Galleria S.A.L.E.S.
Roma
via dei Querceti, 4
06 77591122 FAX 06 77254794
WEB
Grazia Toderi
dal 1/12/2007 al 25/1/2008
martedi' - sabato 15.30-19.30

Segnalato da

Galleria Sales



approfondimenti

Grazia Toderi



 
calendario eventi  :: 




1/12/2007

Grazia Toderi

Galleria S.A.L.E.S., Roma

Il colore rosso che la Toderi ha creato da forma al paesaggio urbano e alla metafora di una citta'-orchestra, dove si intuisce la grana intermittente di una moltitudine di voci. La citta' e' "figura - firma" della dialettica tra spazio terreste e sconfinamento siderale, tra gravita' scientifica e percezione emotiva. Il rapporto di comunicazione tra cielo e terra e' un tema costante nell'opera dell'artista.


comunicato stampa

Nell'opera della Toderi, Roma è brulicante di luci, è vista da diversi punti alti sul cuore della città stessa e anche dalle sue vicinanze. L’immagine, avvolta da “un’anello”, evoca un confine simile a quello del globo e ci ripropone lo scambio tra terra e cielo, che percepiamo quotidianamente dalle nostre finestre.

Il titolo “Rosso” in questo caso diventa sintesi magnifica della passione per lo sconfinamento e per il sentimento della gravità. Come scrive Francesca Pasini: “definisce un colore reale e concettuale: corrisponde alla tonalità irradiata dalle lampade ai vapori di sodio che illuminano le strade di notte, che si forma con la luce, la temperatura dell’aria e le trasparenze del cielo. Per quanto riguarda il significato concettuale: il rosso è simbolo di energia positiva o negativa (diventare rossi per l’emozione o la rabbia); ricorda il fuoco, il sangue, la lotta, ma anche il sole al tramonto.”
Il colore che la Toderi ha creato dà forma al paesaggio urbano e alla metafora di una città-orchestra, dove si intuisce la grana intermittente di una moltitudine di voci, che ci riporta al brusio degli accordi prima che inizi la musica e la recitazione nei teatri, soggetto caro alla Toderi. L’elemento acustico, come afferma Laura Cherubini, è importante nella produzione di Grazia Toderi. Il sonoro di questi luoghi di naturale aggregazione (poichè l’uomo è un’animale sociale) sottolinea il desiderio di spartire le emozioni della vita privata (la città). Rumori corali ad emanazione collettiva, che spontaneamente si innescano e che sarebbe difficile attribuire individualmente.

La città è “figura – firma” della dialettica tra spazio terreste e sconfinamento siderale, tra gravità scientifica e percezione emotiva. Il rapporto di comunicazione tra cielo e terra è un tema costante nell’opera dell’artista. Del resto, come ricorda Angela Vettese, una persona che ha visto come sua prima immagine televisiva i passi dell’uomo sulla luna è curiosa più di altri riguardo alla forma dell’universo, alla rotazione degli astri e delle galassie, alla mancanza di punti fissi di osservazione e al ruotare continuo, anche se inconsapevole, del nostro stesso sguardo.

Il taglio prospettico scelto dall’artista, è una visione per un occhio non umano che arriva da lontano, per il quale diventa difficile riconoscere i soggetti, individuare un inizio e una fine. Tutto ciò rende la visione della città infinita. Una città, in effetti, è di per sè infinita, non solo perché è costantemente ricostruita, ampliata, distrutta, modificata, ma perchè contiene un magma di vite passate e presenti che creano la fisionomia tangibile del luogo. Nelle città che la Toderi ci fa vedere non ci sono azioni e sembrano assomigliarsi tutte; per riconoscerle bisogna fare un difficile lavoro di decrittazione, la cui indecifrabilità è aumentata dalla visione notturna che fa da sfondo a intermittenti punti luminosi che evocano il disegno delle costellazioni, quasi che il cielo si rifletta sulla terra.

Inaugurazione: domenica 2 dicembre 2007, ore 13.00 - 20.00

Galleria Sales
via Dei Querceti 4 Roma
da martedì a sabato, ore 15.30 - 19.30

IN ARCHIVIO [28]
Hansjorg Dobliar
dal 9/10/2013 al 21/11/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede