Galleria Bevilacqua La Masa
Venezia
piazza San Marco, 71c
041 5207797, 041 5208879 FAX 041 5208955
WEB
Sei stanze per Beuys
dal 16/6/2000 al 5/11/2000
WEB
Segnalato da

Bevilacqua La Masa



approfondimenti

Joseph Beuys
Helmut Friedel



 
calendario eventi  :: 




16/6/2000

Sei stanze per Beuys

Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia

Dopo la grande mostra dedicata a Basquiat, che ha riscosso un unanime consenso sia di pubblico che di critica, un nuovo importante appuntamento per l'estate veneziana proposto dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, con l'intento di offrire un'altra finestra fondamentale per la comprensione e l'approfondimento dei temi proposti dall'arte degli ultimi cinquant'anni.


comunicato stampa

Dopo la grande mostra dedicata a Basquiat, che ha riscosso un unanime consenso sia di pubblico che di critica, un nuovo importante appuntamento per l'estate veneziana proposto dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, con l'intento di offrire un'altra finestra fondamentale per la comprensione e l'approfondimento dei temi proposti dall'arte degli ultimi cinquant'anni.

Dal 18 giugno all'8 ottobre, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, in collaborazione con il Centro Italiano per le Arti e la Cultura di Roma, presenta, nella prestigiosa sede di Piazza San Marco, un omaggio a Joseph Beuys inserito nel programma che la Biennale Architettura dedica quest'anno alle contaminazioni tra architetti ed artisti.

La mostra "Sei stanze per Beuys a Venezia", curata da Helmut Friedel, direttore della Lembach Haus di Monaco, e da Giovanni Jovane, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, propone circa 150 opere, che ripercorrono una cronologia che va dagli inizi degli anni '60 fino alla metà degli anni '80.

Il percorso espositivo sarà articolato per stanze, ognuna dedicata ad un tema: il disegno, la scultura, le installazioni, l'ambiente, la natura, l'artista e la sua immagine sono i diversi argomenti scelti per presentare per la prima volta in Italia da oltre vent'anni a questa parte una panoramica completa della vasta e variegata produzione artistica di Beuys.

A quattordici anni dalla morte, la figura di Joseph Beuys (1921-1986), tra i più discussi ed insieme stimolanti esponenti dell'avanguardia europea, con le sue teorizzazioni sulla società umana intesa come "scultura sociale" e la sua "arte antropologica", ha segnato fortemente con le sue mostre dissacranti almeno venticinque anni di storia dell'arte. Apprezzato soprattutto all'estero, ed in particolar modo negli Stati Uniti (dove nel 1979 il Guggenheim Museum di New York gli dedicò una grande retrospettiva), Beuys ancora oggi stupisce ed affascina con le sue opere.

Nato nel 1921 in Germania e prematuramente scomparso nell'86, Beuys può essere definito come un emblema dello spirito di "oltranza", di quell'entusiasmo e volontà di superamento del limite, che caratterizza l'arte contemporanea e soprattutto europea del XX secolo. Indubbiamente le radici della sua opera sono legate alla temperie romantica - l'anelito verso l'infinito e l'interesse per l'opera totale così come l'amore per la natura e per gli elementi naturali sono costanti che ricorrono nella letteratura e nell'arte - ma anche alle teorie filosofiche steineriane, all'epoca molto diffuse. In realtà i fermenti e le tracce di questo variegato milieu vengono dall'artista costantemente rielaborati, quasi vivificati grazie alle diverse e molteplici sfumature indagate.

L'interesse per l'uomo appunto, visto in una duplice prospettiva di attore, soggetto agente ed attivo, ma anche uomo sensibile e quindi pura fisicità da un lato, l'interesse per la natura parte di un tutto ma al tempo stesso territorio da esplorare, indagare e ricreare, con gli strumenti più diversi, appaiono come il fil rouge che consente di percorrere la prolifica carriera dell'artista.

Personalità complessa, eclettica, dai mille volti Beuys può essere considerato il filosofo - artista dell'hic et nunc. Ciò tanto più vero se si pensa all'importanza ed al valore delle sue actions, degli happenings che consentono di misurarsi ed al tempo stesso di partecipare ad una dimensione sinestetica che eliminando la distanza artista pubblico rimette in discussione anche la vexata quaestio dell'opposizione fra arte e vita. In realtà per Beuys ogni uomo è artista infatti la creatività non dipende dalle singole arti ma dall'approccio al reale, alla quotidianità, dalla riattivazione dei sensi che l'artista persegue sotto molteplici aspetti proprio per cercare di realizzare un'opera d'arte totale e viva, da inserirsi in una dimensione sospesa fra vita e teatro fra mondo reale e realtà da creare.

La mostra presentata dalla Fondazione Bevilacqua La Masa intende dare nuova luce al grande artista tedesco, che resta fra le figure più significative e dirompenti di questo secolo appena conclusosi, proponendo moderni spunti ed approcci critici.

L'artista:

Joseph Beuys (Krefeld 1921 - Düsseldorf 1986), dopo il periodo della produzione di disegni e sculture degli anni '40 e '50, comincia a dare corpo all'idea di un'arte che utilizza supporti materiali unicamente per trasmettere 'energia mentale'; un'arte in cui la cosa degradata, la sostanza, manifestano significati primordiali senza assumere nuovi sensi simbolici e, con le azioni intraprese negli anni '60 insieme agli altri rappresentanti del movimento internazionale 'Fluxus', del quale co-fondatore, formula programmi di pensiero sull'arte e sul mondo, che raccoglie nei suoi scritti sulla teoria della scultura.

Dal 1961 al 1972 insegna alla Kunstakademie di Düsseldorf, in quegli anni crea istituzioni sociali, politiche e didattiche alla ricerca di una 'terza via'. Dal 1963 inizia a realizzare le sue 'azioni' tra le quali citiamo: Il silenzio di Marcel Duchamp è sopravalutato, del 1964, che sottopose alla critica il concetto di antiarte; Haupstrom del 1967 a Vienna ed Anversa; Celtic del 1970-71 a Edimburgo e Basilea; I like America and America likes me del 1977 a New York.

Nel 1979 il Guggenheim Museum di New York gli dedica una grande retrospettiva, che lo stesso artista definisce 'visione biografica dei miei obiettivi'. Negli anni '80 partecipa a mostre collettive di straordinaria importanza: Zeitgeist a Berlino nel 1982, e nello stesso anno partecipa a Kassel alla manifestazione Documenta 7 con un'azione che prevede un rimboschimento con 7000 querce, che durerà sino all'anno successivo. Durante la Biennale di Venezia del 1984 presente alla mostra intitolata Quartetto. Nel 1985 la città di Duisburg gli conferisce il premio 'Lehmbruck Preis'.

Le opere di Joseph Beuys si trovano nei più importanti Musei d'arte moderna del mondo.

inaugurazione: 17 giugno, ore 18
apertura mostra 18 giugno - 8 ottobre

Fondazione Bevilacqua La Masa
San Marco, 71/c - 30124 Venezia

Apertura mostra: 10-19 , tutti i giorni escluso il martedì
Informazioni: Fondazione Bevilacqua La Masa - tel. 041.5207797 fax 5208955

Beuys in rete: dal 18 giugno sul sito http://www.altamiraweb.it

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