Yvonne Artecontemporanea
Vicenza
via Contra' Porti, 21
393 9060790 FAX
WEB
Antonio Pedretti
dal 28/11/2007 al 21/12/2007
393 9060790
WEB
Segnalato da

Yvonne Pugliese



approfondimenti

Antonio Pedretti



 
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28/11/2007

Antonio Pedretti

Yvonne Artecontemporanea, Vicenza

Segni di passaggi. Tele recenti. Naturalismo o astrattismo, realismo o sperimentazione: la soluzione al dilemma della pittura dalle avanguardie in poi si trova tra le pennellate dell'artista.


comunicato stampa

In mostra le ultimissime creazioni del maestro, preziosi traguardi di un percorso a doppio senso. Naturalismo o astrattismo, realismo o sperimentazione: la soluzione al dilemma della pittura dalle avanguardie in poi si trova tra le pennellate vive e i colpi di spatola di Antonio Pedretti. La sua soluzione non è l’opposizione delle due ma l’unione, in linea con quella tradizione artistica che da Cézanne scopre il legame indissolubile tra le due anime della pittura. Pedretti trova nel macero della palude la rappresentazione di un mondo che gli appartiene totalmente, quel mondo proprio di una terra di confine dove tutto passa, scorre via, senza lasciare nulla di stabile ma solo segni di un passaggio.

Per introdurre la mostra, durante il vernissage Roberta Cortese leggerà Antonio Pedretti. Segni di passaggi, Lettura fuori scena su testi di Elena Pugliese.

Antonio Pedretti (1950) sta toccando ora un punto di alta maturità artistica. Nato a Gavirate, provincia di Varese, la sua formazione avviene alla scuola di pittura del Castello Sforzesco a Milano. All’età di sedici anni ha già allestito la sua prima mostra personale alla Galleria Ca’ Vegia di Varese, con opere figurative realizzate a spatola con una precoce abilità tecnica. Presto arriva anche il successo all’estero, quando espone alla Galerie L’Angle aigu di Bruxelles, nel 1972, è Renato Guttuso a presentarlo.

La metà degli anni Settanta segna per l’artista un momento di ripensamento. Durante un’ appartata fase di sperimentazione concepisce una serie di immagini marine ‘informali’ su fogli di pvc o di plexiglass, opere dall’importante consistenza materica. E’ il gesto, alla maniera di Pollock, il vero protagonista, ma un gesto ampio e disteso che libera la luminosità della materia pittorica e disegna trame allusive.

Dall’unione di queste due anime, figurativa e astratta, accademica e avanguardistica, nascono i più alti risultati pittorici di Pedretti. Dalla metà degli anni ’80, ritorna in una certa misura a quel senso della natura delle origini, rivisitata dalla gestualità informale, focalizzando la sua attenzione sull’uso delle scansioni cromatiche, sui giochi chiaroscurali e sulla materia, sempre più solida e spessa.

Ormai il suo talento è già stato ammirato e riconosciuto in tutta Italia, espone a Roma, Milano, Bologna, Genova ed è presente alle principali fiere d’arte nazionali come Miart a Milano e Arte Fiera a Bologna. Nel 1998 approda al TIAS, International Art Show di Tokyo e tra il 2001 e il 2002 la sua mostra Azzurro Amazzonia ha fatto il giro delle principali capitali dell’America Latina, Rio de Janeiro, Brasilia, Buenos Aires, Lima, Santiago del Cile.

Inaugurazione 29 novembre ore 18.30

Yvonne Artecontemporanea - Artsinergy
Contra' Porti, 21 - Vicenza
Ingresso libero

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