Marina Abramovic
John Armleder
Vanessa Beecroft
Chun Sung-Myung
Valerio De Berardinis
Silvano De Pietri
Wim Delvoye
Erik Dietman
Tracey Emin
Erro
Sylvie Fleury
Omar Galliani
Gilbert & George
Jorg Immendorff
Ilya Kabakov
Sejla Kameric
Oleg Kulig
Jean-Jacques Lebel
Eva Marisaldi
Bernhard Martin
Matthew McCaslin
Maurizio Nannucci
Brigitte Niedermair
Hermann Nitsch
Dennis Oppenheim
Orlan
Claudio Parmiggiani
Vettor Pisani
Michelangelo Pistoletto
Graziano Pompili
Patrick Raynaud
Alberto Reggianini
David Reimondo
Enrico Robusti
Salvo
Denis Santachiara
Andres Serrano
Stefano Spagnoli
Daniel Spoerri
Barthelemy Toguo
Tunga
Sam Taylor-Wood
Lorand Hegyi
La mostra riflette sul complesso tema del cibo, fornendone un contesto storico, antropologico, sociologico e culturale. Il percorso e' strutturato in diverse sezioni tematiche, basate su diversi contesti di riferimento. Opere di Marina Abramovic, John Armleder, Vanessa Beecroft, Chun Sung-Myung, Valerio De Berardinis, Silvano De Pietri, Wim Delvoye, Erik Dietman,Tracey Emin, Erro, Sylvie Fleury, Omar Galliani, Gilbert & George, Jorg Immendorff, Ilya Kabakov, Sejla Kameric, Oleg Kulig, e molti altri. A cura di Lorand Hegyi.
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Collettiva d'arte contemporanea
Pochi gesti sono così semplici, immediati eppure complessi come l'atto del mangiare.
Non stupisce quindi che più di 40 artisti internazionali abbiano voluto misurarsi
con quell'atto. Le loro opere comporranno "Foodscapes - Art & Gastronomy", la grande
mostra d'arte contemporanea che sarà allestita a Parma, città che della gastronomia
è la capitale naturale, nei locali dell'ex Cinema Trento, a cura di Lóránd Hegyi,
critico internazionale e direttore del Museo d'Arte Moderna di Saint Etiénne.
L'esposizione, che sarà aperta al pubblico dal 7 ottobre 2007 al 6 gennaio 2008,
presenta un vasto orizzonte di opere d'arte che riflettono, appunto, il complesso
tema del mangiare, fornendone un contesto storico, antropologico, sociologico e
culturale. Questa fondamentale seppur banale, naturale, elementare attività implica
ed evoca riferimenti illimitati, di tipo sociale, culturale, linguistico, politico,
ideologico, religioso, antropologico, medico, clinico e va a toccare zone
particolarmente sensibili, tabù, territori proibiti, contenuti nascosti ed inconsci,
che sono condizionati dal contesto culturale e storico e determinati
dall'educazione.
In questo senso, l'atto di mangiare sembra essere più culturale che biologico; più
metafisico che fisico; più metaforico che reale. Benché sia strettamente necessario
alla vita, benché sia esso stesso vita, benché sia parte delle attività umane
fondamentali ed essenziali, l'atto di mangiare è una delle attività umane più
potenti e complesse: è l'attività che in se stessa ha a che fare con la fondamentale
ed elementare auto-riproduzione, così come con la socializzazione e la comunicazione
dell'individuazione metaforica dell'esistenza umana in quanto attività strutturata,
organizzata, teologica, razionale, nell'universo.
La mostra sarà strutturata in diverse sezioni tematiche, basate su diversi contesti
di riferimento.
Da un lato, ci sono contesti culturalmente, storicamente, ideologicamente,
religiosamente condizionati nei quali l'atto di mangiare si trasforma in un'entità
profondamente metaforica. La sacralità e il carattere rappresentativo del cibo, le
formalità cerimoniali, l'estetica di potere e ricchezza, la gerarchia ed il
complesso e differenziato sistema di esclusività ed inclusività, l'accettazione o il
rifiuto sociale, la posizione centrale o la marginalità costituiscono momenti
cruciali in questi contesti.
D'altro canto, l'atto di mangiare è - e tuttora rimane - qualcosa di barbaro,
animale, incontrollabile, qualcosa di distruttivo, inconscio, spontaneo, anarchico,
immediato, bestiale, un'attività immorale che dà ampio spazio a processi
irrazionali, spontanei, illimitati, irreversibili, ad absurdum fino al cannibalismo
e all'auto-distruzione più oscena, all'auto-mortificazione simile al suicidio ed
all'edonismo che va oltre l'esagerazione. Quest'aspetto patologico dell'atto di
mangiare al di fuori delle necessità biologiche e sociali, al di fuori di ogni
necessità razionale e fisiologica, è spesso connesso con una prassi allegorica,
magica, di segrete visioni religiose, mistiche di potere sul mondo reale.
