Pinksummer
Genova
piazza Matteotti, 9 (Palazzo Ducale cortile Maggiore 28R)
010 2543762 FAX 010 2543762
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delicatessen
dal 3/10/2007 al 29/10/2007
martedi' - sabato 15-19.30

Segnalato da

Pinksummer




 
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3/10/2007

delicatessen

Pinksummer, Genova

Apparentemente lontane, eppure concettualmente e inevitabilmente vicine, le opere di Dejanoff, Galegati, Gruppo A12, Manetas, O' Neill, Saraceno, Starr, Trevisani, Veilhan, Viel e Wentworth saranno presentate in occasione della prima mostra collettiva della galleria in una sorta di "pinksummer-deli", una selezione di opere degli artisti rappresentati, a cura di Chiara Alinovi.


comunicato stampa

a cura di Chiara Alinovi

in occasione di Start Genova 2007

Con opere di:
Plamen Dejanoff, Stefania Galegati, Gruppo A12, Miltos Manetas, Amy O’ Neill, Tomas Saraceno, Georgina Starr, Luca Trevisani, Xavier Veilhan, Cesare Viel, Richard Wentworth.

Apparentemente lontane, eppure concettualmente e inevitabilmente vicine, le opere di Dejanoff, Galegati, Gruppo A12, Manetas, O’ Neill, Saraceno, Starr, Trevisani, Veilhan, Viel e Wentworth saranno presentate in occasione della prima mostra collettiva di pinksummer in una sorta di pinksummer-deli, una galleria allestita con una selezione di opere degli artisti rappresentati, a cura di Chiara Alinovi.

Delicatessen è un’allusione alle caratteristiche di specialità ed eccezionalità – oltre che, evidentemente, di eterogeneità – dei lavori presentati, a sottolineare la scelta di confondere, unire, comprendere, accostare opere ad un primo sguardo distanti, per evidenziarne la ricercatezza e la pluralità di stili all’interno di un analogo percorso di ricerca artistica concettualmente forte e pregnante. Luogo di raccolta di tracce, presenze, epifanie, progetti, indagini, dunque. Spazio che reclama il suo essere testimone e tramite, luogo nel quale scoprire che, ad uno sguardo superficialmente più chiassoso, volutamente quasi pop, segue l’impensato, la genialità dell’idea, l’intimismo, la riflessione, la fragilità, mostrandone la reciproca coesistenza e la rispettiva relatività. Bazar, perché la creazione viene dal caos, e dal rigore di una continua ricerca e sperimentazione, stravolgendo i linguaggi e le certezze individuali, creando universi di idee paralleli germinati dalla contemporaneità che urlano, sussurrano, interrogano. Che, appropriandosi dei codici della storia dell’arte, ne mettono in discussione il ruolo e il senso, operando attraverso direzioni assolutamente personali ma accomunate dalla forza dell’idea, dal concetto, dal significato. Cellule di un organismo complesso, abitanti di un edificio, elementi di un tutto al quale appartengono e partecipano, così, distinte ma necessarie l’una all’altra, le opere si confondono e si confrontano, rapportandosi allo spazio che le contiene nel loro primo esperimento di convivenza da pinksummer.

Passando dal ready made d’artista attraverso la contaminazione con il marketing e il design al ruolo di produttore, l’artista bulgaro Plamen Dejanoff ha in programma per la prossima stagione una mostra personale alla Tate London, al MNAC di Bucharest, oltre che in altri importanti centri d’arte contemporanea.

Stefania Galegati lavora con il video, la fotografia, l’installazione. Ha avuto una mostra personale al Macro nel 2005, e ha partecipato a numerose mostre collettive in centri d’arte contemporanea internazionali.

Il Gruppo A12 è un collettivo che opera intorno ai temi dell’architettura, dell’urbanistica e dell’arte contemporanea. Per la 50° Biennale di Venezia ha realizzato il Padiglione Temporaneo (La Zona, 2003). Ha inoltre partecipato a numerose altre esposizioni e concorsi, tra i quali la Biennale di Shanghai del 2002 con il progetto Mobile Biennale Building 3000TM.

L’immaginario di Miltos Manetas prende spunto dai computer e da Internet, declinato nelle più diverse forme: dai siti web alle performance, dalla pittura ad olio al video. É creatore del movimento NEEN. www.manetas.com.

“Il lavoro di Amy O’Neill, un’americana che vive a Ginevra, ruota intorno alla cultura di serie b, che non va confusa con il fascino esercitato dal kitsch in sé e per sé sull’intellettuale snob, ma è piuttosto una dissertazione filologica sul folclore, condotta visivamente con grande efficacia, che si tratti di disegni o di grandi installazioni, che si rifaccia al folclore svizzero o a quello della vasta provincia americana delle “no-man’s land of highways and small-town”.

Tomas Saraceno dal 20 ottobre presenterà, nel cortile maggiore di Palazzo Ducale, una grande installazione, insieme ad altri nuovi lavori in galleria. L’opera che Saraceno installerà a Palazzo Ducale – con alcune variazioni che la rendono unica – è stata presentata alla Biennale degli Emirati Arabi e di Lione, e farà parte della Biennale di Liverpool che si svolgerà l’anno prossimo. Nel 2006 il Barbican Art Centre di Londra ha inoltre ospitato una sua mostra personale. Nel 2003 ha partecipato alla sezione Utopia della Biennale di Venezia.

Georgina Starr lavora con il video, la fotografia e la performance. Ha esposto nei più importanti musei d’arte contemporanea internazionali. Presenterà questo inverno da pinksummer il nuovo video Theda, ora in programma all’interno della personale da Tracy Williams Ltd, New York.Luca Trevisani, in questo momento ospite del Künstlerhaus Bethanien a Berlino, ha di recente vinto l’ultima edizione del Premio Furla. La sua è una ricerca degli equilibri, dei rapporti e dello spazio attraverso la scultura, le installazioni e il video. Sarà presentato da pinksummer nella sezione Present Future alla prossima edizione di Artissima.

L’artista francese Xavier Veilhan opera con diversi media, tra i quali scultura, video, performance. Ha partecipato ad importanti collettive ed esposto – tra gli altri – al Centre Georges Pompidou a Parigi, oltre che in prestigiose sedi a New York, Tokio, Taiwan.

Di Cesare Viel è in uscita un catalogo monografico per la Fondazione Baruchello dedicato all’opera performativa dell’artista, torinese ma genovese d’adozione, del quale sono in programma per la prossima stagione due mostre personali ospitate dal Museo di Villa Croce a Genova e da pinksummer.

Esponente di spicco della New British Sculpture, l’opera fotografica di Richard Wentworth presentata dalla galleria fa parte di uno studio che l’artista porta avanti dagli anni settanta: una serie di note e di appunti paralleli alle sculture, in parte acquisita dalla Tate Liverpool.

Immagine: Tomas Saraceno e vista dell'installazione in galleria, 2004

pinksummer
Palazzo Ducale - Cortile Maggiore
16123 Genova Italy
La mostra è aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.30.

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