Wunderkammern
Spello (PG)
via Delle Foglie III, 2
347 2928381 FAX 06 86903806
WEB
Intervento n. 9
dal 1/12/2001 al 30/1/2002

Segnalato da

Gaetano Buttaro




 
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1/12/2001

Intervento n. 9

Wunderkammern, Spello (PG)

Nel lavoro attuale di Roberta Fanti il limite che separa l'opera dal luogo e' veramente sottile. Come afferma la stessa artista si tratta spesso di operazioni minime, quasi impercettibili, misurate, non a caso chiamate interventi. La "sostituzione" diviene quindi restituzione pregna di memoria. Un oggetto d'uso quotidiano presente in un ambiente, viene riconsiderato con gli strumenti che appartengono all'arte di Roberta Fanti e al suo modo. (Gaetano Buttaro).


comunicato stampa

Roberta Fanti

Nel lavoro attuale di Roberta Fanti il limite che separa l'opera dal luogo è veramente sottile.

Come afferma la stessa artista si tratta spesso di operazioni minime, quasi impercettibili, misurate, non a caso chiamate interventi.

La "sostituzione" diviene quindi restituzione pregna di memoria. Un oggetto d'uso quotidiano presente in un ambiente, viene riconsiderato con gli strumenti che appartengono all'arte di Roberta Fanti e al suo modo.

Motivi legati a forme simboliche universali si sovrappongono in maniera "discreta" a preesistenze domestiche e quotidiane quali pareti, soffitti o altri archetipi dell'ambiente circoscritto dell'abitare.

Similmente anche manufatti presenti in ambienti "aperti" o pubblici possono essere reinterpretati.

Il progetto attuale si colloca nella "wunderkammern" che è contenitore, camera meravigliosa, luogo dei luoghi dell'arte. Ed è in questo spazio doppio, che diviene di volta in volta strettamente personale, legato cioè sia al luogo stesso del vivere, ma anche al susseguirsi di passaggi, attraversamenti e memorie d'arte, che s'inserisce l'intervento dell'artista.


Il divano presente nella casa viene completato, da cuscini sui quali dei ricami (invisibili alla luce) riprendono ornamentazioni geometriche legate a una tradizione universale che si pone al di sopra delle singole dottrine o religioni.

L'installazione si completa rendendo queste forme visibili al buio, grazie all'uso del lumen, vernice fosforescente che, sotto l'azione di una fonte di luce intensa, ne mantiene l'intensità, traducendola visibilmente anche in assenza della luce stessa. Il contrapporsi di luce e buio, ad intervalli regolari e regolarizzati, richiama in maniera particolarmente efficace l'operazione di Roberta Fanti e del suo intento di inserire queste forme in un ambiente in cui vi sia la presenza di persone.

L'opera d'arte che diviene visibile al buio, in assenza cioè di percezione di figura propriamente detta (umana), rende protagonista l'oggetto che diviene ricontestualizzato.

Occorre comunque dire che il mezzo d'espressione non è vincolante e quindi insostituibile, ma utilizzato in funzione di un progetto che, come si è detto, appare legato al luogo e all'interpretazione.

Con questa nuova installazione Roberta Fanti conferma, amplia e sviluppa con coerenza il suo lavoro che sostanzialmente rimane legato alle forme tradizionali che si pongono "alte" al di fuori di semplicistiche, improvvisate e dunque effimere forme dell'arte contemporanea.
Gaetano Buttaro - ottobre 2001

L'opera sarà visibile dalle ore 17.50 alle ore 02.50.

Wunderkammer, ted. camera delle meraviglie; sito atto al manifestarsi del prodigio alchemico; camera dei miracoli: del creato, della natura, della scienza, della tecnica, dell'arte.
Già dal secolo XV si andava affermando la categoria dei 'virtuosi', dilettanti d'Arte e di Scienza; nascevano così Studioli o Wunderkammern, dove i prìncipi si dilettavano d'Alchimia.

Kammer, ted. dal latino camera 'volta di una stanza ', che è dal greco kamàra, 'ciò che è coperto da una volta '. A Spello è possibile vedere decine di volte a tutto sesto, ribassate, a sesto acuto, a crociera: decine di luoghi adatti a metamorfosi e sublimazioni.
Wunder, ted. miracolo, meraviglia; (ingl. wonder).

A Spello in Via Giulia, è divenuto ormai un rito sbirciare dalla piccola finestra della Wunderkammern protetta sotto il profferlo umbro e intravedere l'opera d'arte installata per il passante e il turista curioso e spesso creata appositamente per il sito. Con ritmo lento grosso modo bimestrale, dal 1998 si vanno avvicendando nella camera e sulla volta opere singolari per la realizzazione della Camera delle Meraviglie.
Molti palazzi nobiliari furono progettati in modo che le grandi finestre operassero una continuazione tra esterno e interno; questo di conseguenza permise di ammirare da fuori i grandi saloni affrescati con le pareti arricchite di quadri e sculture.
Ammirare un'opera d'arte ha qualcosa di miracoloso, è un piacere favorire tale evento. E' sempre stato un raro privilegio il godimento dell'operato degli artisti: nel loro studio, in un museo, o ancora presso un mercante o una galleria d'arte. L'emozione più autentica è comunque data dall'opera situata nello spazio per cui è nata, la casa del committente. Un artista in fin dei conti ha sempre il fine ultimo di poter vedere la propria opera tra le mura private entro la casa dell'estimatore.
L'associazione culturale Wunderkammern promuove la visione attraverso un'angusta finestra di opere installate in privata abitazione. Cosa spinge il passante a cercare dietro la finestrella della Wunderkammer un'opera a malapena visibile, a osservare con curiosità ciò che a fatica s'intravede? L'opera inserita nel vissuto attrae, forse ha a che fare con un voyeurisme culturale che il progetto vuole evidenziare ed esaltare nelle sue molteplici valenze e accezioni, dalla privacy all'esibizionismo fino al diritto all'immagine. Espressione quest'ultima da intendersi anche come possibilità degli spettatori di andare 'diritti all'immagine', imbattendosi in essa per caso e senza alcuna mediazione.
Franco Ottavianelli 2001
http://www.ottavianelli.net/wunderkammern

WUNDERKAMMERN
Via Giulia, angolo Via Piazza delle Foglie III
Spello (PG)

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Fiorenzo Zaffina
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