Il Torchio - Costantini Arte Contemporanea
Milano
via Crema, 8
02 58318325 FAX 02 58318325
WEB
Joanpere Massana
dal 16/1/2008 al 15/2/2008
lunedi' pomeriggio - sabato 10-12.30 e 15.30-19.30

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Il Torchio - Costantini Arte Contemporanea



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Joanpere Massana



 
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16/1/2008

Joanpere Massana

Il Torchio - Costantini Arte Contemporanea, Milano

Il libro dell'acqua Parte II. L'artista intreccia un percorso immaginario tra il fiume del paese in cui vive, il Segre, il mar Mediterraneo e Napoli. Questa nuova serie: Il libro degli alberi, Un libro per Jana, Il libro delle nuvole, Il libro dei giochi, approfondisce i temi come se si trattasse di un libro. Opere video, installazioni e lavori su carta, tela e tavola.


comunicato stampa

L’artista catalano Joanpere Massana si presenta in Italia, a Napoli prima e a Milano poi, con una prestigiosa mostra dal titolo “Il libro dell’acqua”. L’evento, la prima personale che organizza il PAN nelle sue sedi, avrà carattere itinerante e si sposterà a gennaio da Napoli agli spazi espositivi della galleria Il Torchio di Milano per la seconda parte.

Questa nuova serie, successiva alle precedenti: “Il libro degli alberi”, “Un libro per Jana”, “Il libro delle nuvole”, “Il libro dei giochi”, continua approfondendo temi concreti come se si trattasse appunto di un libro.

Per questa esposizione Massana ha realizzato un nesso fra Catalogna e Napoli attraverso l’acqua.

Come elemento costante di questo ciclo di opere, l’artista intreccia un percorso immaginario tra il fiume del paese in cui vive, il Segre, il mar Mediterraneo e Napoli.
Di fatto la Catalogna, e più precisamente la Corona d’Aragona, già qualche secolo fa lasciò un segno tangibile in questa città.

Questo connubio Catalogna - Napoli trova un suggestivo riferimento nella video installazione che verrà proiettata nella prima sala dell’esposizione; in questo lavoro appare una immagine fissa del fiume: si ode e si vede l’acqua nel suo scorrere continuo, sassi che cadono nell’acqua e la voce di una bambina che chiede dove andranno a finire queste pietre. In un loop incessante, l’immagine si oscura e si sente lo scrosciare della pioggia; riappare il fiume ed il suono della pioggia si fonde con quello del fiume; l’immagine si oscura nuovamente e si ode il rumore del mare che a sua volta si fonde con quello del fiume quando l’immagine fissa sul Segre riappare.

Completano la video installazione una serie di piccoli tavoli bianchi che hanno sulla loro superficie una impronta di bambino/a all’interno della quale vi sono elementi del territorio e della iconografia infantile.

Nella seconda sala, Massana ha realizzato un’altra installazione intitolata “Corpo e anima”, dove la disposizione a forma di uovo di differenti lettere stampate sulla terracotta, cerca riferimenti simbolici con questo elemento con grandi richiami alla mandorla gotico-romanica, e trovando contrapposizione e confronto nella inclusione, a lato dell’uovo, di un orsetto posto sopra un libro; simboli quindi di primario e profondità, di spiritualità e materialismo.

L’esposizione continua in un altro spazio con opere su carta con richiami alle pagine di un libro. Le opere, dal titolo “Una piccola parte della storia” I, II, III etc., presentano pezzi di ceramica, sassi, fossili come elementi di un paesaggio evolutivo dove perennemente rimangono resti che ci parlano del passato.

Infine nella sala più grande verranno posti lavori di grande formato su tela e su tavola. Spiccano opere bianche con abbondanza di sfumature come “Tirare un sasso nel fiume e vedere se arriva a Napoli” (150 x 300 cm.), dove appaiono radici che nascono da un’anfora e si confondono con la stessa, sassi del fiume Segre insieme a pietre di natura lavica del Vesuvio. Quest’opera, come molte della serie, rivela un progetto del supporto come elemento oggettivo. In una certa maniera sono come gli altari di marmo che contengono reliquie nascoste e dove si depositano oggetti, scritti, riflessioni, simboli, ex voto etc.

Un’altra opera di grande formato è “Presenze” (150 x 270 cm.) dove le radici tornano ad apparire come elemento di memoria, questa volta in una forma delimitata, come se si trattasse della pianta di una casa. Un pezzo di corteccia con il suo tronco e con la immagine archetipica di una casa, ci rimandano al significato di territorio e del ciclo della natura. Elementi differenti come biglie e coralli ci rimandano a questo viaggio immaginario che propone l’autore, dall’infanzia alla maturità, dal passato al presente, dal fiume al mare.

Le stesse opere visibili al Pan, e altre di formato più ridotto, saranno esposte presso Il Torchio di Milano, che da anni è la galleria di riferimento in Italia di Joanpere Massana.

Immagine: Tirar una pedra al riu per veure si arriba a Nàpols. 150x300 cms. (Mixta sobre fusta)

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