Museo del Risorgimento e della Resistenza
Ferrara
C.so Ercole I d'Este, 19
0532 244949
WEB
Macabra
dal 27/10/2007 al 23/11/2007
mar-sab 9-13 e 15-18

Segnalato da

Centro di Documentazione Storica - R.Roda




 
calendario eventi  :: 




27/10/2007

Macabra

Museo del Risorgimento e della Resistenza, Ferrara

La mostra raccoglie oltre 34 opere tra dipinti, disegni, incisioni, sculture che vanno dalla seconda meta' dell'800 alla contemporaneita'. Tra gli artisti Raffaele Boschini, August Bromse, Mario De Maria, Michel Fingesten e altri.


comunicato stampa

Simbolismi ed espressionismi sulla soglia di Halloween

Le ragioni di una mostra fra arte, etnografia e storia delle mentalità

Il gusto macabro sviluppatosi nel Romanticismo travasò, ulteriormente esaltandosi, nel Simbolismo e poi si trasferì caricandosi di grottesco nell’Espressionismo e in particolare in quello di area tedesca. Ben lontani dall’essere morti e sepolti gli scheletri e i fantasmi simbolisti ed epressionisti sono oggi ritornati a popolare i sogni dark degli artisti New Symbolist. A volte si sono persino colorati delle provocazioni del Pop.

Simbolismi e espressionismi sulla soglia di Halloween può sembrare un sottotitolo azzardato, ma pure ironico, se si pensa che questa esposizione viene aperta in prossimità della festa di Halloween, che coincide con Ognissanti e con le tradizionali festività italiane dei morti. In realtà il sottotitolo cerca di definire un legame poco considerato che trova ragione nella storia delle mentalità.

Importata negli Stati Uniti dagli immigrati irlandesi e scozzesi attorno alla metà dell’800, la festa ha poi iniziato ad affermarsi anche al di fuori delle originarie minoranze, fra gli ultimi decenni del XIX secolo e i primi del XX. In questo periodo si sono definite in America in senso più standardizzato e consumistico le panoplie della festa, le maschere, i travestimenti e i simboli macabri, le “diablerie”: teschi, pipistrelli, fantasmi, gatti neri, ecc. Ma questo stesso periodo è anche quello in cui è dilagato il gusto Simbolista con le sue immagine macabre, magiche, esoteriche, che si diffusero nell’arte di tutta Europa e anche d’ America. Non stiamo sostenendo un legame diretto fra lo sviluppo dei simboli della festa di Halloween e il Simbolismo, ma quest’ultimo come noto non fu uno stile pittorico quanto piuttosto un modo di sentire.

Lo sviluppo di Halloween fu possibile perché da un lato si innestava su tradizioni popolari (il culto autunnale dei morti) comuni a molti gruppi etnici di provenienza europea, dall’altro era in sintonia con questo nuovo modo di sentire “simbolista” che andava affascinando le élite. Alla vigilia della prima guerra mondiale i festeggiamenti di Halloween avevano già fatto il loro ingresso nel calendario mondano delle élite statunitensi e conosciuto i fasti della Belle Époque d’Oltreoceano.

Il Simbolismo, con le sue ossessioni e insane paure, cosi come la disimpegnata incoscienza trasgressiva della Belle Époque parvero presagire, seppur in maniera apparentemente antitetica, la catastrofe verso cui erano incamminate le nazioni occidentali. L’esercito di scheletri dei simbolisti anticipò quello del primo conflitto mondiale ma non scomparve nel fango delle trincee: esondò nell’Espressionismo post-bellico tingendosi di grottesco. Un grottesco capace di suscitare solo sorrisi amari. In quel momento, infatti, gli scheletri avevano cominciato a lasciare gli studi degli artisti per ornare, con nuove funzioni simboliche, le divise dei fascismi che, in adoratio mortis, stavano marciando in tutta Europa. La seconda apocalisse, come si sa, fu più atroce della prima.

La mostra Macabra raccoglie in parete oltre 34 opere originali, di assoluti maestri, dipinti, disegni, incisioni, sculture ascrivibili ad un periodo che va dalla seconda metà dell’800 alla contemporaneità attraversando due conflitti mondiali. Un modo insolito per riflettere, con la complicità dell’arte, su come l’approdo all’attuale moda di Halloween non possa essere pensato semplicemente come una fruizione culturale di ritorno, una iniezione di “cultura americana”, ma abbia percorso strade tortuose che toccano inaspettatamente anche alcuni nostri passati, magari poco conosciuti.

Artisti presenti in mostra
Storicizzati: Raffaele Boschini, August Brömse, Mario De Maria, Michel Fingesten, Vitezslav Fleissig, Alberto Helios Gagliardo, Horatio Gaigher, Gertrude Hozatko-Mediz, Max Klinger, Alfred Kubin, Ottokar von Landwer-Pragenau, Louis Legrand, Alberto Martini, Franco Morelli, Jindrich Pilecek Ferdinando Tacconi, Enrico Vannuccini, Dario Wolf e altri.
Contemporanei: Benedetta Bonichi, Corrado Bonomi, Aldo di Gennaro, Ivan Miladinovich, Enric Badia Romero, Rudolf Španzel e altri.

Immagine di Horatio Gaigher

Museo del Risorgimento e della Resistenza
C.so Ercole I d'Este, 19 Ferrara
dal 28 ottobre al 24 novembre 2007
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [3]
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