Grafique Art Gallery
Bologna
via Ferrarese, 57
051 363880
WEB
Fil(m) rouge
dal 25/1/2008 al 19/2/2008
martedi' - sabato 10-13 e 16-20

Segnalato da

Giulia Coraci




 
calendario eventi  :: 




25/1/2008

Fil(m) rouge

Grafique Art Gallery, Bologna

Corrado Bonomi, Antonella Cinelli, Luca Giovagnoli, Marco Grassi, Stefano Ronci, Dany Vescovi e William Marc Zanghi, uno scultore e sei pittori, un'ondata di autori che guarda e interpreta le questioni con distacco, che sfrutta e cavalca il paradosso. Un percorso di senso fatto di inizio, memoria, trasversalita', legame e unione.


comunicato stampa

Quando non ho del blu,metto del rosso…..(Pablo Picasso)

Con questa citazione inizia il testo critico di Chiara Argenteri, curatrice di questa mostra

“Pensieri, eventi e sentimenti in comunicazione, uniti da un filo solo, forte, fisico e metafisico: un filo “conduttore”, un “fil rouge”. Si tratta di un percorso di senso fatto di inizio, memoria, trasversalità, legame e unione. Il filo rosso è il denominatore comune delle diverse espressioni dell’animo umano. Volti e parole che si sfiorano, e dialogano. A lungo. Ogni luogo, ogni popolo, ogni uomo e artista ha la sua visione tutta particolare di fil rouge….

La sua origine, pochi lo sanno, è marinara: per districare le cime e le gomene di una nave si seguiva infatti un “filo rosso”, che permetteva di separare l'una dall'altra le corde aggrovigliate. […] Poi ci sono la favola e l’allegoria.

E allora diciamo che per prima compare la mitologia greca, col gomitolo di Arianna che si srotola fedele nel tormentato labirinto del Minotauro e garantisce a Teseo la giusta via del ritorno: entrata e uscita strettamente congiunte per tener saldo il “filo rosso” della sopravvivenza.

Poi arriva Goethe, che con le sue “Affinità elettive” dimostra come “qualità opposte rendono possibile un’associazione più stretta. […] Sostanze all’apparenza inerti, e tuttavia sempre disposte a cercarsi, attirarsi, assorbirsi, […] per poi riemergere dalla più intima congiunzione in forma mutata, nuova, inattesa. Allora sì che si deve attribuire loro un vivere eterno”. E il filo rosso diventa sinonimo di una ricerca che percorre tutta l’esistenza.

Poi è la volta di quel mattacchione di Freud, che usa l’espressione fil rouge per definire l'inconscio, l’elemento dinamico della nostra mente capace di avere un notevole influsso sia sui comportamenti personali, che sull’organizzazione di ogni dimensione tra più individui.

E infine, negli anni Novanta, il “fil rouge” si tramuta in “film rouge”, terzo della trilogia che il regista polacco Krzysztof Kieslowski dedica ai tre colori della bandiera francese, e il rosso assume il caldo e passionale significato di “Fraternité” (seppur esistenziale e sublimata).[…]

L’idea nasce quasi per caso, dal sodalizio tra due galleristi: la bolognese Angela Memola e il mantovano Giovanni Bonelli. Possiamo parlare di affinità elettive, di un percorso parallelo di intenti e obbiettivi che ha legato con un sottile filo rosso i due e ha generato un flusso di immagini, una reazione a catena tra gli artisti protagonisti, che restano così indissolubilmente legati tra loro attraverso il fil rouge dell’arte. […] Per questo, forse, non è corretta nessuna lettura razionale della mostra, perché qui tutto serve ad emozionare. Non va raccontato, ma studiato nelle sue singole immagini, con la stessa tecnica con cui si analizzano i sogni. Corrado Bonomi, Antonella Cinelli, Luca Giovagnoli, Marco Grassi, Stefano Ronci, Dany Vescovi e William Marc Zanghi, uno scultore e sei pittori, un’ondata di autori che guarda e interpreta le questioni con distacco, che sfrutta e cavalca il paradosso.

[…] Bonomi, Cinelli, Giovagnoli, Grassi, Ronci, Vescovi e Zanghi, seppure seguendo strade e percorsi differenti, hanno saputo rimanere attaccati al fil rouge che li accomuna, sono riusciti ad andare oltre l’immagine e l’indagine superficiale, a scavare negli sguardi e nei panorami, a inquadrare nell’obbiettivo della propria arte i segreti, i misteri, i bisogni e le vergogne dell’anima. E hanno così riunito, descritto e svelato (sulla tela o con scultura) il mondo contemporaneo.

Mostra in collaborazione con Bonelli Artecontemporanea, Mantova

Immagine: ANTONELLA CINELLI, OLIO E ACRILICO SU TELA 60 X 60 " INTERNO NOTTE 27 "

Una sala della galleria ospiterà alle 20,00 del 26 gennaio 2008, la lettura delle poesie scritte dal poeta Davide Rondoni per le opere di Luca Giovagnoli.
L’evento è organizzato in collaborazione con B&B ARTE Mantova e sarà contenuto all’interno della collettiva “ Fil(m) rouge “ a cura di Chiara Argenteri, che inaugura nella medesima giornata e nel medesimo spazio.

Luca Giovagnoli nasce a Rimini nel 1963 ed è inconfondibile per il suo stile, come scrive Davide Rondoni : ...." Io vedo -e so di non sbagliarmi- in questi gesti, nella materia della composizione, nel caldo vitale fatto di contrattempo e di non sguaiata urgenza, il segno di un’arte che sa che il proprio vero e unico limite coincide con l’arrivare sulla riva dell’infinito... l‘infinito, che solo unisce e salva il presente e il passato."

Inaugurazione sabato 26 gennaio

Grafique Art Gallery
via Ferrarese, 57 - 40128 Bologna
da martedì a sabato 10.00-13.00 e 16.00-20.00

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