Galleria Salvatore + Caroline Ala
Milano
via Monte di Pieta', 1
02 8900901 FAX 02 86467384

Mario Merz
dal 29/11/2007 al 25/1/2008
mar-sab 10-19

Segnalato da

Galleria Ala



approfondimenti

Mario Merz



 
calendario eventi  :: 




29/11/2007

Mario Merz

Galleria Salvatore + Caroline Ala, Milano

La pittura e' lunga e veloce. In galleria ritorna l'installazione dell'artista esposta per la prima volta, quasi 30 anni fa, nella prima sede della Galleria Ala. Un progetto a misura di museo, costituita da un tavolo a spirale di oltre 7 metri di diametro, lastricato di pietre e coperto di fascine, e da 3 dipinti su juta, il maggiore dei quali lungo oltre 10 metri.


comunicato stampa

Una straordinaria installazione di Mario Merz dal titolo La pittura è lunga e veloce (1980) sarà nuovamente visibile a Milano, la città dove nacque il celebre protagonista di molte esperienze avanzate dell'arte della seconda parte del XX secolo, che fu attivo fino al 2003. L'opera verrà esposta nella centralissima Galleria Salvatore + Caroline Ala dal 1° dicembre 2007 al 26 gennaio 2008. La presenza attigua di alcuni altri pezzi di non minore valore storico consentirà di avere una visione ancora più ampia dello spirito vitale delle idee e le materie create dall'artista.

"Non c'è un creatore altrettanto prolifico dopo il più longevo Picasso", dice oggi lo storico dell'arte Tommaso Trini che fu testimone di Merz in numerose evenienze. "Lui ha elevato le moderne tecniche di assemblaggio a sistema biologico di elementi prossimi ai modelli evoluzionistici, nel '68 ha incentrato nella figura egemone dell'igloo sia la volta di una cupola che quella dell'uovo in un solo tratto dalla preistoria alle cattedrali, nel '70 ha trasmesso l'energia del vivente organico nell'inorganico inerte mediante il neon. Quindi ha articolato la serie numerica di Fibonacci per insufflare negli artifici linguistici la stessa misura di crescita e proliferazione che vige nelle forme auree della natura, concependo non solo una Casa di Fibonacci ma anche una diversa tettonica della Terra, i cui piani in pietra lui ha posto all'altezza delle mani dell'homo faber e non dei suoi piedi. E infine si è disteso sui fiumi del tempo attraverso la luce, le trasparenze dei vetri infranti, la memoria della cera, il moto dei dipinti rutilanti, il taglio delle fascine. Una meravigliante manualità. Le sue nuove idee, Merz le ha pervase nell'arte di oggi con mente vorace e dita di seta."

Quasi trent'anni fa, nella prima sede della Galleria Ala in via Mameli 3 a Milano, Mario Merz allestì dunque un'installazione a misura di un museo, costituita da un tavolo a spirale di oltre sette metri di diametro, lastricato di pietre e coperto di fascine, nonché da tre dipinti su juta, il maggiore dei quali lungo oltre dieci metri. Quel mondo, preistorico in apparenza e futuribile nella sostanza, fondò una serie di Terre di Merz dalla superficie rialzata e dal moto di crescita a spirale, percorse da mufloni appena graffiti ma già folti di velli proliferanti, che riuniranno da allora ambiente e pittura e performance in strepitose mostre internazionali. Tale installazione fu esposta in seguito alla Kunsthaus di Zurigo e nella mostra sull'arte italiana al Guggenheim di New York, il museo che ha consacrato il lavoro di Merz. Oggi, torna alla luce tale e quale, scortata dai numeri Fibonacci.

Inaugurazione venerdì 30 novembre dalle 18 alle 21

Galleria Salvatore + Caroline Ala
Via Monte di Pietà 1, Milano
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [50]
Gunther Forg
dal 1/12/2010 al 11/2/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede