Galleria Gianluca Collica
Catania
via Musumeci, 129
095 439678

Filippo Leonardi
dal 28/9/2007 al 2/11/2007
orario: 10-13- 17-20 escluso domenica e lunedi

Segnalato da

Galleria Gianluca Collica




 
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28/9/2007

Filippo Leonardi

Galleria Gianluca Collica, Catania

Senza ragione. Il titolo prende spunto da una delle installazioni in mostra in cui sono disposti sul pavimento sette elmetti militari utilizzati come vasi. In sei degli elmetti-vasi sono state piantate delle piante grasse mentre nel settimo e' stata collocata una scritta al neon recante la frase "senza ragione".


comunicato stampa

Senza ragione

a cura di Giovanni Iovane

Il titolo della mostra personale di Filippo Leonardi nella Galleria Gianluca Collica a Catania è Senza Ragione.

Il titolo prende spunto da una delle installazioni in mostra in cui sono disposti sul pavimento sette elmetti militari utilizzati come vasi. In sei degli elmetti-vasi sono state piantate delle piante grasse mentre nel settimo è stata collocata una scritta al neon recante la frase “senza ragione”.

La scelta dell’elmetto – vaso e la frase riconfigurano in chiave contemporanea una tradizione iconografica che ha in Goya uno dei modelli più alti: la denuncia dell’insensatezza, dell’assenza di razionalità di ogni violenza estrema. Tuttavia l’utilizzo nelle altre installazioni, concepite tutte per questa esposizione, di elementi botanici come cactus, piante grasse, patate americane e una rosa di Jerico testimoniano una ricerca, non solo etica ma essenzialmente estetica sui rapporti arte e natura.

Arte e Natura è stato uno dei temi dominanti dell’arte del 900. Anche recentemente diversi artisti contemporanei hanno affrontato questo tema sia in chiave documentaria che psicologica ( basti pensare ai “Paradisi” di Thomas Struth).

Tuttavia l’utilizzo di elementi naturali nelle opere di Filippo Leonardi avviene, per così dire, in via strumentale. La sua è una indagine sulla natura dell’arte e dei suoi procedimenti, sulla scia delle immagini e degli insegnamenti di Paul Klee. La natura e la dinamica dell’arte sono un processo generativo (al pari e in questo caso non solo simile ma addirittura identico, visto che il protagonista dell’opera è una vera pianta).

Sintomatica al riguardo è l’opera intitolata “Rosa”. In un casco da parrucchiere è stata posta una selaginenelle lepidophylla, denominata Rosa di Jerico; si tratta di un’epifite simile ad una felce che solitamente cresce e sopravvive nelle zone calde o addirittura desertiche – tropici e deserti.

La Rosa è chiamata anche pianta della Resurrezione. In assenza d’acqua arriccia le sue foglie e si secca completamente con il perdurare della siccità, essa prende la forma di una vera e propria palla marrone scuro e in questa forma, staccandosi dal suo supporto, può rotolare in cerca d’acqua. Una volta che ha trovato l’acqua, essa pianta le sue radici nel terreno e si riapre diventando così nuovamente verde.

L’ artista la ripresenta in un contesto paradossale: la pone all’interno del casco in un recipiente con pochi centimetri di acqua. La rosa si presenta quindi al visitatore aperta e di colore verde, ma col passare dei giorni la lampada accesa all’interno del casco sviluppando calore favorisce l’evaporazione dell’acqua, nell’arco di qualche settimana la pianta si richiude in se stessa e ricade nel suo stato di letargo.
Verrà inoltre presentato il catalogo della mostra a cura di Lorenzo Bruni e Giovanni Iovane

Inaugurazione 29 settembre 2007

Galleria Gianluca Collica
Via A. di Sangiuliano - Catania
orario: 10-13- 17-20
ingresso libero

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