Ex Macello
Padova
via Alvise Cornaro, 1/b(A fianco al Planetario)
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WEB
Ville Venete
dal 25/10/2001 al 6/1/2002

Segnalato da

STUDIO ESSECI




 
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25/10/2001

Ville Venete

Ex Macello, Padova

Le immagini delle piu' belle Ville Venete del territorio confrontate con quelle delle dimore patrizie, del Veneto e del Friuli. Alle foto d'autore degli interni e dei complessi architettonici e dei parchi fanno da contrapposto modelli lignei di alcune delle piu' belle dimore ideate da Palladio, Sansovino e altri dell'epoca. Postazioni multimediali consentono di visualizzare percorsi per epoca, autore ed area. In primo piano il tema della conservazione e del restauro del patrimonio artistico rappresentato dalle Ville Venete.


comunicato stampa

Le immagini delle più belle Ville Venete del territorio confrontate con quelle delle dimore patrizie, del Veneto e del Friuli. Alle foto d'autore degli interni e dei complessi architettonici e dei parchi fanno da contrapposto modelli lignei di alcune delle più belle dimore ideate da Palladio, Sansovino e altri dell'epoca. Postazioni multimediali consentono di visualizzare percorsi per epoca, autore ed area.

In primo piano il tema della conservazione e del restauro del patrimonio artistico rappresentato dalle Ville Venete con esempi dei più importanti fra gli interventi recenti promossi dall'Istituto Regionale per le Ville Venete.

50 anni di attività dell'Ente Ville Venete, ora Istituto Regionale Ville Venete per ridare dignità alle 4 mila e più "ville venete" disseminate nel Veneto e nel Friuli. Un intervento ciclopico per dimensioni, avviato nel dopoguerra quando il Veneto era tra le aree più depresse del Paese, l'emigrazione sembrava l'unico scampo all'indigenza diffusa e le ville, persa l'originaria funzione di luoghi per le villeggiature della nobiltà e della borghesia e di centri economici, venivano abbandonate o smembrate fra gli ex mezzadri. Poi l'impatto di un ambiente ancora agricolo con la nuova industrializzazione, l'inurbamento, l'incontrollata crescita di fabbriche, capannoni, case con l'ansia di cancellare la miseria d'un tempo più che di rispettare il territorio e le meravigliose testimonianze di una civiltà ormai dimenticata; infine il graduale recupero dell'importanza di ciò che è stata la storia e la necessità che "l'oggi" non cancelli o offenda "il ieri".

Tutto questo racconta l'ampia ed articolata mostra "Ville Venete: testimonianze di una civiltà tra conservazione e valorizzazione", che l'Istituto Regionale Ville Venete ed l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova propongono dal 26 ottobre al 30 dicembre 2001 nella Cattedrale dell'ex Macello (via Cornaro), un enorme spazio di archeologia industriale, attorniato da un vasto parco, posto all'interno della cinta muraria cinquecentesca di Padova, ma al contempo facilmente raggiungibile dall'uscita autostradale di Padova est.

Questa non è solo una mostra di splendide immagini fotografiche di architetture, giardini, interni firmati da Palladio, Scamozzi, Falconetto, Paolo Veronese, Giambattista Zelotti, dai Tiepolo, Jappelli o Bagnara, per citare solo alcuni dei grandi artisti che hanno contribuito a formare questo meraviglioso patrimonio veneto. E' anche una mostra su come, grazie anche a queste immagini, i veneti, l'Italia e poi il mondo siano stati sensibilizzati a scoprire prima l'esistenza, poi l'importanza delle ville venete e quindi a sostenere il processo di recupero e di valorizzazione di un patrimonio che non ha eguali al mondo.

Fu proprio con una mostra fotografica che, nel 1952, Giuseppe Mazzotti, affiancato dallo scrittore Giovanni Comisso e da Renato Cevese pose per la prima volta l'opinione pubblica e il mondo culturale italiano di fronte all'urgenza di non perdere per sempre il patrimonio culturale rappresentato dalle ville venete.

