Cuba - un popolo una nazione. 80 stampe a colori. La pura e semplice gioia dei ragazzi, la routine del lavoro, la serenita' delle persone, la calma del vivere quotidiano, transitando da un quartiere all'altro.
Dopo l’ampia e fortunata informativa sull’Iran di qualche mese fa, un nuovo evento espositivo del Centro Culturale Candiani rinnova la vocazione di Mestre a documentare il contemporaneo nella varietà delle sue espressioni identitarie. Di scena, stavolta, è Cuba, ritratta nella sua versatile e complessa quotidianità dall’artista veneziano Andrea Morucchio. L’esposizione dal titolo Cuba, un popolo una nazione sarà inaugurata venerdì 8 febbraio alle ore 18.30 e sarà visitabile, a ingresso libero, fino al 16 marzo.
In mostra una ottantina di stampe a colori. Semplicemente, senza facili sensazionalismi, senza facili retoriche, Andrea Morucchio descrive la sua Cuba: una Cuba vissuta in modo integrale ed empatico. Ed è proprio l’energia del popolo cubano che l’autore -tramite un gioco di immedesimazioni e di affinità, ricercando quelle tensioni dinamiche che caratterizzano le sue sculture- riesce a comunicarci attraverso questi scatti, con entusiasmo e passione.
Rifuggendo dalle lusinghe estetiche l’artista coglie con infaticabile disponibilità la pura e semplice gioia dei ragazzi, la routine del lavoro, la serenità delle persone, la calma del vivere quotidiano, transitando da un quartiere all’altro, da un individuo all’altro, da una a mille situazioni differenti, scoprendo contraddizioni, sogni, speranze, grazie alle quali è infine possibile delineare una cartina psico-geografica.
Come ha scritto il critico Alberto Zanchetta per il libro fotografico che accompagna la mostra: ''La placida intrusione nella vita altrui si arricchisce allora di un ulteriore fattore, il nomadismo, che va letteralmente incontro al mondo, senza giudicarlo né celebrarlo. Da questo atteggiamento mobile e umile emerge però l’evidente perizia dello scatto; pur confidando nella fortuna e pregiandosi delle contingenze, ogni fotografia racchiude in sé il rigore e la precisione della techne, in cui la scelta e l’inquadratura fanno pur sempre la differenza. La peculiarità dell’anonimato, così come l’accidentalità dell’incontro tra soggetto-contesto-situazione, riescono nell’intento di immortalare lo spirito di una nazione.''
Per il Candiani -che accompagnerà la mostra con un concerto di Alberto D’Amico (il 19 e il 20 febbraio), proiezioni cinematografiche di classici alternati ai nuovissimi corti delle generazioni esordienti e ancora, d’intesa con l’Associazione Italia-Cuba, con momenti di approfondimento sul versante delle collaborazioni solidali- “l’incontro ravvicinato con la cultura cubana” come spiega il direttore Roberto Ellero “segna la prosecuzione di percorsi monografici multidisciplinari la cui valenza risiede nella capacità di offrire sguardi possibilmente nuovi e originali su mondi troppo spesso considerati ad una sola dimensione, fonte di equivoci e stereotipi che come ben sappiamo non aiutano mai la vera comprensione”.
Centro Culturale Candiani
piazzale Candiani, 7 - Mestre (VE)
Orario: da lunedì a venerdì 15.00 – 19.00, sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
Ingresso libero