Museo di Roma in Trastevere
Roma
piazza Sant'Egidio, 1
06 5816563 FAX 06 5884165
WEB
Immagini e Arte d'Africa
dal 5/11/2001 al 9/12/2001
06 5816563 FAX 06 5884165

Segnalato da

daniela ruzzenenti




 
calendario eventi  :: 




5/11/2001

Immagini e Arte d'Africa

Museo di Roma in Trastevere, Roma

Nell'ambito della mostra "Immagini e Arte d'Africa" in corso dal 13 ottobre, conferenza su "Il segno e la forma: arte tradizionale africana" (Egidio Cossa, antropologo al Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini").


comunicato stampa

Organizzata dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.

La mostra nasce dall'incontro di tre persone di cultura, legate tra loro dal comune interesse per l'Africa, e dunque meta prediletta di molti viaggi. L'evento si propone di evidenziare tre diversi modi di rappresentare alcuni aspetti della vita, della cultura e dell'arte africana, attraverso circa 150 fotografie, a colori e in bianco e nero, e 23 sculture lignee, senza tuttavia avere la pretesa di essere esaustivo.
Sono tre diversi punti di vista: quello prevalentemente estetico della viaggiatrice e fotografa dilettante Laura Sonnino Jannelli; quello di Errico Orsi, chirurgo ed esperto di cooperazione, le cui fotografie sono il mezzo per far conoscere storie locali in trasformazione; quello legato al collezionismo di arte africana in occidente di Chantal Dandrieu.

Immagini d'Africa
Laura Sonnino Jannelli, nata a Roma nel 1919, laureata in Lettere, ha iniziato a viaggiare in diversi paesi del mondo, e a fotografare, alla fine degli anni '70. In particolare, ha visitato una quindicina di paesi africani. Né etnologa né fotografa professionista, è riuscita a evitare un troppo facile e troppo abituale "sensazionalismo primitivista" e ha saputo cogliere con occhio attento e grande naturalezza aspetti che rappresentano l'Africa tradizionale quotidiana e laboriosa, un'Africa dalle variegate realtà umane, ambientali e culturali. Nel corso degli anni ha costituito un Archivio fotografico di notevole spessore documentario.
Errico Orsi, chirurgo romano con esperienze di cooperazione in Africa, ha conosciuto gli orrori e la ferocia della guerra, ma anche il coraggio della gente, la determinazione a resistere per esistere, ad affabulare per radicare la propria storia. Il suo interesse per il continente africano nasce in famiglia, attraverso i racconti dei numerosi viaggi paterni, compiuti per lavoro. Nel 1992 parte per l'Angola, in qualità di chirurgo. A questo primo viaggio ne seguiranno molti altri in Mozambico, Senegal, Mali, Burkina Faso, Algeria. Dai suoi viaggi in Africa, compiuti in parte per lavoro in parte per interesse personale, riporta una ingente documentazione fotografica, prevalentemente in bianco e nero. I soggetti delle sue immagini sono il risultato di un rapporto diretto con le popolazioni locali, con le quali instaura rapporti duraturi e di amicizia. Le fotografie che compaiono in mostra sono il risultato di una selezione del suo lavoro fotografico che egli cura personalmente in tutte le fasi, dalla ripresa alla stampa, ponendo al centro del suo discorso espressivo le suggestioni dei contrasti di luce ed ombra.

Arte d'Africa
Chantal Dandrieu, curatrice responsabile della sezione artistica - assieme alla consulenza scientifica di Egidio Cossa del Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini" di Roma, di Toni Maraini, storica dell'Arte e di Paolo Palmieri, antropologo dell'Università di Padova - si dedica da anni a promuovere l'arte africana.
La mostra presenta una selezione significativa di sculture, prevalentemente lignee, di varie aree geografiche, dando una particolare importanza, nella scelta, alla loro qualità estetica.
La selezione comprende maschere, figure rituali e alcuni oggetti d'uso tradizionale di particolare interesse. La qualità della patina ne testimonia l'antichità e l'autenticità; le policromie, il bianco caolino, il blu indaco o il rosso ocra esaltano il valore estetico della scultura. Le maschere vengono utilizzate nelle danze cerimoniali legate agli avvenimenti che marcano la vita della comunità: cerimonie di iniziazione, feste agrarie, matrimoni o riti legati al culto degli antenati.
Maschili o femminili le figure, rappresentazione degli antenati, sono o asilo temporaneo per lo spirito del defunto, o immagini commemorative o raffigurazioni di una divinità alla quale si indirizzano preghiere e sacrifici.
Le culture rappresentate sono quelle del Mali, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Liberia, Ghana, Nigeria, Cameroun e Repubblica Democratica del Congo.

