Palazzo dell'Informazione
Roma
piazza Mastai, 9

Ugo Ferrero
dal 14/11/2007 al 24/11/2007
11-20
06 58071

Segnalato da

Letizia Bied



approfondimenti

Ugo Ferrero
Maurizio Papiri



 
calendario eventi  :: 




14/11/2007

Ugo Ferrero

Palazzo dell'Informazione, Roma

Biografismi. Sculture in terracotta, raku e bronzo. L'artista cerca di legare il nostro presente a figure della poesia, dell'arte, della cultura, scoprendo i lati nascosti di personaggi visionari come Pier Paolo Pasolini, Susan Sontag o Francis Bacon.


comunicato stampa

A cura di Maurizio Papiri

La mostra “Biografismi di Ugo Ferrero”, che si svolgerà a Roma dal 15 al 25 novembre presso il Palazzo dell’Informazione è curata dal Prof. Maurizio Papiri,che sin dagli anni 90 ha seguito il lavoro e la produzione dell’artista. Maurizio Papiri, Docente di Design e Storia dell’Arte famoso per i numerosi ambiziosissimi progetti realizzati in giro per il mondo, gli Hotels Exedra, Hassler, Parco dei Principi a Roma, l’Hotel Ritz ed il Meurice a Parigi, le case di Jack Nicholson a Los Angeles e l’Aga Khan a Parig etc, anche in occasione di questa personale ha spinto Ugo Ferrero a presentare i suoi dieci anni di lavoro e le ultime opere create.
La mostra ha come proprio filo conduttore un concetto molto semplice: legare il nostro presente, personale e collettivo, a figure della poesia, dell’arte, della cultura, che hanno in comune con l’artista delle “coincidenze”, delle sovrapposizioni emotive, intuitive, poetiche.

Ed è proprio facendo riferimento a queste figure che si sono sviluppati alcuni dei progetti presentati: un omaggio ai Poeti Maledetti che tanta influenza hanno avuto ed hanno, ancora, nella vita quotidiana e culturale del pianeta; a personalità come Pasolini o Alfonso Gatto, Francis Bacon o Alda Merini, Susan Sontag o Olympe de Gouges. Lo sguardo dell’autore gira nella vita privata di questi “visionari illuminati”, ne va a scoprire le pieghe nascoste, quelle pieghe dalle quali è nata la loro forte espressione poetica e la capacità di incidere, a volte loro malgrado, sulla cultura presente.

In questa ricerca si inseriscono temi più strettamente personali ma ugualmente condivisi, che fanno direttamente riferimento ad alcune domande che ognuno di noi si pone: “Ciò che non sapremo mai di noi stessi”, “Duplice tramonto”, “L’ultimo volo, ovvero elogio all’autodeterminazione” ed altre opere apparentemente più intime ma che fanno parte della memoria e dell’esistenza collettiva.

Le sculture sono realizzate prediligendo alcuni materiali: la terracotta, il raku ed il bronzo, tutti elementi “antichi”, primordiali, ricchi di passato e di attributi simbolici; tutti elementi in cui il contatto fisico e visivo avviene in maniera forte, diretta, esplicita. Alcune opere hanno poi, come sfondo, una sorta di rotolo del cantastorie dipinto ad olio, una quinta del teatro della memoria, del ricordo, delle domande senza risposte, alle quali sono legate da un filo rosso. “Biografismi”, quindi, vuole rappresentare il senso reale del nostro “esserci”, la possibilità di rintracciare radici e assonanze, stimoli e scoperte, quel filo rosso che ci lega costantemente a chi abbiamo vicino o che è passato prima di noi.

Immagine: Ciò che non sapremo mai di noi stessi. Trittico in bronzo

Inaugurazione ore 19

Palazzo dell'Informazione
Piazza Mastai, 9 - Roma
Orario: 11-20
Ingresso libero

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