Fondazione di Ca' la Ghironda
Zola Predosa (BO)
via Leonardo Da Vinci, 19 (Ponte Ronca)
051 757419 FAX 051 6160119
WEB
Lamberto Caravita
dal 24/11/2007 al 14/12/2007
inaugurazione ore 16

Segnalato da

Lamberto Caravita



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Lamberto Caravita



 
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24/11/2007

Lamberto Caravita

Fondazione di Ca' la Ghironda, Zola Predosa (BO)

Arte e Natura. Un'indagine sul mondo animale e naturale; tutte le opere esposte sono realizzate con l'antica tecnica pirografica che contraddistingue il lavoro dell'artista. A cura di Giorgio Celli.


comunicato stampa

A cura di Giorgio Celli

La mostra che si inaugura il 25 novembre, presentata dal Dott.Giorgio Celli, ospita una selezione dei lavori di Lamberto Caravita dal 2000 ad oggi la cui poetica pone al centro un'indagine sul mondo animale e naturale; tutte le opere esposte sono realizzate con l’antica tecnica pirografica che contraddistingue il lavoro dell’artista.

Ca' la Ghironda è un' Area Museale che ha la sua sede a Ponte Ronca di Zola Predosa, nell'interland metropolitano diBologna da cui dista dieci chilometri, ed ospita una collezione d'arte moderna e contemporanea di Pittura e di Scultura. Il parco, che comprende una ''Petite'' e ''Grande Promenade'', si distende in una vasta area verde di 10 ettari.

Il fuoco, uno dei quattro elementi dei presocratici, è quello prometeico per eccellenza. Il fuoco si erge come una barriera ontologica, tra l’animale, che lo teme e lo subisce, e l’uomo, che lo alimenta e lo signoreggia. Ha scritto Edgarde Morin che l’uomo preistorico, inventando il fuoco, ha difeso con i roghi il suo accampamento e ha cominciato, emancipato dalla paura delle belve, a dormire più profondamente, e in questo sonno da abisso sono venuti ben presto i sogni. Per cui se il fuoco è il signore dei sogni, Lamberto Caravita lo ha messo al proprio servizio e, come un alchimista del nostro tempo, ha fatto ricorso a una tecnica fondata sul fuoco, la pirografia, rendendo visibili i suoi miraggi estetici.

Questa tecnica, praticata su legno, che non consente errori, è rara, ed il Caravita è il primo artista in cui mi sono imbattuto che l’adoperi, ottenendo risultati di una sorprendente bellezza. Sembra quasi un paradosso che, se gli animali temono il fuoco, sia proprio il fuoco il mezzo con il quale Caravita rappresenta i suoi animali. Oppure le sue piante, che costituiscono un erbario onirico, destinato a un misterioso museo, dove il demonio si sia esercitato con le fiamme dell’inferno a simulare la creazione.

Ma non solo le piante e gli animali costituiscono per Caravita dei modelli da pirografare: in accordo con Roger Caillois, egli scopre nei minerali una recondita bellezza, quelle geometrie nascoste del mondo che Galileo ha teorizzato e che i cubisti hanno tentato di rendere in pittura. C’è in Caravita, inoltre, un desiderio di salvaguardare la natura con la pittura: i suoi ritratti di animali visti come bersaglio, sono un invito, non a sostituire il fucile con la macchina fotografica, ma a sedare la nostra aggressività colpendo le loro immagini, magari con delle freccette. L’uomo preistorico colpiva il bisonte dipinto come anticipazione magica per abbattere quello reale, Caravita, in tempi di ecocidio, ci suggerisce di colpire soltanto l’immagine.

Inaugurazione ore 16

Centro Museale Ca' La Ghironda
Via Leonardo Da Vinci, 19 (Ponte Ronca) - Zola Predosa (BO)
Ingresso libero

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