L'iniziativa si propone un duplice scopo: offrire un omaggio della città di Roma alla cultura e all'arte africana; e coinvolgere e collaborare con alcune comunità africane a Roma affinché la mostra diventi una preziosa occasione per riflettere sul rapporto, non solo complesso e problematico, ma anche fecondo e ricco di stimoli che lega la città alle comunità africane che vi risiedono.
A tal fine è stato organizzato un ciclo di conferenze che si articoleranno durante il periodo della mostra.

La mostra è accompagnata da un Catalogo per le Edizioni Gangemi con testi di Toni Maraini, Egidio Cossa, Giovanna Antongini e Tito Spini, che sarà in vendita in mostra a £ 36.000

Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 chiuso lunedì
Costo del biglietto: intero £ 5.000 ridotto £ 3.000

Per informazioni:
Mostre e manifestazioni culturali, Museo di Roma in Trastevere, tel. 065813717 fax 065884165
Ufficio Stampa:
Daniela Ruzzenenti, tel. 066877603 fax 066874386


Calendario delle conferenze
Sala Multimediale, Museo di Roma in Trastevere, ore 17

martedì 16 ottobre: Culture orale e materialità della cultura ( Alessandro Portelli, docente di Letteratura americana presso l'università degli Studi di Roma "La Sapienza")

giovedì 18 ottobre: Corpi trasformati e scritture del mondo: per un approccio antropologico all'arte della decorazione (Donatella Saviola, antropologa al Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L: Pigorini")

martedì 23 ottobre: Il Cinema africano, strumento di prosecuzione della tradizione orale e testimone critico del passato (Goodwin Chukwu, Ass. Baobab, esperto di cinema africano)

martedì 6 novembre: Il segno e la forma: arte tradizionale africana (Egidio Cossa, antropologo al Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini")

martedì 13 novembre: L'immigrazione africana a Roma: una risorsa culturale ed economica (Maria De Lourdes Jesus, giornalista Rai)

martedì 20 novembre:Importanza della musica e della danza nella vita degli Africani (Stephen Emejuru, mediatore culturale, coreografo e musicista)

martedì 27 novembre: Influenze dell'arte africana, dalla fine dell'800 ad oggi, nell'arte europea (Toni Maraini, storica dell'arte e scrittirice)

martedì 4 dicembre: La tradizione orale come fonte della storia dell'africa (Padre Ballog, esperto di tradizione orale africana)






IL PROGRAMMA DELLA PROIEZIONE DEI FILM AFRICANI

Prima proiezione Martedì, 30 Ottobre 2001, ore 16.30
Titolo del film WEND KUUNI (Il dono di Dio)
Del regista Gaston Gaborè (Burkina Faso, 1982)

È la storia del figlio di una vedova che rimane muto per il trauma subito alla morte della madre, accusata di stregoneria. Raccolto da un passante, viene adottato da una nuova famiglia che riconosce in lui "il dono di Dio".
Ambientato in epoca precoloniale "quando il bianco non aveva ancora calpestato il suolo dei Mossi"; il film ha il largo respiro epico dei racconti ancestrali.
Durata del film 75 minuti.


Seconda proiezione Venerdì, 9 Novembre, ore 16.30
Titolo del film LE MEDECIN DE GAFIRÈ (Il medico di Gafirè)
Del regista Mustafà Diop (Niger, 1983)

Tornato dopo gli studi in Europa nella nativa Africa, il giovane medico Karunga deve scontrarsi con un vecchio guaritore che gode di un grande prestigio presso la popolazione. Dopo vari anni di umiliazioni e periodi di crisi, il giovane medico rivede la sua posizione nei confronti dello stregone e lo segue come un discepolo.
Dopo lunghi anni di armonia e pace, lo scontro finale tra i due protagonisti.
Durata del film 100 minuti.


Terza proiezione Mercoledì, 14 Novembre, ore 16.30
Titolo del film YEELEN (La luce)
Del regista Souleymane Cissé (Mali, 1989)

La trama del film "Yeelen" è la storia di un viaggio attraverso la magia, l'affascinante percorso per impossessarsi delle chiavi del sapere. Ed è in questo addentrarsi nella ricerca dei poteri soprannaturali che si svolge la straordinaria storia di Niamankoro (il protagonista) attraverso le tradizioni millenarie del Mali.
Film di alta qualità, è l'unico dei tre con sottotitoli.
Durata del film 110 minuti.


Per informazioni:

Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1/b, Roma
tel. 065813717 fax 065884165

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