I pannelli fotografici di quella storica mostra hanno per anni viaggiato l'Italia e il mondo, catalizzando lo svilupparsi di un processo e di una presa di coscienza di cui oggi, mezzo secolo dopo, si ammirano i risultati. Dopo quella, periodicamente, altre campagne simili, hanno accompagnato il lavoro dell'Ente e del successivo Istituto Regionale, documentando ciò che veniva fatto e ciò che restava da fare per il restauro, ma anche per la valorizzazione di quel patrimonio. All'immagine di fiera decadenza delle prime immagini mazzottiane, si sono via via andate sovrapponendo immagini, questa volta a colori, di architetture rinate, di affreschi fatti rivivere, di interni in cui è tornato il soffio della vita, di giardini non più giungle o campi di grano.

Quelle immagini, le nuove forme di promozione come quella del Burchiello che scende il naviglio della Brenta, gli itinerari, le manifestazioni che via via le ville recuperate cominciavano ad ospitare, hanno fatto delle ville venete una delle maggiori attrattive turistiche del Veneto di oggi.

Di tutto questo impegno di interventi ma anche di comunicazione, da conto la grande mostra padovana, che diventa anche una mostra sui grandi fotografi, dallo stesso Mazzotti alla recente campagna sulle realizzazioni palladiane affidata a Pino Guidolotti, che si sono misurati con il non facile compito di riassumere per immagini lo spirito di ciascuna villa. Percorrere questa mostra è come percorrere l'intero territorio veneto e friulano, scoprendo come ogni località sia "improntata" intorno ad almeno una villa, e, insieme, percorrere l'ultimo mezzo secolo di storia di questi edifici e del territorio su cui sorgono. Osservare, via via, la loro rinascita ma anche come il mutare dell'ambiente abbia, in non pochi casi privato le ville restaurate di ciò che costituiva un elemento imprenscindibile, ovvero l'unità edificio-ambiente. Su questo si apre il nuovo fronte della battaglia per la salvaguardia delle ville: ridare dignità di contesto agli edifici rinati e ritrovati.

Accanto al singolare itinerario nei luoghi e nel tempo offerto dalla successione di mostre (presentate in sintesi molto suggestive) che in questo mezzo secolo hanno girato il mondo per far conoscere le Ville Venete a tutti, l'esposizione si sofferma su alcuni interventi di recupero e valorizzazione emblematici dell'attività dell'Istituto Regionale Ville Venete. "Isole informative" sono riservate al restauro di Villa Pojana a Pojana Maggiore (VI); al progetto di restauro per le "Foresterie Vecchie" di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD); al restauro del complesso cinquecentesco di Villa Venier Contarini di Mira (VE) e al restauro di Villa Garzoni Carraretto a Candiana (PD).

Postazioni multimediali sul programma informativo degli "Itinerari Palladiani" offrono informazioni, percorsi, spunti di visita per chi, oltre che ammirarle nelle gigantografie esposte nall'ex Macello, vuole andare a vedere da vicino ed entrare in queste affascinanti, testimonianze rinate della civiltà veneta.

Nella giornata di venerdì 26 ottobre, ai Musei Civici agli Eremitani, Sala del Romanino, alle ore 17.00, si terrà un incontro curato dall'Istituto Regionale Ville Venete per la presentazione dei volumi "Ville Venete: la Provincia di Padova" e "Ville Venete: bibliografia". Interverrà Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza.

Mostra curata dall'Istituto Regionale Ville Venete, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova.

Inaugurazione venerdì 26 ottobre ore 19

Orari: tutti i giorni escluso il lunedì 10-12.3, 16-19

Ingresso unico Lire 3.000 (euro 1,55)

Per informazioni 049.8204547. Sede tel. 049.8075426

Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo, tel. 049.663499, fax 049.655098

Padova, Sala Ex - Macello
Via A. Cornaro n. 1/B

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