Museo della Scultura Contemporanea Matera MUSMA
Matera
via San Giacomo (Sasso Caveoso)
0835 336439
WEB
Nicola Carrino
dal 5/10/2007 al 5/10/2007
10-20

Segnalato da

Coop. Artezeta



approfondimenti

Nicola Carrino



 
calendario eventi  :: 




5/10/2007

Nicola Carrino

Museo della Scultura Contemporanea Matera MUSMA, Matera

Nella giornata di sabato 6 ottobre 2007, l'artista, insieme alle maestranze locali, erige, in tufo, il Costruttivo Matera 2007. Il suo lavoro scultoreo procede applicando il concetto di crescita a quello di modularita'. In questo modo forma e struttura acquistano indipendenza dall'autore.


comunicato stampa

Costruttivo Matera 2007

Reduce da Londra, dove si è appena inaugurata, a The Mayor Gallery, una personale sui “Costruttivi” e “Decostruttivi”, dal 1960 al 2005, analizzati in catalogo da Helmut Friedel, Nicola Carrino è ospite del MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea, in occasione della III Giornata del Contemporaneo che vede coinvolti i più noti musei italiani. Nicola Carrino, nella giornata di sabato 6 ottobre 2007, tra le ore 10 di mattina e le ore 20 di sera, insieme alle maestranze locali, erigerà, in tufo, il Costruttivo Matera 2007 che segnerà l’ingresso del V Ipogeo del Museo la cui inaugurazione è prevista per il 14 ottobre prossimo.

Il titolo del saggio di Helmut Friedel per il catalogo di Londra – Occupazione dello spazio, negazione dello spazio, provocazione dello spazio - potrebbe essere la sintesi del lavoro progettato per il Musma, ma è lo stesso Carrino, in occasione della XXXV Biennale di Venezia (1970), a dare le coordinate della sua ricerca: “Il rilievo è andato di pari passo con la scultura che da emblematica nel 1963 è diventata poi strutturale. Ho tentato di eliminare le fratture di passaggio tra linea piano volume. Gli oggetti nati dal segno hanno occupato lo spazio per apertura del piano o proiezione di esso, originando forme aperte e forme chiuse sempre secondo precise ragioni di sviluppo (i criteri di simmetria), intendendo possibilità di istituire un rapporto arte-natura, non quello di imitarne le strutture, ma il creare oggetti autonomi che delle leggi di sviluppo in natura tenessero conto.

È intuibile che il mio lavoro proceda applicando il concetto di crescita a quello di modularità.
Ho idea che la forma (come modulo strutturante) e la struttura (come organismo) così ottenute, siano autonome, cioè non dipendono più da me né evidenziano il criterio stesso per il quale sono state generate, anzi si autopresentano e si configurano con possibilità (immagini?) addirittura contrastanti, dal razionale all’espressivo.”

Nicola Carrino è nato a Taranto nel 1932 ma vive e lavora a Roma da molti anni. Abbandonati gli studi di ingegneria, si avvicina inizialmente al linguaggio neorealista per approdare a un astrattismo post-cubista caratterizzato dall’interesse per la materia. Alla fine degli anni Cinquanta si orienta verso le ricerche dell’informale. Negli anni sessanta la ricerca si sposta gradualmente verso l’esplorazione delle possibili varianti tra le forme e la luce, e approfondisce l’interazione tra opera e ambiente, tra opera e spettatore. Nel 1962 partecipa, a Roma, con Biggi, Frascà, Pace, Santoro e Uncini alla costituzione dl “Gruppo Uno”, che sarà attivo fino al 1967.

La sua prima mostra personale è del 1958. Da allora, lunga è la serie di esposizioni nelle più note gallerie (Numero, Firenze, 1962; Venezia, Il Cavallino, 1964; Roma, Editalia, 1968; Torino, Stein, 1969; Bruxelles, Arges, 1974; Milano, Annunciata, 1975, 1978; Roma, Marlborough, 1976; Düsseldorf, Denise René-Hans Mayer, 1977; New York, Denise René, 1978; Monaco, Walter Storms, 1979; Taranto, Castello Aragonese, 1979; Milano, Grossetti, 1981, 1984; Monaco, Schissel, 1982; Arezzo, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, 1986; Roma, Banchi Nuoci, 1990; Padova, Fioretto, 1991; Bolzano, Museion, 1998; Treviso, L’Elefante, 2003).

Ha partecipato alla Biennale di Venezia (1966, 1970, con una sala personale, 1976, 1986, con una sala personale), alla Biennale di Parigi (1967), alla Biennale di San Paolo del Brasile (1971,1979), alla Quadriennale di Roma (1965, 1973, 1986, 1999), oltre che alle grandi mostre di Monaco (1965), Tokyo (1967), Rotterdam (1977), Londra (1982), Mosca (1989), Madrid e Barcellona (1990), Darmstadt (1990), Stoccolma (1991), Osaka (1995), Milano (2005).
Le sue opere sono nei più noti musei del mondo. Sculture monumentali sono presenti nei contesti urbani di Marino, Ostrava, Nürnberg, Roma, Taranto, Torricella, Mantova-Suzzara, Ozieri, Bari, Brufa, Mestre-Venezia, Paccioli, Ravenna, Fiumicino, Spoleto, Perugia.

MUSMA
Via San Giacomo - Matera
Orario: 10-20

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