National Center for Contemporary arts NCCA
Moscow
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Il Terzo Paradiso
dal 18/11/2007 al 15/12/2007
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Segnalato da

RAM radioartemobile


approfondimenti

Michelangelo Pistoletto



 
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18/11/2007

Il Terzo Paradiso

National Center for Contemporary arts NCCA, Moscow

Michelangelo Pistoletto - Gianna Nannini. L'installazione parte dal Nuovo segno d'Infinito che si dimostra il centro concettuale della mostra e si dilata su tutto lo spazio espositivo su grandi lastre di alluminio che muovono quel segno in una ripetizione infinita. Oltre alle opere specchianti, e' esposta l'Orchestra di stracci di Pistoletto e una scultura vocale della Nannini.


comunicato stampa

Il National Centre for Contemporary Arts di Mosca presenta Il Terzo Paradiso. L’installazione/evento coinvolge due dei principali protagonisti della cultura italiana e internazionale: Michelangelo Pistoletto e Gianna Nannini.

Il Terzo Paradiso ha conosciuto già diverse edizioni: ha toccato la Fondazione Orestiadi a Tunisi; a San Servolo, Venezia, durante l’edizione 2005 della Biennale di Venezia a cura di Achille Bonito Oliva; e a Milano presso bunKerart a cura di RAM radioartemobile.

In questa nuova edizione, Il Terzo Paradiso si propone con un evidente ampliamento rispetto alle edizioni precedenti. L'installazione parte dal Nuovo segno d’Infinito che si dimostra il centro concettuale della mostra e si dilata su tutto lo spazio espositivo su grandi lastre di alluminio che muovono quel segno in una ripetizione infinita.

Oltre alle opere specchianti, l’installazione comprende l'Orchestra di stracci di Pistoletto -che si richiama ad un’opera che l’artista ha realizzato nel 1968- e una “scultura vocale” di Gianna Nannini dal titolo Mama che si propone come collante sonoro di tutta l’installazione nel fondersi con i vapori dei bollitori proposti dall’Orchestra degli stracci, arricchendo l’Opera di valori simbolici e estetici.

La novità più significativa di questa edizione moscovita è nella presenza dei Testimoni: un numero di personalità della cultura, della scienza, dell’arte sono chiamati a fornire la loro adesione consapevole e a dilatare il cerchio della condivisione che scaturisce dalla vibrazione del Terzo Paradiso accentuandone l’eterodossia.

La mostra è realizzata dal National Centre for Contemporary Arts di Mosca e da RAM (Roma), e curata da Angelo Capasso per RAM (www.radioartemobile.it).

La mostra è stata realizzata con il supporto dell’ Istituto Italiano di Cultura a Mosca.

Per l’occasione il National Centre for Contemporary Arts di Mosca ha pubblicato un catalogo (curato da Irina Gorlova) con i testi di: Leonid Bazhanov, Achille Bonito Oliva, Angelo Capasso, Margherita Hack, Boris Yuhananov, Alberto Di Mauro, Viktor Misiano, Gianna Nannini, Vitali Patsukov, Elena Petrovskaja, Bruno Racine.

Sul Terzo Paradiso scrive Michelangelo Pistoletto:

“Ho tracciato sulla sabbia il nuovo segno d'infinito che sostituisce il simbolo tradizionale formato da una linea continua che si interseca descrivendo due anse. Il nuovo segno incrocia la linea due volte formando non più soltanto due ma tre cerchi. Quello centrale descrive un ventre gravido, prodotto dall'accoppiamento dei due cerchi che costituivano il vecchio simbolo. Questo ventre rappresenta la generazione del Terzo Paradiso. Cos'è il Terzo Paradiso? È l'accoppiamento fertile tra il primo e il secondo paradiso. Il primo è il Paradiso Terrestre, che precede il morso della mela. È il paradiso naturale dove tutto è regolato dall'intelligenza della natura. Il secondo è il Paradiso Artificiale, quello sviluppato dall'intelligenza umana attraverso un processo lentissimo che ha raggiunto nel corso degli ultimi due secoli una dimensione sempre più vasta ed esclusiva. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che continua a crescere deteriorando e inquinando in modo sempre più drastico il pianeta naturale. Il pericolo di una sempre più imminente tragica collisione fra queste due sfere è ormai annunciato in ogni modo. Ed è per evitare di proseguire verso questo catastrofico avvenimento che si deve concepire il progetto globale che chiamo Terzo Paradiso. (...) Il riferimento biblico non ha finalità religiose ma è assunto come messaggio per dare senso e forza al concetto di trasformazione sociale responsabile e motivare un grande ideale che unisce in un solo impegno l'arte, la scienza, l'economia, la spiritualità e la politica.” (Michelangelo Pistoletto)

Note biografiche:
Michelangelo Pistoletto è nato a Biella nel 1933 dove vive e lavora. Pistoletto è iniziato alla pratica artistica dal padre, pittore e restauratore. Nella sua personale del 1962 allestita a Torino, perfeziona la serie Quadri Specchianti, che lo impone come uno dei maggiori protagonisti della scena internazionale dell’arte.
Specchio, Riflessione, Rispecchiamento, diventano i termini di una cifra stilistica che connota l’artista, nello stesso momento in cui procede alla definizione di une prospettiva retrovisiva che include nel quadro della spettatore e introduce la dimensione attiva del tempo; autore e fruitore agiscono nello stesso spazio scenico, innescando un rapporto e complicità.

Con le opere “Plexiglass” del 1964, l’artista stabilisce, anche teoricamente, le permesse dell’arte concettuale.
Nel 1966, la serie di lavori intitolati “oggetti in meno” lo affiancano all’elaborazione teorica dell’ Arte Povera, fra i più importanti e vitali movimenti artistici del secolo. Premi, riconoscimenti, cattedre universitarie, da New York (dove ha esposto la celebre installazione dedicata alla natività nel 1981) a Kassel, da Monaco a Inezia, testimoniano dell’ importanza di Pistoletto nell’arte contemporanea, dell’inesauribile vena creatrice e della della rigorosa determinazione a porre l’impegno etico- estetico al centro della sua ricerca.

Gianna Nannini è nata a Siena nella contrada dell’Oca.

Dopo un anno dall’uscita, il suo album “Grazie” non accenna a diminuire il grande successo di vendite e di critica, specie con il singolo trainante “Sei nell’anima”, imponendo l’artista come la vera, sola rockstar nostrana.
Gianna Nannini ha inanellato una serie lunghissima di successi radiofonici, a partire dal primo del 1979 “America”, seguito dall’ album “California”, in cui affermò con perentorietà il suo stile a metà tra le suggestioni punk e l’originale approccio grintoso alla raffinatezza melodica. Non nuova a collaborazioni e contaminazioni ha saputo sopravivvere alle banalizzazioni del mainstream, insistendo sempre in una ricerca che se ha la fortuna di non spaventare i fan, non cede alle tentazioni di rifarsi il verso.

La riproposta di “Amandoti” dal repertorio di Giovanni Lindo Ferretti è davvero una perla, come il titolo dell’album che la contiene, mentre recente è la collaborazione con la scrittrice Isabella Santacroce. Aveva già lavorato insieme ad un Michelangelo, si tratta di Antonioni, che diresse nel 1984 il videoclip di un altro suo hit, “Fotoromanza”.

Inaugurazione: 19 novembre 2007

National Center for Contemporary arts NCCA
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