Artisti di tutti i tempi sono stati affascinati dalle complesse declinazioni
possibili del "cibarsi". In questa occasione, Lóránd Hegyi ha scelto opere di
artisti contemporanei quali: Marina Abramovic, John Armleder, Vanessa Beecroft, Chun
Sung-Myung, Valerio De Berardinis, Silvano De Pietri, Wim Delvoye, Erik Dietman,
Tracey Emin, Erro, Sylvie Fleury, Omar Galliani, Gilbert & George, Jörg Immendorff,
Ilya Kabakov, Sejla Kameric, Oleg Kulig, Jean-Jacques Lebel, Eva Marisaldi, Bernhard
Martin, Matthew McCaslin, Maurizio Nannucci, Brigitte Niedermair, Hermann Nitsch,
Dennis Oppenheim, Orlan, Claudio Parmiggiani, Vettor Pisani, Michelangelo
Pistoletto, Graziano Pompili, Patrick Raynaud, Alberto Reggianini, David Reimondo,
Enrico Robusti, Salvo, Denis Santachiara, Andrés Serrano, Stefano Spagnoli, Daniel
Spoerri, Barthélémy Toguo, Tunga, Sam Taylor-Wood.
"Foodscapes - Arte & Gastronomia" è uno dei momenti del grande progetto denominato
"GNAM Gastronomia nell'Arte Moderna" promosso da Provincia di Parma, Fondazione
Cariparma, Unione Parmense degli Industriali, Camera di Commercio di Parma e
realizzato da Solares Fondazione delle Arti sotto la direzione artistica di Andrea
Gambetta.
Nell'ambito della manifestazione sarà presentato un progetto realizzato
dall'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano intitolato "Trattoria da Salvatore".
Il progetto, nato nel 1996 presso l'Accademia da un'idea di Nicola Salvatore
(docente del corso), e curato da Antonio D'Avossa e Alberto Mattia Martini, ha come
elemento primario il rapporto tra cibo e arte.
Catalogo mostra edito da Federico Motta Editore a cura di Andrea Gambetta con
interventi di Lóránd Hegyi, Marcello Garofalo, Luigi Settembrini, Gloria Bianchino e
Giuseppe Bertolucci.
Vernice per la Stampa: sabato 6 ottobre 2007, ore 11
Parma, ex cinema Trento (via Trento, 4)
il programma della giornata prevede la visita della mostra Foodscapes Art&Gastronomy
e, a seguire, la visita dell'installazione di Dennis Oppenheim "Black" in Piazzale
della Pace e della mostra "Piatti di Carta" nella Sala delle Scuderie (Palazzo della
Pilotta) Saranno presenti il Direttore Artistico Andrea Gambetta,i curatori Lorand Hegyi e Gloria Bianchino
Alla fine delle visite, saremo lieti di ospitarla al rinfresco organizzato da ALMA
Scuola Internazionale di Cucina Italiana presso la Camera di Commercio di Parma
Solares Fondazione delle Arti
l. go VIII Marzo, 9/a 43100 Parma ITALY
tel. +39 (0)521 967088 fax. +39 (0)521 925669
Roberta Barbaro Studio Esseci
Via San Mattia 16 - 35121 Padova 049 663499
Press Office:
Studio ESSECI _ Sergio Campagnolo Tel. 049.663499 info@studioesseci.net
Inaugurazione domenica 7 ottobre 2007 alle ore 11
alla presenza del Ministro per i Beni e le attività culturali on. Francesco Rutelli
Seguirà una degustazione di pinzimonio con sali colorati e olio: "Pinzirò" sponsored
by Coppini Arte olearia
Ex cinema Trento
via Trento, 4 Parma
Orari d'apertura: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19;
sabato e domenica dalle 10 alle 19
Prezzi: ingresso intero 7 euro, ingresso ridotto 5, ingresso performance 3. Bambini
fino a 5 anni gratuito; da 6 a 18 anni e oltre i 65 ridotto. Possibilità di sconti
per gruppi e scolaresche.
----english
GNAM (Gastronomy in Modern Art)
Foodscapes - Art & Gastronomy exhibition of contemporary art
There are few gestures that are as simple, straightforward, yet complex, as the act of eating. Thus, it is not surprising that more than 40 international artists have shown interest in this act. Their works will make up the great exhibition entitled “Foodscapes – Art & Gastronomy” that will be held in Parma, the natural capital city of food, at ex-Cinema Trento, with the supervision of Lóránd Hegyi, international critic and director of the Museum of Modern Art of Saint Etienne.
The exhibition, that will be opened to the public from 7th October 2007 to 6th January 2008, presents a vast horizon of works of art that investigate the complex theme of eating from historical, anthropological, sociological and cultural points of view. This fundamental yet banal, natural, elementary activity implies and evokes limitless social, cultural, linguistic, political, ideological, religious, anthropological, medical and clinical references and goes on to touch on areas that are sensitive, taboo, prohibited territories, unconscious and hidden contents, which are subject to the conditioning of their cultural, historic and educational contexts.
In this sense, the act of eating seems to be more cultural than biological, more metaphysical than physical, more metaphorical than real. Even if it is absolutely necessary for living, even if it is life itself, even if it is part of the fundamental and essential human activities, the act of eating is one of human beings’ most powerful and complex activities: it is the activity linked to the fundamental and basic activity of reproduction, as well as to the activity of socialisation and communication of the metaphorical identification of the human existence as a structured, organised, theological and rational activity within the universe.
The exhibition will be organised in different theme sections with various reference contexts.
On the one side, there are contexts that are culturally, historically, ideologically and religiously conditioned in which the act of eating turns into a profoundly metaphorical entity. The sacredness and representative character of food, the formality of rituals, the appearance of power and wealth, the hierarchical, complex and varied system of exclusion and inclusion, social acceptance or rejection, central or marginal positions are crucial elements in these contexts.
On the other, the act of eating is and remains something barbarian, animal and uncontrollable, it is something disruptive, unconscious, spontaneous, anarchical, instinctive and bestial, it is an immoral activity that gives rise to irrational, spontaneous, unlimited and irreversible processes ad absurdum up to the most abominable cannibalism and self-destruction, to a self-mortification that is similar to suicide and to a hedonism that goes beyond exaggeration. This pathological aspect of the act of eating going beyond any biological and social need, any rational and physiological need, is often linked to an allegoric and magic practice, to secret religious visions and power dogmas on the real world.
Artists of all times have always been fascinated by the complex possible meanings of “feeding”. On this occasion, Lòrànd Hegyi has chosen the works by contemporary artists like: Marina Abramovic, John Armleder, Vanessa Beecroft, Chun Sung-Myung, Valerio De Berardinis, Silvano De Pietri, Wim Delvoye, Erik Dietman, Erro, Sylvie Fleury, Omar Galliani, Gilbert & George, Nan Goldin, Jörg Immendorf, Sejla Kameric, Oleg Kulik, Jean-Jacques Lebel, Bernhard Martin, Antonella Mazzoni, Matthew McCaslin, Brigitte Niedermair, Hermann Nitsch, Dennis Oppenheim, Orlan, Claudio Parmiggiani, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Graziano Pompili, Patrick Raynaud, Alberto Reggianini, David Reimondo, Enrico Robusti, Denis Santachiara, Stefano Spagnoli, Daniel Spoerri, Barthélémy Toguo, Tunga and Wim Wenders.
“Foodscapes – Arte & Gastronomia” is one of the initiatives of the grand project called “GNAM Gastronomy in Modern Art” promoted by the Provincial Government of Parma, Fondazione Cariparma, Parma Association of Entrepreneurs, Chamber of Commerce of Parma and produced by Solares Fondazione delle Arti under the artistic direction of Andrea Gambetta.
A project developed by the Accademia di Belle Arti di Brera of Milan entitled “Trattoria da Salvatore” will be presented during the event. This project, that was created in 1996 at the Accademia following an idea of Nicola Salvatore (course lecturer) and was supervised by Antonio D’Avossa and Alberto Mattia Martini, focuses on the relationship between food and art.
Exhibition catalogue published by Federico Motta Editore produced by Andrea Gambetta with texts by Lóránd Hegyi, Marcello Garofalo, Luigi Settembrini, Gloria Bianchino and Giuseppe Bertolucci.
For information:
Solares Fondazione delle Arti
L. go VIII Marzo, 9/a 43100 Parma ITALY
Tel. +39 (0)521 967088 fax +39 (0)521 925669 http://www.gnamfestival.it - info@gnamfestival.it
Press Office:
Studio ESSECI _ Sergio Campagnolo Tel. 049.663499 info@studioesseci.net
Opening to the Press: 6th October at 11:00
ex-Cinema Trento
via Trento, 4 Parma
Opening hours: Tuesday – Friday: 10:00 – 13:00 and 15:00 – 19:00; Saturday – Sunday: 10:00 – 19:00
Prices: regular rate 7 €, special rate 5 €, rate for performances 3 €.
Children up to the age of 5 are admitted free; special rate for ages 6-18 and over 65.
Special rates for groups and schools.