Galleria d'Arte BoxArt
Verona
via dei Mutilati, 7/a
045 8000176 FAX 045 593426
WEB
Andrea Facco
dal 29/2/2008 al 9/5/2008
10-12.30 / 15.30-19.30 (giorni di chiusura: domenica e lunedi)

Segnalato da

Boxart



approfondimenti

Andrea Facco
Luca Beatrice



 
calendario eventi  :: 




29/2/2008

Andrea Facco

Galleria d'Arte BoxArt, Verona

Waiting for Beijing. In mostra una serie di opere pittoriche: polittici che simulano i monitor di una camera di controllo - dove e' sospeso un evento degno di nota - e grandi tele che prefigurano la Cina che verra'. Testo in catalogo di Luca Beatrice.


comunicato stampa

Waiting for Beijing è il titolo della nuova mostra personale di Andrea Facco alla Galleria Boxart di Verona.
Un senso di attesa pervade le opere in mostra. Dai polittici che simulano i monitor di una camera di controllo -dove è sospeso un “evento” degno di nota- alle grandi tele che prefigurano la Cina che verrà. Cina in cui Facco ha soggiornato di recente. Notato dal direttore -l’editore americano Abraham Lubelski- della residenza per artisti New York Arts Beijing, Andrea Facco ha vissuto e lavorato con artisti internazionali nel distretto Chaoyang, il più creativo di Pechino, in un momento di grande cambiamento per gli imminenti giochi olimpici. Alla Galleria Boxart di Verona, sua città d’origine, Facco espone in anteprima le opere frutto della sua esperienza cinese.

Protagonista assoluto l’interminabile cantiere a cielo aperto, che si estende sulle rovine di quella che fino a poco tempo fa era la “città orizzontale” con i caratteristici hutong. Oggi è lo spazio dove proliferano le nuove architetture verticali sul modello americano e nipponico. Questi luoghi ricchi di contraddizioni apparentemente anonimi, hanno fornito al giovane artista veronese lo spunto per una riflessione sulla natura stessa della pittura.

“La pittura -afferma l’artista- elimina il gap tra la realtà fotografata e la finzione del pannello. Nel quadro tutto è sullo stesso piano. Le forme si sovrappongono: presente e futuro, vero, falso. Nulla è più chiaro. Si crea uno spaesamento, una vertigine, a cui tenta di sottrarsi l’interpretazione, che dipende dal gradiente soggettivo. Nel contempo il confondersi delle immagini elimina le coordinate spazio-temporali”.

In Cina l’avvento della una nuova era passa, dunque, attraverso l’immagine. Facco, come altri artisti della sua generazione, si appropria dell’immagine già data e avvia la ricerca pittorica partendo da questa pre-immagine, da cui scaturisce un ready made iconografico. Le grandi tele esposte in mostra raccontano attraverso scorci inusuali la Cina di oggi in bilico tra la propria storia e un desiderio di globalizzazione che la fa assomigliare, almeno nell’immaginario, a molti paesi occidentali. Le gigantografie (fino agli anni Novanta realizzate a mano) della Pechino del futuro invadono lo skyline della capitale promuovendo il panorama del domani. Inevitabile il sovrapporsi tra il vero e la sua rappresentazione per assecondare lo smodato bombardamento di immagini mediatiche che hanno depotenziato il reale.

Il punto di partenza è la rivoluzione innescatasi da quel giugno di un ventennio fa a piazza Tienanmen, vent’anni che guarda caso coincidono con l’attività dell’artista. Andrea Facco ne racconta gli sviluppi nelle sue opere descrivendo il continuo accavallarsi di presente e futuro, con uno sguardo attento e mimetico.

Andrea Facco nasce a Verona nel 1973.
Nel 1995 si trasferisce a Bologna dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e si diploma con Concetto Pozzati. Nel 2005 l’allora direttore della GAM di Bologna Peter Weiermair lo invita a Bologna contemporanea -antologica di 30 anni d’arte contemporanea bolognese- perché lo considera uno dei giovani artisti più interessanti a livello internazionale. In precedenza ha esposto in importanti spazi pubblici e privati. Nel 2005 il Great Art Gallery/Museum di New York gli ha dedicato un’intera sala: a Room with a view.

Nel 2007 ha partecipato alla collettiva Small is Beautiful curata dallo stesso Peter Weirmair a Kraichtal in Germania presso la Ursula Blickle Stiftung dove l’artista trentaquattrenne ha presentato una tranche della sua ricerca sullo spiazzamento percettivo tramite combinazioni di grandi opere e del loro corrispettivo miniaturizzato.
Sempre nel 2007 ad Hanoi (Vietnam), Facco ha rappresentato l’Italian Genius Now, progetto patrocinato dal Museo Pecci di Prato. Attualmente è uno dei finalisti del Premio Agenore Fabbri. I suoi lavori selezionati sono esposti presso il Museo della Permanente di Milano e successivamente saranno in mostra alla Stadtgalerie di Kiel e infine a Graz. E’ presente in importanti collezioni private e di recente la Banca del Gottardo ha acquisito un suo lavoro che è entrato a far parte della collezione.

Catalogo con presentazione di Luca Beatrice

Inaugurazione 1 Marzo 2007, ore 18.30

Galleria d'Arte BoxArt
via dei Mutilati 7/a - Verona
Orari: 10.00-12.30 / 15.30-19.30 (giorni di chiusura: domenica e lunedì)
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [13]
Emilio Isgro'
dal 26/11/2010 al 28/1/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede