Dinamo
Livorno
Corso Amedeo, 202
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Delio Gennai
dal 7/3/2008 al 2/4/2008
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Delio Gennai



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7/3/2008

Delio Gennai

Dinamo, Livorno

Le grafie. Una selezione di opere tratte dalla mostra 'Affioramenti' che si e' tenuta qualche mese fa al Museo di San Matteo di Pisa. Carta, stoffa, garza sono i materiali usati dall'artista per creare lavori impostati sulla purezza delle variazioni del bianco.


comunicato stampa

Sabato 8 marzo a Livorno presso DINAMO si inaugura la mostra “le grafie di Delio Gennai”. Una attenta selezione di opere tratte dalla mostra “Affioramenti” che si è tenuta qualche mese fa al Museo di San Matteo di Pisa di cui si ripropone parte del comunicato stampa; ...Carta, stoffa, garza sono i materiali usati da Gennai per creare lavori di grande efficacia, impostati esclusivamente sulla raffinata purezza delle variazioni del bianco, attraverso trasparenze, sovrapposizioni, tagli. Le fonti di ispirazione affondano le radici nel passato della sua città, da sempre luogo di profonda interazione tra culture diverse. Pluralità di affioramenti, con la levità e, insieme, il consistente spessore della poesia.

Gli antichi rapporti di Pisa con l'Islam, in particolare, affiorano nelle sue opere attraverso chiari riferimenti agli elementi decorativi delle tarsie marmoree della facciata del Duomo o agli stendardi della Chiesa dei Cavalieri. Lavorando su quelle decorazioni decontestualizzate rispetto ai loro originari significati, Gennai conduce un'affascinante ricerca sulla forma, reinventando secondo le suggestioni, le emozioni, i pensieri che tali elementi decorativi gli suscitano. Nei lavori più recenti l'artista è, inoltre, conquistato e affascinato delle volute e dalle geometrie della scrittura cufica, dalle magie e i misteri che quei segni rappresentano per le loro armonie formali, prima e al di là del loro essere parole significanti.

Intriganti rapporti tra pieno e vuoto, raffinati equilibri tra positivo e negativo, veri e propri labirinti di segni articolati secondo lievissime diversità di spessori, aeree strutture mobili, più consistenti installazioni di oggetti, affiorano nel dialogo con le altrettanto candide pareti, intessendo trame di sottilissime variazioni di luce ed ombra, coinvolgendo il visitatore in una onirica, rarefatta atmosfera in cui passato e presente si intrecciano senza soluzione di continuità. ... La mostra è aperta fino al 3 aprile

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