a portare avanti la laboriosa impresa di legare oggetti che in origine
sono stati prodotti da macchinari automatizzati e che sono giunti al termine di
lunghe fasi di assemblaggio senza essere toccati da mani umane. Il climax
dell'ironia risiede poi nel fatto che né l'omologante uniformità del prodotto di
massa né l'apporto della fatica e dell'ingegno umano appaiono come i creatori di
questo panorama scolpito.
Piuttosto la testimonianza visiva offre credibilità alla mitosi: l'opera sembra
crescere in risposta a mandati genetici cellulari in interazione
con le infinite permutazioni dei microclimi. In altri lavori, l'artista manifesta
interesse per la repressione sociale e personale, indotta dalle paure collettive,
che nella fuga dalla
"devianza", generano la società contemporanea. Con queste opere sembra proporre un
cinismo metodologico di resistenza al peggio.
Ufficio stampa Sara Curradi
3476930725, sara.curradi@virgilio.it
Inaugurazione 27 settembre dalle 21
Plasma
Piazza Francesco Ferrucci, 1
Ingresso libero